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Meglio sole

Saggistica

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Dietro a ogni storia di emancipazione femminile c'è un percorso originale di conquista dell'autonomia, il primo necessario passo per raggiungere una piena e matura consapevolezza di sé. Ma lungo questo percorso - doloroso per alcune donne, liberatorio per altre - un passaggio obbligato consiste nell'imparare a intrattenere un continuo dialogo con i propri desideri e bisogni più profondi, in solitudine. In questo spazio finalmente ritrovato, risiede la forza per riprendere in mano la propria vita e liberarsi dei condizionamenti sociali e familiari. "Da sole", dunque, anche se non necessariamente sole. Perché le donne hanno questo di bello: che sanno cambiare e ripartire da capo, anche dopo anni di patimenti e dipendenza. "La facoltà più importante che le donne possono mettere a frutto è la propensione a realizzare una più profonda intimità con se stesse e a conquistare una più ampia libertà di pensiero e di espressione, sia pure al termine di un sofferto cammino".



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Meglio sole 2019-09-27 13:21:06 Endlesslybooks
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Endlesslybooks Opinione inserita da Endlesslybooks    27 Settembre, 2019
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il potere della solitudine (al femminile)

Questo libro è scritto da una psicoterapeuta e dedicato a tutte quelle donne che sono riuscite a riscoprire la propria forza interiore (o che ancora la stanno cercando). Il libro è un campionario di "casi clinici" e di esperienze con le quali l'autrice riesce a spiegare la motivazione nascosta dietro certi comportamenti femminili. La donna ha sempre avuto nel corso della storia un ruolo di tutela e salvaguardia nei confronti degli altri; complici fattori biologici, culturali e psicologici... Così facendo, rimane imbrigliata in un mondo in cui la sua autoaffermazione è distante anni luce o non è neppure concepita. Sono poche coloro che prendono coraggio e si sporgono un po' di più dal pendio che poi le porta dritte alla libertà; è ancora troppo complesso staccarsi da certi ruoli millenari. Il libro racconta di donne che hanno fatto il salto, ma anche di donne che per paura non ce l'hanno fatta. Generalmente l'amore per se stesse e per la propria solitudine è conseguenza di un trauma: il dolore in questo caso è tappa necessaria! E' una separazione, un cosiddetto "lutto" che genera la voglia di reagire e di riscoprire se stesse: la solitudine non è una debolezza ma una grande forza interiore.Ed è questa l'unica cosa che ci serve davvero, tutto il resto può aiutarci ad arricchire la vita, ma è secondario, marginale. Noi siamo le uniche persone con le quali resteremo per sempre. Ovviamente possiamo gioire per la bellezza della condivisione, ma non deve essere l'unico polo della nostra esistenza. L'autrice evidenzia come la solitudine possa essere mal interpretata: ci sono individui che vivono soli ma appena possono si circondano di persone, voci pur di non ascoltare se stessi. Invece il segreto è proprio iniziare un dialogo con il nostro sé sconosciuto e soprattutto con le parti più oscure e temute. Dobbiamo imparare ad accettarci così come siamo, dobbiamo amare soprattutto i difetti, le cicatrici. E' un processo lungo che richiede tempo e un certo distacco mentale dalle consuete logiche dell'amore "senza sosta e devozionale" per l'altro al quale tutte noi siamo state abituate. Per una donna l'idea di dedicarsi del tempo è quasi indecorosa, sbagliata: ecco perchè donne e uomini hanno una diversa concezione temporale. Gli uomini sono meno empatici e quindi più propensi a pensare a se stessi, le donne, contrariamente, faticano a non mettere gli altri al primo posto. Ma è solo con la pace e il silenzio dal mondo che si entra a contatto col sé, con i sogni e le idee! Questo sbagliato modello comportamentale di passività porta, inevitabilmente, a una saturazione che scaturisce nella rabbia e nella frustrazione di non aver potuto essere sanamente egoiste. Spesso dopo molti errori, scelte di vita e compagni sbagliati le donne arrivano all'esasperazione, alla rottura che le porta a ricomporre i cocci dopo qualche tempo. Generalmente si associa la solitudine alle imprese maschili, ma come denota un esempio nel libro, moltissimi uomini rimasti vedovi finiscono in depressione più facilmente rispetto a una donna, perchè non hanno più nessuno che si occupa di loro. L'uomo è decisamente più attaccato alla figura femminile, proprio perchè si circonda da più donne possibili (compagna, mamma, sorelle, amiche, amanti...) che soddisfano il suo ego, proprio perchè sono figure sempre presenti. Per una vedova, il periodo conseguente alla perdita è un momento per occuparsi solo di sé, proprio perchè non deve più pensare all'altro. E' la donna in realtà colei che accetta di più la solitudine e ci convive con meno problemi, anche nel passato, le donne erano coloro che dovevano stare zitte per favorire la concentrazione dei mariti dediti alle loro attività. Un'altra distinzione evidente è legata al fatto che le donne hanno più propensione a prendersi cura delle persone e l'uomo è più focalizzato sugli oggetti. Molti uomini, infatti, lasciano che siano le proprie donne a gestire anche il loro carico di problemi, ecco perchè hanno più tempo di pensare a loro stessi. Ci sono donne multitasking che arrivano a livelli di stress estremo proprio per questo motivo.  