Mantieni il bacio
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L'amore dura o brucia?
É sempre piacevole ed interessante parlare d'amore. Massimo Recalcati, famoso psicoanalista italiano, si propone di fare proprio questo: non è possibile infatti tenere “lezioni” sull'amore o ridurre l'amore ad un concetto. Così, in questo breve e scorrevolissimo saggio, l'autore approfondisce il discorso sull'amore elaborato inizialmente come copione per il ciclo di trasmissioni televisive “Lessico amoroso”, andate in onda su Rai 3 da gennaio a marzo 2019.
L'amore dura o brucia? É possibile che un amore resista all'usura del tempo e continui ad essere amore? Partendo dal miracolo dell'incontro, Recalcati ci guida attraverso questo discorso sull'amore in riflessioni molto interessanti. Da cosa scaturisce il desiderio? Un figlio è sempre e solo una moltiplicazione dell'amore tra i due? É possibile il perdono dopo il tradimento? E a che prezzo? Da dove nasce la violenza in amore?
Arriviamo alla conclusione del breve scritto senza ovviamente raggiungere alcun tipo di certezza in più rispetto a prima della lettura: qualche amore dura, molti altri finiscono male. É comunque piacevole ed interessante parlare d'amore ed approfondire qualche aspetto di questa nostra natura umana.
«Ogni volta l'amore ci salva dalla ferita del mondo.»
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L'amore ci salva dalla ferita del mondo
E' una lettura che consiglio a coloro che sono interessati ad indagare la psiche e i processi mentali un po' più da vicino. In questo caso particolare si parla d'amore, uno dei fili conduttori delle nostra vita. L'autore, nonché uno dei più grandi psicoanalisti dello scenario italiano, riprende ciò che è stato detto nel programma televisivo della Rai "Lessico amoroso" e semplicemente lo traduce in forma scritta. Egli segue un percorso che parte dalla PROMESSA e termina con una considerazione profonda sull'AMORE CHE DURA passando per i possibili scenari che stanno nel mezzo. Questo è un viaggio profondo dentro una conoscenza comportamentale dei meccanismi amorosi sia sani che patologici. Il libro inoltre è ricco di riferimenti ed esempi letterari-cinematografici.
Le tappe del viaggio sono:
La promessa
Il desiderio
I figli
Tradimento e perdono
La violenza
Separazioni
L'amore che dura
Tutte le sfumature di una relazione vengono toccate. L'intento dell'autore è quello di rendere più consapevoli le persone di ciò che è il grande mistero dell'amore.
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Amare
«Il bacio è forse l’immagine che, più di ogni altra, condensa la bellezza e la poesia dell’amore. […] Il bacio è il tempo di un’intimità che unisce in modo sorprendente il luogo della parola con quello del corpo. Se non c’è amore senza dichiarazione d’amore, non c’è amore senza bacio. Se non c’è amore senza che si dica, che tu dica o che io dica, “ti amo”, non può mai esserci amore senza bacio.»
Amore, amare, essere amati. Un sentimento che non può essere spiegato, che non può essere ridotto a un concetto, ma che colora le nostre vite, che colora le nostre anime, che ci porta costantemente ad interrogarci, giorno dopo giorno e di cui è fondamentale parlare. Ma cosa significa amare? Come muta il sentimento? Questo deve bruciare o durare? Cos’è davvero il tradimento? Cos’è la gelosia? Perché alcuni amori finiscono con il cadere nella violenza? Si può perdonare? Se sì, perché? Come vi si riesce? Cosa significa davvero concedere il proprio perdono? Quale ruolo rivestono i figli nel sentimento amoroso? E la separazione? E come muta il sentimento tra uomo e donna? E perché alcuni amori sono semplicemente destinati a durare a differenza di altri che si esauriscono come un fuoco non alimentato adeguatamente? Cosa significa “mantenere il bacio”?
«Mantengo il bacio nel buio della notte e nella luce del giorno. Lo mantengo nel tempo che passa. Lo mantengo nel furore acceso del mondo, nella sua ferocia. Gli amanti scavano il loro nascondiglio, la loro pace nella guerra, nell’infinito dolore dell’essere. Quando si baciano spengono il rumore del mondo, infrangono la sua legge, sequestrano il tempo dal suo movimento ordinario. Cadono insieme nelle loro lingue indistinte e abbracciate.»
