Fragile e spavaldo. Ritratto dell'adolescente di oggi
Saggistica
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Adolescenti e "adultescenti"
La tesi di fondo del saggio è l'ipotesi che lo sconcerto del mondo adulto nell'osservare l'adolescente di oggi derivi fondamentalmente dal misto di fragilità e spavalderia che lo caratterizza.
Il tentativo è quello di delineare un ritratto degli adolescenti proprio a partire da queste due caratteristiche salienti che vengono messe in relazione ai cambiamenti culturali, sociali ed educativi degli ultimi decenni. L'intento non è quello di offrire un identikit di tutti gli adolescenti perché molti di loro si discostano da tale ritratto, ma almeno di offrire delle chiavi di lettura per aprire un dialogo e un dibattito in prospettiva ottimistica con tutti coloro (genitori, insegnanti, operatori sociali...) che hanno a cuore i ragazzi investendoli di un nuovo responsabile ruolo per il futuro del mondo e prima di tutto di se stessi come belle persone.
Fermiamoci allora e guardiamoli gli adolescenti non subendoli ma osservandoli.
È probabile che sentimenti vari agiteranno il nostro animo e c’è chi tra di noi li vedrà come l’autore: fragili e spavaldi.
Bel titolo ma fuorviante, in realtà il saggio è una rilettura dell’adolescente sugli archetipi di Edipo e di Narciso. Il primo scomparso, il secondo imperante.
Riduttiva ancora una lettura del genere, in realtà si va oltre perché guardare loro significa guardare noi stessi e riflettere sul nuovo modello di genitori e di società. Considerazioni che portano a superare i classici luoghi comuni dal “si stava meglio prima” a “quand’ero giovane io...” per riflettere tutti insieme su più nobili obiettivi : fare di queste nuove generazioni delle belle persone e investirle della responsabilità di fare meglio di chi li ha preceduti.
Un saggio di facile lettura, lontano da approcci vittimistici e da ritratti colpevolizzanti ,che aiuta a indagare sul proprio ruolo di adulto rispetto ai giovani mettendo in evidenza, semmai, le nostre responsabilità.
L'augurio è quello, a lettura terminata, che scompaia invece quella tremenda nuova progenie di "adultescenti" assai più dannosa all'incedere naturale delle stagioni.
Indicazioni utili
Maria Rita Parsi, "Maladolescenza"