La scoperta del bambino
Saggistica
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Da scoprire
Ogni scoperta comporta una rivoluzione… e la “Scoperta del bambino” di Maria Montessori è un testo che ancora oggi si può definire, senza dubbio, rivoluzionario. Esso giunge a noi nella forma dell’edizione pubblicata nel 1948, ma è curioso sapere che si tratta di una quinta revisione. La Dottoressa, infatti, ritenne opportuno rivedere più volte, in circa quarant’anni, il primo libro da lei scritto nel 1909. Questo fatto mi fa pensare a quanta cura e quanto lavoro ha comportato la stesura di ogni singolo capitolo: le osservazioni e le rivelazioni che ella notò all’inizio del Novecento sono state più volte riviste, aggiornate, perfezionate e arricchite grazie all’esperienza e alla saggezza di una lunga e costante meditazione. Tale impegno, a mio avviso, è sinonimo non solo di grande attenzione, ma anche di convinzione nelle tesi sostenute nella sua opera e, soprattutto, di amore verso i soggetti dei suoi studi . Il testo ci parla dei bambini in età prescolare (3-6 anni), cioè quelli che frequentano le “Case dei Bambini”, illustrandoci i loro bisogni e le loro potenzialità che spesso noi adulti sottovalutiamo ma che Montessori è stata pronta a cogliere e a offrirci nella speranza di rinnovare” l’arte di preparare le generazioni umane”. Talvolta, durante la lettura, mi sono sorpresa a giudicare il pensiero della Dottoressa molto più moderno, ahimè, rispetto a quelli ancora circolanti nelle nostre scuole: alcune frasi da lei scritte possono essere, a mio avviso, ancora utili per un valido spunto di riflessione per noi educatori del nuovo millennio! Il libro alterna pagine in cui sono riportate considerazioni sullo sviluppo del bambino , sul ruolo della maestra e quello della scuola, ad altre in cui sono descritte le attività di vita pratica o i materiali di sviluppo (sensoriale e di avvio alla scrittura e ai primi apprendimenti dell’aritmetica) che soddisfano i bisogni dei piccoli. Montessori utilizza un linguaggio chiaro e assolutamente scorrevole, che rende comprensibile e gradevole la lettura. Spesso ella scrive brevi aneddoti in cui lei e i bambini sono protagonisti: questi hanno la funzione di illustrare e rendere ancora più accessibili le sue osservazioni o le tesi da lei sostenute. Tali parti sono di gran lunga quelle che mi hanno fatto apprezzare di più il libro: risulta infatti evidente l’umanità, l’ umiltà e la curiosità della Dottoressa, sempre pronta a imparare dai più piccoli. I termini da lei scelti per scrivere queste esperienze sono assai dolci e rivelano, ancora una volta, il grande rispetto e la fede che lei ripone in coloro che si apprestano a diventare gli uomini di domani. Le parole, invece, appaiono più dure e taglienti quando Montessori esprime il suo disappunto verso precisi atteggiamenti che denotano alcune mancanze di noi adulti. Ritengo, dunque, che questa lettura sia abbastanza impegnativa perché ci richiede di affrontarla con la testa e l’animo pronti per accogliere una scoperta , che, come dicevo prima è sempre rivoluzionaria. Personalmente questo è un testo che mi ha catturato la mente e, soprattutto, il cuore: lo consiglio a tutti coloro che sono curiosi di conoscere uno dei personaggi più affascinanti e geniali del secolo scorso e, ancora di più, a chi è fermamente convinto nelle potenzialità delle generazioni future, di cui noi abbiamo la grande responsabilità di guidarli nella loro formazione.