I nuovi demoni. Ripensare oggi male e potere
Saggistica
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Simona Forti insegna Storia della filosofia politica all'Università del Piemonte Orientale. Attualmente è Visiting Professor alla New School for Social Research di New York. Dal 2003 è membro della giuria Der Hannah-Arendt Preis für politischen Denken, della Heinrich Böll Stiftung, Berlino-Brema. Collabora con numerosi giornali scientifici italiani e stranieri e codirige la rivista "Filosofia politica", edita da il Mulino. Si è occupata di filosofia politica del Novecento e del pensiero di Hannah Arendt, di cui è stata una delle principali interpreti. Tra i suoi ultimi lavori: Hannah Arendt tra filosofia e politica (Bruno Mondadori, Milano 2006); Paranoia e politica (con Marco Revelli, Bollati Boringhieri, Torino 2007); El Totalitarismo. Trayectoria de una idea limite (Herder Editorial, Barcelona 2008).
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La fine del paradigma di Dostoevskij
La fine del paradigma di Dostoevskij
Dostoevskij anticipa la distruzione di Dio da parte dell’uomo e quindi la fine dell’antagonismo Bene-Male.
In fondo anche Nietzsche era arrivato a questa conclusione. Nietzsche ritiene decisivo, per superare e sconfiggere definitivamente il cristianesimo, attaccarlo non tanto sul piano della sua verità quanto su quello del valore della morale cristiana, mostrando che essa costituisce un crimine capitale contro la vita. In concreto il cristianesimo avrebbe introdotto nel mondo il sentimento e la coscienza del peccato e sarebbe il più grande avvenimento della storia dell'anima malata e il più fatale artifizio dell'interpretazione religiosa, da superare ed eliminare facendo riconquistare alla vita umana la sua innocenza, al di là del bene e del male, e così la gioia di vivere e una libertà senza confini.
Ma non è andata così. L'uomo-dio è scivolato nel nichilismo perché dopo aver ammazzato la morale non è stato capace si sotituirla con l'etica. Piccoli nani egoisti si agitano paurosamente.