Gli uomini non devono essere il centro della nostra vita, ma ognuna di noi si è trovata nella situazione in cui questo è successo, con le conseguenti scelte. E' il bisogno di essere amate che ci porta a fare scelte spesso sbagliate e la motivazione è che non ci amiamo abbastanza. Secondo l'autrice questo deriva da radici lontane, legate all'infanzia. Per un bambino, che ha un rapporto esclusivo con la madre, non è difficile capire che l'amore gli è dovuto. Per una bambina invece vale la regola del "se vuoi essere amata devi darti da fare". Questo è ciò che maschi e femmine hanno nella testa (inconsciamente) e che muove i fili della nostra esistenza amorosa. Un altro problema delle donne è che proprio per il bisogno di amore e approvazione che spesso è mancato, per la paura di essere soli, si fanno trovano partner maltrattanti che portano solamente ad altri problemi. Questo tipo di amore femminile: "do l'anima ma non ricevo" è definito oblativo e causa inevitabilmente rancore. Le donne agiscono in questo modo per assicurarsi che il partner sia devoto a sua volta e che quindi non le tradisca, ma così non è.Tentano di instaurare una profondità nel rapporto che spesso è a senso unico, perchè è la donna che si annulla per l'altro che viene soffocato. Questa è una delle altre complessità della donna, che aspira ad un amore monogamo, mentre l'uomo, di sua natura poligamo, non vuole gestire un amore totalizzante. L'amore è la capacità di accettare la libertà altrui, non di possederla e soffocarla come fanno alcuni partner o madri incapaci di staccarsi dal figlio adulto. Per le donne è più difficile tollerare ciò, perchè pensano che l'uomo possa approfittare della libertà per mettere in atto meccanismi di tradimento, per un uomo questa è solo un'altra grande soddisfazione. Un altro tipo di amore è quello legato alla sessualità: ora le donne sono più libere, parlano di sesso senza problemi, ma hanno spesso paura di farlo col proprio partner. Ci sono ancora molte donne che vivono questo aspetto della vita con grande ansia e vergogna sia in privato che in condivisione. Ciò che colpisce di una donna nell'immaginario maschile, è l'idea combinata di bellezza-fragilità. E le donne hanno imparato a sfruttare queste caratteristiche a scopo seduttivo, al punto da non avere più nulla da offrire se non il lato estetico. Questa continua ossessione della bellezza ci fa distrarre da ciò che è realmente importante per ognuna di noi: la sostanza! Essere una persona anche con interessi è la chiave per essere più interessanti agli occhi altrui. La parità è una cosa che va concordata ancor prima di iniziare una relazione, perchè, anche se una storia non dovesse durare, almeno rimangono tutelate le nostre attività e abitudini durante tutto il corso della relazione. E' un modo per non rinunciare alla propria vita! Il libro racconta anche di quelle donne che, hanno dei tratti più mascolini. Spesso fanno lavori maschili o hanno tratti caratteriali più maschili come una fredda razionalità. Spesso si scopre che ciò è collegato ad aspettative legate a un figlio maschio da parte dei genitori. E' anche bello poter accettare e vivere con serenità la propria femminilità. Oppure ci sono quelle donne che per tanto tempo hanno combattuto per emanciparsi, fino a poi tornare ai ruoli tradizionali di mamma e casalinga mentre altre combattono fino alla fine per avere ciò che hanno sempre desiderato: una carriera e una famiglia, seppur con moltissimi sacrifici ma senza mai rinunciare ai propri bisogni. Per concludere, ci sono donne che sono single in modo consapevole, senza dover cercare in tutti i modi di riempire i vuoti che la solitudine crea. Sono coloro che dopo un lungo percorso hanno piantato le radici dentro la propria anima e sono ripartite. Loro hanno sempre pensato alla propria indipendenza, ai propri sogni e passioni. Gli altri non sono stati chiusi fuori, ma ci sono dei confini, delle porte che loro decidono quando tenere chiuse e aperte. Cosi, noi tutti dovremmo imparare a vivere!

"E quel senso di pace che mi coglieva verso sera, quando mi sedevo sul mio balconcino per riscaldarmi agli ultimi raggi di sole, ha cominciato a penetrarmi nella carne e a nutrirmi. Detto così, sembra ridicolo, ma io avevo proprio una sensazione fisica di nutrimento. Era primavera; ho comprato qualche vaso e ho cominciato a coltivare piantine fiorite. Mentre affondavo le mani nella terra e travasavo e innaffiavo, pensavo che così dovevo fare anche con me stessa: pendermi cura di me e coltivare una persona che doveva rinascere".

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
libri sulle donne, psicologia, solitudine

Consiglio il libro a tutte le donne che vogliono capire più di se stesse, è una lettura da avere sul comodino! Lo consiglio anche agli uomini per capire la psiche femminile e anche un po' della loro!
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