Mantieni il bacio significa mantenere prima di tutto la promessa della lingua; la promessa di un segreto che non si può sciogliere; il carattere straniero e inappropriabile della lingua come lingua dell’Altro. E non conta quale bacio sia, è sempre il primo. Il cuore nella lingua è come il primo bacio, lo senti, lo vivi, vibra. È mantenuto sulle ginocchia, è mantenuto sulla mia lingua così come il mio cuore è sulla tua lingua, ancora e ancora.
Sette brevi “lezioni” sono quelle descritte da Recalcati, brevi capitoli aventi ad oggetto ogni volta un diverso aspetto dell’amore, un termine che viene ripetuto costantemente nel testo, per ricalcarne il senso, per ricordare al lettore che quel che sta leggendo è un qualcosa di vero in cui può immedesimarsi e riconoscersi per ragioni diversificamente varie. Tante sono le riflessioni su cui ci ritroviamo a meditare. Analizziamo le dinamiche che portano all’innamoramento, passando a quelle che scientificamente portano alla sua conclusione celebrale e all’inevitabile scelta, dopo circa 18 mesi, sul se andare avanti con quel partner o cercarne uno di nuovo, cerchiamo, ancora, un senso per quella parola così articolata che ci accarezza e scivola sulla pelle facendoci vibrare il corpo e l’animo, riflettiamo ancora sulla gelosia che «in generale non si limita solo a interpretare – come accade all’Otello di Shakespeare, suggestionato dal laido Iago – ogni cosa alla luce del proprio fantasma del tradimento, ma getta un dubbio su tutta la vita della propria compagna: sul suo presente, sul suo futuro, sul suo passato. Il geloso fa esperienza angosciate e non gioiosa della libertà dell’amata». Riscopriamo le differenze tra l’amare al femminile, dove ci si rivolge alla parola, al segno, allo scambio, alla redenzione, a quello maschile dove il sentimento si trasforma nella pura idiozia feticista frantumando l’essere dell’altro in pezzi staccati composti da labbra, occhi, mani, seni e via dicendo. Scopriamo che “perdono” significa prima di tutto accettare l’imperfezione dell’altro come una figura della nostra stessa imperfezione, tanto che il tradimento con cui ci si confronta non è tanto quello del corpo quanto quello del patto, della parola che esso comporta.
Un incontro tra due solitudini che è destinato a fondersi e a farsi leggere come se il corpo fosse diventato libro.
«[…] Il corpo dell’amato può divenire un libro, acquista le caratteristiche di un testo la cui lettura è avvertita come decisiva, necessaria, desiderata. Significa che il Nome stesso può avere la dignità di un corpo. Noi amiamo il corpo e la vita dell’Altro come se avesse la stessa dignità di un libro. Frugo nel corpo dell’Altro come fossero le pagine di un libro che amo. Quando è l’amore a orientare il desiderio erotico, la vita dell’Altro diviene un libro: vorremmo attardarci nel leggerlo, dedicarvi tempo, sperimentare la pazienza e la bellezza della lettura. Se il corpo diviene un libro non c’è esercizio della violenza, non c’è sopraffazione, non c’è predazione, non c’è solo la ricerca del pezzo. La lettura del libro è il contrario di un’appropriazione rapace, di una frammentazione del corpo. […] educare il soggetto a trattare il corpo dell’amato come se fosse un libro e non come un oggetto qualsiasi da consumare. Il libro, ogni libro, infatti, si distingue da un oggetto del mondo, perché è esso stesso un mondo» p. 49
Quello di Recalcati è un saggio che non pretende di dare risposte, è un elaborato potente che suggerisce argomenti sui quali è possibile soffermarsi, che introduce, altresì, frammenti di una dolcezza poetica che non si esaurisce, che arriva rapido ma che richiede una lettura centellinata senonché una rilettura perché tante sono le sfumature che ci accompagnano. Passo dopo passo. Intessuta la tela, delineato il filo narrativo, il narratore ci prende per mano in un cammino apparentemente lineare, di fatto, tortuoso, sino a giungere all’incanto del miracolo della durata che è lo sguardo, questo sguardo, che, come il primo bacio, può succedere ancora e ancora e un’altra volta ancora.
Il tutto con una penna semplice, godibilissima, desiderosa di condividere.
