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Come vivere "liberi" nel presente secolo
La cronaca nera è ormai parte integrante della nostra "catena alimentare" quotidiana, nella quale ogni sorta di varietà, dibattito e talk show è infarcito delle famigerate 'tre S' (sesso, sangue e soldi), con quel mezzo in punto in più o in meno di audience mediatica che può e vuole fare la differenza fra la gloria e l'infamia (di cosa?, è lecito domandarsi).
Tuttavia, il paradosso è che 'più si parla di delitti e di vittime, di raptus o premeditazione, minori sono le accortezze messe in campo per vivere sicuri': risulta quindi indispensabile proteggersi da questo bombardamento a tappeto di negatività, e alzarsi da quella comoda poltrona di apatia (non solo in senso metaforico) e divenire diretti responsabili della propria sicurezza è il primo comandamento a cui obbedire. Un discreto aiuto ce lo fornisce la figura del profiler, ovvero l'anello di congiunzione fra gli inquirenti e i detective meno esperti e un "predatore" il cui misfatto sembra un rebus impossibile da decifrare.
'Negli ultimi anni [...] non c’è contenitore di attualità, in qualunque fascia oraria, che non riservi una sostanziosa parte al "fatto criminale"', tuttavia 'La cosa più importante è rifiutarsi di essere una vittima.'(*) ed è sbagliato eccedere nel catastrofismo.
Resta il fatto oggettivo che ciascuno di noi è potenziale vittima di un malintenzionato, e il vademecum di consigli del noto criminologo ha il preciso obiettivo di addestrare la nostra consapevolezza situazionale per ridurre al minimo frodi, violenze e tutte le situazioni di pericolo che si possano perpetrare ai danni nostri e dei cari che ci circondano. Senza dimenticare terrorismo, cyberbullismo, pedofilia e 'un viaggio affascinante nella mente dei predatori'.(**)
Forse ai più, questo concetto di 'salvaguardia' potrà sembrare talmente estremo ed eccessivo da sconfinare nel paranoico o nel complottistico, ma oggi anche un semplice prelievo al bancomat sotto casa può regalarci imprevisti o sorprese sgradite: per questo, è altrettanto fondamentale il ruolo dell'istinto, che si attiva con tempismo e cerca di ricondurre ogni situazione nuova e atipica a stereotipi e modelli empirici di riferimento.
'... perché i comportamenti umani, anche i più tristi e infelici, tendono sempre a ripetersi.'
(*): Citazione di Margaret Atwood
(**): Citazione di Carlo Lucarelli