Camminare
Saggistica
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 3
Top 500 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Recensione
CAMMINARE di HENRY DAVID THOREAU
Raccolta di idee sviluppate dallo scrittore H. D. Thoreau durante le sue passeggiate e peregrinazioni nei dintorni di Concord, nel Massachussetts. Si tratta di pensieri sparsi scritti nel 1862 - usciti postumi nel 1863 e raccolti in questo breve saggio - che invitano all’arte di camminare. Camminare inteso come un’azione fisica e spirituale, di ricerca, meditazione e libertà di pensiero. “Credo di non poter conservare la mia salute e il mio animo se non trascorro almeno quattro ore al giorno – spesso di più – passeggiando per i boschi, sulle colline e nei campi, del tutto libero da tutti gli impegni materiali”.
Opera minore rispetto ai suoi scritti precedenti come “Disobbedienza civile” (1849) e “Walden, ovvero la vita dei boschi” (1854) , questo piccolo saggio ha comunque come tema centrale la riflessione sul rapporto dell’uomo con la natura. La tematica appare chiara sin dall’incipit del libro il quale recita: “Vorrei spendere una parola in favore della natura, dell’assoluta libertà e della selvatichezza che vengono opposte a una libertà e a una cultura meramente civili. Considero infatti l’uomo più come abitante, come parte integrante della natura che come membro della società”.
Camminare è dunque secondo lo scrittore e filosofo Thoreau - divenuto negli anni simbolo letterario del pensiero ambientalista e pacifista - una dimensione selvaggia. “Lasciatemi vivere dove voglio, da questa parte si erge la città, da quella la selvatichezza e mi allontano sempre più dalla città per ritirarmi nella natura”.
Indicazioni utili
Antesignano
Sempre difficile recensire un classico di un autore di questo calibro senza soffrire di sudditanza.
Il testo preso a se stante altro non è che un libercolo di circa 60 pagine, che raccoglie, in modo piuttosto confuso a dire il vero, una serie di riflessioni sul camminare in campagna.
Paiono trascrizioni di flussi di pensiero liberamente fatti proprio durante una passeggiata, che includono slanci patriottici a favore delle bellezze dello stato americano, comparato all’europa,
bizzarre considerazioni sull’andare verso ovest, malinconici pensieri su una natura selvaggia che va cedendo spazio all’agricoltura e peggio alle cittadine.
Se la cosa finisse qui, sarebbe un libricino da relegare in cantina.
Certo però è davvero facile vedere in esso i semi del ben più radicale “Walden”, ed in senso lato, di tutta la filosofia naturista di Thoreau. Forse proprio per tale motivo merita almeno quattro stelle, in quanto il calibro di HDT non può passare inosservato.
Per chi ha studiato l’autore, concorderà che spesso il suo approccio radicale, il suo essere avverso alla civiltà si ferma in realtà alla carta: non lasciò mai la cittadina di Concord e con essi gli agi derivanti dal suo status borghese. Non riesco a scindere quest’aspetto dalle parole dell’erudito scrittore e pertanto molto fascino e convincimento viene perso per strada.
Visto l’impegno che richiede il testo (la versione in inglese è reperibile gratuitamente in rete in versione ebook in quanto il copyright è scaduto) e lo stile di scrittura sempre eccelso del Ns, ne consiglio sicuramente la lettura.
Indicazioni utili
Camminare
“I went to the woods because I wanted to live deliberately,
I wanted to live deep and suck out all the marrow of life,
To put to rout all that was not life
and not when I had come to die Discover that I had not lived.”
Un breve saggio di neanche 60 pagine che a mio avviso, anticipa "Walden, ovvero la vita nei boschi" di questo splendido scrittore di nome Thoreau.
Colui che un giorno parti per andare nella foresta e tornò dopo due anni.
Questo saggio, breve e denso di significato parla di come la nostra vita sta andando alla deriva.
Scritto nella metà del 1800 è comunque precursore e il suo pensiero rimane attuale e crudo.
"Se sei un uomo libero, allora sei pronto a metterti in cammino"
Un grido di aiuto nella speranza che qualcuno percepisca che stiamo affondando, che il progresso non ha fatto altro che demolire le foreste e il verde di cui l'animo umano ha bisogno di nutrirsi costantemente per rigenerarsi.
Sono convinta che chiunque soffra di ansia, stress o attacchi di panico, al giorno d'oggi è difficile trovare persone che non ne soffrono, e questi mi daranno ragione quando dico che la natura è ciò di cui abbiamo bisogno per trovare la nostra essenza.
Camminare in un bosco, nuotare nel mare, passeggiare in campagna sono tutte attività che l'uomo cerca per staccarsi dalla vita caotica e frenetica che abbiamo oggi.
Questo libro, scritto ormai secoli fa, è attuale e veritiero, a volte anche inqueitante.
Quanti di noi possono camminare in un bosco senza incontrare strade, autostrade, o case per un ora? Pochi ormai e questo perchè stiamo distruggendo l'unica fonte di benessere che ci permette di rigenerare lo spirito la mente e il corpo: la natura.
"