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Essenza vitale
L’ Amore è il sommo protagonista del saggio di Massimo Recalcati, sette capitoli ( con riferimento ad una recente trasmissione televisiva ) alla ricerca dell’ essenza di un sentimento che non può essere limitato a semplice concetto ne’ essere spiegato, ma di cui è indispensabile parlare e sul quale interrogarsi.
Ed allora ci si domanda: l’ amore e la promessa che lo accompagna devono bruciare o durare? Quale il confine e la diversità tra amore maschile e femminile? Esiste una promessa d’ amore percorribile per l’ eternità? C’è una divergenza tra un amore onnicomprensivo ed uno oggettivato? E tra amore e desiderio? Come porsi di fronte tradimento e perdono? È verosimile realizzare il vero amore rispettando bellezza ed unicità altrui, lontani dalla violenza o sfuggire al dolore di una separazione, evitando una totale perdita di senso? Come conservare un amore imperituro, “ mantenendo il bacio “, accompagnandolo al desiderio?
Avrete notato quante volte si ripeta il termine amore quale vita ed accompagnamento al vero senso di una vita. In ogni capitolo ciascuno riconoscerà una parte di se’ o lontana da se’, certamente rifletterà su un sentimento tanto dibattuto quanto sottovalutato che abbraccia molti aspetti del quotidiano.
Ogni soffio vitale, oltre il complesso rapporto di coppia, riguarda l’ amore nella sua accezione più vasta, comprenderne il significato è di fondamentale importanza.
Riflettiamo sul miracolo che si allontana da un gesto di volontà illuminando la vita di una luce propria, partendo dall’ inconscio, dandole un senso e vestendola di un abito nuovo, l’ essere attesi.
Riflettiamo sul senso di considerare l’ amore come amare tutto dell’ altro, ovvero il suo nome proprio e non un feticcio, nella contrapposizione maschile-oggetto e femminile-parola.
Consideriamo il corpo dell’ altro come un libro aperto e trattiamolo come tale allontanandoci da quella gelosia che vorrebbe sopprimere l’ impermeabilità e la libertà dell’ amata fino a ridurla ad un oggetto sul quale riversare il proprio potere assoluto.
Ogni amore non è per sempre, potrebbe finire ( il tradimento ) lasciandoci in balia del mondo e sfiduciati di esso, ma esiste la possibilità del perdono come resurrezione e rinascita.
Pensiamo alla unicità e bellezza di un amore, che è sempre amore per l’ altro ( eteros ), una donna, quella libertà di cui ella è emblema e che non può essere posseduta.
Consideriamo il significato di amare tutto dell’ altro senza mai potere essere tutto con l’ altro, attratti dal suo mistero, da quella alterita’ che non potremo mai possedere.
Riflettiamo sul significato della perdita di un amore, di una separazione, in cui cala l’ ombra dell’ assenza nel luogo della presenza, con la necessità del tempo del lutto come allontanamento psichico per potere reinvestire affettivamente ed essere pronti, scevri dall’ odio che evita il cammino del lutto o dal desiderio di costruirsi un bunker anaffettivo che ci preservi dalle sue insidie.
Consideriamo amore e desiderio, da sempre ritenuti antitetici. Ogni legame è un incontro tra due solitudini, a durare non è ciò che si brucia insieme, ma neanche ciò che unifica, che confonde l’ uno nell’ altro ed identifica. L’ amore si nutre di mancanza, del dono della propria ferita, ha sospeso il tempo ed è stato accresciuto dal tempo.
“ Amare significa dare all’ altro quello che non si ha “ ( Lacan ).
Infine consideriamo che lo Stesso non è la morte del nuovo, come oggi erroneamente si pensa, ( l’ usa e getta ) scivolando da un oggetto all’ altro. La durata sta nel presente, nella possibilità di un “ nuovo “ inizio, proprio perché nell’ adesso è ancora presente il primo sguardo.
Ed allora “ ancora “ diviene la parola dell’ amore, rende nuovo l’ amore che sa durare e bruciare insieme, continuando ad unirci dopo esserci già uniti.
Questa l’ essenza di questo saggio aperto, molteplici tracce ed argomenti su cui riflettere, indefinibili frammenti di dolcezza poetica all’ interno di una certezza: vivere per amare, amare per vivere.