Saggistica Scienze umane Il genio criminale
 

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Il genio criminale

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Quando parliamo di crimine, pensiamo immediatamente a storie efferate, intessute di crudeltà e di sangue. Ma il crimine non è fatto solo di violenza e paura, e spesso le imprese dei suoi protagonisti ci stupiscono per intelligenza, talento creativo e, talvolta, guizzi di vera e propria genialità. Dopo aver indagato la mente degli assassini seriali nei suoi aspetti più perversi e spaventosi e dopo aver svelato i metodi e le tecniche scientifiche con cui le polizie di tutto il mondo hanno saputo gettare luce sui più efferati omicidi della storia, Carlo Lucarelli e Massimo Picozzi tornano insieme per guidarci attraverso le incredibili vicende di quanti della propria attività criminale sono riusciti a fare «un'arte». Da Amleto Vespa, finito a far la spia in Manciuria tra la prima e la seconda guerra mondiale, a Vincenzo Peruggia, che un giorno del 1911 si mise sotto il braccio la Gioconda di Leonardo e se ne andò indisturbato dall'uscita di servizio del Louvre. Da Ted Kaczinski, più noto come Unabomber, che ha tenuto in scacco l'FBI per quasi vent'anni, a Graziano Mesina, il bandito più famoso che la Sardegna abbia mai conosciuto, passando per figure decisamente ambigue, come Wanna Marchi o Felice Maniero. Da Han van Meegeren, capace di dipingere e vendere falsi Vermeer persino a Hermann Göring, agli uomini che misero a segno il vero colpo del secolo, la rapina alla Brink's Bank di Boston. Fino alla celebre evasione da Alcatraz di Frank Morris e dei fratelli Anglin, che forse sono riusciti a scappare da uno dei penitenziari più sicuri del mondo. Nelle storie di genialità che Lucarelli e Picozzi ci raccontano c'è sempre qualcosa di davvero straordinario, potremmo dire unico: qualcosa che ci fa dimenticare che, in fondo, stiamo parlando di criminali.



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Il genio criminale 2014-01-08 10:14:18 cuspide84
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cuspide84 Opinione inserita da cuspide84    08 Gennaio, 2014
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L'ARTE DEL CRIMINE

In questo libro, Massimo Picozzi e Carlo Lucarelli, narrano undici storie di crimini diversi da quelli cui siamo abituati di solito: qui non si parla tanto di assassini, serial killer crudeli e spietati, persone frustrate o inferme di mente che compiono stragi d’innocenti; qui si parla di uomini semplici, persone quasi del tutto normali, che hanno fatto del crimine la loro arte di vita.

Leggiamo storie passate del tutto inconsuete: c’è chi ha usato le proprie qualità artistiche per creare dei falsi, quadri venduti per veri Vermeer, che in realtà non erano altro che belle copie delle opere di questo pittore fiammingo. C’è chi ha sfruttato il proprio genio per fare la spia internazionale o per “fregare” le persone, facendo soldi con le televendite aventi ad oggetto alghe magiche o promesse di salute, approfittando biecamente della debolezza di persone povere o ignoranti; c’è chi si è reso protagonista delle più grandi rapine in banca mai organizzate fino ad oggi, chi ha rubato la Gioconda per restituirla al suo paese di origine, chi ha cercato di combattere la tecnologia auspicando in un ritorno alla natura ….

Questi criminali sono tutte persone qualsiasi, uomini che hanno avuto la capacità di sfruttare la loro dote criminale per vivere in modo diverso la loro vita, uomini che credevano in qualcosa, in un ideale, o che avevano un solo obiettivo, uomini che in un modo o nell’altro hanno scontato la loro pena, uomini che resteranno nella storia del crimine per il loro semplice genio criminale.

Stile e piacevolezza sono gli stessi di sempre, la capacità degli autori di narrare storie criminali come se si stesse guardando un programma televisivo si nota anche in questo libro; unica pecca? Io personalmente avrei preferito l’aggiunta di qualche foto, giusto per dare un volto e un’ambientazione ai protagonisti dei crimini descritti!

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Il genio criminale 2012-02-09 10:32:17 Henry
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Henry Opinione inserita da Henry    09 Febbraio, 2012
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Colpi di genio

Lucarelli e Picozzi ci fanno entrare nella vita di personaggi più o meno famosi che nella loro azione delittuosa hanno mostrato il colpo di genio. Ogni capitolo del libro ci parla di una persona, della sua propensione al crimine e della sua genialità manifestatasi a volte con episodi clamorosi, altre per la semplicità dell’azione. Alcune storie ci faranno sorridere, altre pensare, altre ancora ci lasceranno indignati di fronte alla loro efferatezza. Da Amleto Vespa spia in Manciuria a “Faccia d’angelo” il boss della mala del Brenta, da Unabomber che colpì indisturbato per circa vent’anni a Graziano Messina ex criminale e bandito, dall’imbonitrice Vanna Marchi e il mago Do Nascimiento fino ai quadri di Han Van Meegeren venduti addirittura a Hermann Göring come veri Vermeer. E come non ricordare poi la storia di Vincenzo Perugia famoso per aver riportato in Italia la “Gioconda” semplicemente mettendosela sotto il braccio e allontanandosi indisturbato dall'uscita di servizio del Louvre. Una lettura scorrevole che ci permetterà di vedere con occhi diversi questi criminali e dare loro un volto più umano.

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Carlo Lucarelli, La grande rapina al treno
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