Saggistica Scienze umane Nella terra del piacere
 

Nella terra del piacere Nella terra del piacere

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La presentazione e le recensioni di Nella terra del piacere, saggio di Luca Scarlini edito da L'ancora del Mediterraneo. Napoli e il Sud d'Italia sono sempre stati il luogo privilegiato dell'immaginario erotico: forse a causa della disponibilità stessa del paesaggio, della rigogliosa fertilità dei campi che hanno determinato mitologie persistenti che rimandano sempre a sesso e genere. Muovendo dalle storie di viaggiatori, fino ai romanzi di fantasia e alle suggestioni delle opere d'arte, Luca Scarlini ripercorre un mondo conosciuto solo per tratti leggeri e inconsistenti, in cui grandi intellettuali e artisti hanno dichiarato la loro passione per femminelli e signorine, che costituiscono un mondo per lo più visitato frettolosamente o clamorosamente messo tra parentesi. La lente rimbalza da Capri, isola per antonomasia di ogni sfrenatezza, a Napoli, incarnata non per caso nella rapace sirena Partenope, andando verso altri luoghi della Campania, giungendo alla Sicilia, alla Sardegna, ma toccando anche l'aldilà del mare e tornando indietro. Il tutto per ricostruire la mappa del turismo sessuale d’antan, quando Napoli e il Mezzogiorno erano considerati una Bangkok ante litteram: luogo di ogni compravendita del desiderio, mentre sullo sfondo la fame e la morte danzano le loro consuete funebri tarantelle.



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Nella terra del piacere 2011-08-29 07:45:19 LuigiDeRosa
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LuigiDeRosa Opinione inserita da LuigiDeRosa    29 Agosto, 2011
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"Sotto sotto strapazzati da anomale passioni"

Raccontare l'erotismo senza cadere nel volgare o in un noioso nozionismo
da testo universitario è un esercizio sempre molto impegnativo ed in questo si è distinto egregiamente Luca Scarlini consegnandoci un saggio breve di notevole interesse. All'inizio del testo l'autore descrive la nascita della leggendaria sirena Parthenope, fra le varie rappresentazioni
iconografiche del mito mi è piaciuto il quadro di Gustav Adolf Mossa(vedi foto a destra tratta dal web),dove in primo piano c'è uno splendido volto di donna su un corpo di arpìa, dalle labbra cola il sangue, evidentemente dei marinai che occupavano la nave alla deriva
che si intravede sullo sfondo, migliore sintesi non potrebbe esserci dell'erotismo
partenopeo. Napoli è stata,è e sarà per sempre una sirena ammaliatrice
che dopo la gioia dell'atto sessuale pasteggia con le sue vittime, per punirle secondo una visione cattolica di punizione peccatorum o secondo una visione bacchica fondendole
per sempre nelle sue carni perchè il sesso è unione,fusione.
Il saggio di Scarlini attinge a tutte le fonti disponibili, quelle archologiche e storiche, quelle letterarie dalla poesia al romanzo, dal foglietton al diario,quelle dell'iconografia pittorica e quelle della più recente cinematografia. Si va dalla storia del meretricio che attirava larga fetta dei viaggiatori del Grand Tour, al machismo dei camorristi,fallocrati per eccellenza, la dolcezza triste dei leggendari femminielli e la superbia arrogante delle malefemmine.
I luoghi descritti sono quelli infamanti dei bassi, rozzi e zozzi del porto napoletano o quelli ameni della Penisola Sorrentina,che tutto nasconde nel suo perbenismo ipocrita, fino alla sfacciata Gaya isola: Capri,che da Tiberio prega Venere ma adora Lysis come direbbe Jacques Fersen.

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