Saggistica Scienze umane Pensare, solo questo rimane
 

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Pensare, solo questo rimane

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Il libro ha come protagonista un uomo che, affetto dal morbo di Parkinson, non ha mai smesso di guardare in faccia la vita. Questa testimonianza racconta di Klaus Haagen, scopertosi malato a 37 anni con un tremore al braccio destro e al sinistro. Spiega tutte le terapie cui si è sottoposto, gli esami preliminari e preparativi alle cure sperimentali che ha patito, l'operazione DBS che ha affrontato. Descrive la suo personale guerra contro l'ambiente esterno e l'incomprensione con cui si è dovuto confrontare. La malattia gli rende tremendamente difficile muoversi, camminare, persino comunicare: le parole diventano incomprensibili, la scrittura illeggibile.



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Pensare, solo questo rimane 2008-06-20 10:30:40 galloway
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galloway Opinione inserita da galloway    20 Giugno, 2008
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Pensare

Klaus Haagen nasce a Wohlau (Slesia, Germania) nel 1944. Dopo la guerra si trasferisce a Kelheim (Baviera). Le sue prime fotografie sono realizzate a otto anni con una «agfa clack». Dai 13 anni in poi ritrae i paesaggi e i fiori che incontra nei suoi viaggi in bicicletta, in Svizzera, Austria, Olanda e Italia. Visiterà poi Danimarca, Svezia, Belgio, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Norvegia. Nel 1980 lavora come research fellow presso il Dipartimento di Statistica dell’Università di Berkeley (California). Durante questo periodo, e negli anni seguenti, visita più volte i grandi parchi nazionali in America e in Alaska. All'età di 37 anni, Haagen avverte i primi sintomi del morbo di Parkinson. Nonostante la sua malattia, Haagen ha potuto continuare a viaggiare, anche grazie alle sponsorizzazioni delle case farmaceutiche. Ha presentato i risultati delle sue ricerche sul morbo di Parkinson a congressi di neurologia in India, Messico, Inghilterra, Stati Uniti e Giappone. Il progredire della malattia, che ne ha limitato la libertà di movimento, ha portato la fotografia di Klaus Haagen verso nuovi soggetti. Nelle sue foto più recenti, oggetti della vita di tutti i giorni, come bottiglie di plastica, mollette da bucato o fiori di campo, si trasformano in immagini nuove e impreviste che obbligano l’osservatore a vedere il mondo con uno sguardo nuovo. Il fotografare diventa un gioco di ombre e luci.

Attualmente Klaus Haagen è professore ordinario di statistica matematica presso la Facoltà di Economia dell’Università di Trento, e risiede a S.Orsola, nella Valle dei Mocheni. Ha principalmente orientato la sua ricerca nella direzione dei modelli stocastici con variabili latenti. I risultati delle sue ricerche sono pubblicati in numerosi articoli su riviste nazionali e internazionali. Sui temi studiati ha fondato in Italia con l’editore Springer una collana di quaderni di statistica, della quale è ancora oggi co-editore. E' autore, con il neurologo Niels Birbaumer, di questo libro autobiografico che ci invita non solo a pensare ma a saper pensare.

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