Come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita
Saggistica
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Sorridere alla vita
Il prof. Giulio Cesare Giacobbe, titolare dell’insegnamento di Fondamenti delle discipline psicologiche orientali presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Genova, ci guida nel nostro mondo di nevrotici. Sì, perchè non è l’individuo a essere nevrotico, ma l’umanità intera. Da dove nasce questa nevrosi? Dal fatto che tutti noi siamo inconsciamente plasmati secondo modelli prestabiliti, e quali che siano questi modelli, sono quelli che impediscono di essere quello che si è. Sono questi modelli a creare la nevrosi e a facilitare quindi la nascita delle “seghe mentali”.Come fa simpaticamente notare il prof. Giacobbe, non è così drammatico, siamo in ottima compagnia. L’importante è rendersi conto che il “godersi la vita” è nelle nostre mani, basta smettere di lasciare che sia il pensiero a prendere il sopravvento facendo di noi una “macchina” che genera tensione e sofferenza.
L’autore ci guida attraverso la conoscenza delle “seghe mentali”, ci spiega come si alimentano e cosa fare per superarle, il tutto con un linguaggio scorrevole, scherzoso e facilmente comprensibile, cosa insolita e originale quando a parlare, o in questo caso a scrivere, sono filosofi o psicologi.
Illustrando senza mezzi termini cosa è reale e cosa non lo è, afferma che il pensiero è una grande potenza ma in realtà si potrebbe usare molto meno di quello che si crede. E quando viene usato per cose non attinenti la realtà, diventa una sega mentale.
Per capirci prendiamo a prestito le sue parole: il pensiero può essere attinente o meno alla realtà. Se lo è, tutto a posto, è un normale pensiero. Se non lo è, allora è una sega mentale. In questo caso si genera in noi una tensione e il pensiero cosa fa? Interviene di nuovo in nostra difesa, generando un’azione “immaginaria” che possa sistemare le cose e risolvere il problema, tenendo la tensione ad un livello accettabile. Se il pensiero dell’azione viene trasformato nell’azione reale, il problema è risolto. Se invece non viene trasformata e rimane a livello di pensiero o di sogno, allora è ancora una sega mentale, oltretutto malefica, poichè alla tensione si aggiunge la sofferenza….e di nuovo il pensiero arriva in nostro soccorso. Quando la tensione e la sofferenza superano il “livello di guardia”, il pensiero esercita quella che Freud chiama “rimozione”: crea un altro problema “immaginario” per far dimenticare il problema reale, che comunque continua a provocare tensione. Per cui la sega mentale si autoalimenta e finchè non viene “scaricata” in un’azione concreta, il problema non verrà risolto. Sembra una situazione senza via d’uscita, in realtà la soluzione è sempre nella nostra…testa, oltre che nelle nostre mani.
Ecco che, capitolo dopo capitolo, il prof. Giacobbe ci spiega pazientemente e in modo ironico come e perchè non farsi le seghe mentali, con soluzioni assolutamente attuabili e alla portata di tutti. E lo fa coinvolgendo tutto il nostro essere: la mente (con la meditazione e la consapevolezza) e il corpo (con la respirazione, ad esempio), esponendo le tecniche che ci permettono di rientrare in noi stessi.
“La nevrosi ci sommerge di ansie e paure che ci impediscono di gioire della vita e dei rapporti con gli altri. Eliminando il pensiero nevrotico (le seghe mentali) e ritornando a quella realtà da cui esso ci allontana, noi impariamo a godere della vita e delle cose che ci stanno intorno, che ormai non vediamo più.”
Il libro è alla portata di tutti e pur trattando un argomento attinente la sofferenza e le difficoltà di vivere a pieno la vita, è capace di strappare sorrisi e anche risate, sia per gli esempi trattati che per il linguaggio utilizzato. Possiamo dire che, indipendentemente dal fatto di seguire o meno i consigli, peraltro assolutamente utili, l’autore ha raggiunto il suo primo obiettivo: far sorridere.
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per cominciare
G.C. Giacobbe all'interno del libro si chiede se qualche persona colta leggerà questo libro, che effettivamente non ha un titolo da letterati. Credo che ritenermi colto sia un atto di presupponenza, ma sono molto critico e scettico sui vari manuali di auto-aiuto che vengono sfornati dalle case editrici oramai in quantità industriale. Si forse c'è molta domanda di questi tempi, qualche furbetto ci può marciare sopra, ma cosa dire proprio di questo libretto? Dico che se volete iniziare a conoscere la psicodinamica, campo in cui il terapeuta (e molto altro) genovese si è cimentato , approcciarvi ad una lettura atipica (se siete colti) o se credete che possa risolvere alcuni dei vostri problemi(se nevrotici,lo scoprirete) è consigliabile partire da "come smettere di farsi le seghe mentali". L'ho comprato quasi per gioco, ed è sul titolo così popolare che mi ha "fregato". Leggendo attentamente si capisce che il suo punto di forza è uno stile colloquiale in cui si mette alla pari col lettore, come se la terapia sia effettivamente messa da parte per lasciare spazio al puro dialogo. Lo stile alla fine non conta, anche se usare vocaboli che sfiorano il volgare è un'ottima tecnica per tenere la mente sul pezzo, essendo questa poco abituata ad associare questo linguaggio a temi più delicati. Se non vengono fatte erronee aspettative che queste pagine facciano i miracoli, pretesa direi assente, allora possono fare più di quello che speravate o almeno divertirvi molto costruttivamente. Il lato commerciale non manca è vero, ma se non si fosse affidato ad una casa editrice come ne potevamo venire a conoscenza, infilava i manoscritti nelle caselle postali? Un genio è anche colui che è capace di dire cose non ovvie in maniera semplice e divertente. Giulio Cesare Giacobbe se non lo è , lo è in parte. Originale, personaggio e contenuti da scoprire a partire da questo "scherzo". Consigliato.
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terapeutico!
Premetto che ho molta simpatia per Giulio cesare Giacobbe, non perchè sia genovese, ma perchè mi pare sia riuscito, con i suoi "manuali" vari, ad avvicinare la gente comune a problematiche , che altrimenti ignorerebbero. E già questo non mi pare poco.
Per questo, non per spirito di contraddizione, discordo da Faye valentine.
Ho comprato questo libretto, per farne dono a mia madre, regina delle seghe mentali di ogni tipo e dimensione. Non speravo in una guarigione miracolosa, ma magari, leggendolo e ragionandolo.....chissà.
L'ho letto anch'io e, pur riconoscendogli dei limiti ( credo voluti, essendo rivolto ad un pubblico eterogeneo..)ho trovato in esso numerosi spunti di riflessione sull'argomento: come riconoscere le seghe mentali...come curarle...quali siano benefiche e quali malefiche..
Insomma,un vero manuale pret-à- porter per nevrotici! il tutto condito da simpatia.
Tanto per sdrammatizzare un argomento che simpatico non è!
Consigliato.
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Superfluo
Titolo di grande effetto che ha creato anche un certo scalpore: il nostro Giacobbe (o chi per lui) ha avuto una notevole intuizione commerciale ma nulla più. Sicuramente se lo prenderete molto alla leggera vi concederà qualche sporadica risata, altrimenti sarà una lettura inconcludente. Personalmente ho trovato alcuni tratti spassosi, ma troppo pochi, il che non lo rende un libro comico, tantomeno un manuale credibile. Non sarà Giacobbe a risolvere i vostri problemi, questo è poco ma sicuro! ;)