Scorie radioattive
Saggistica
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5 kg di plutonio sotto la Dora Baltea?
Dove sono i 5 kg di plutonio ? A Saluggia, a rivelarlo è Gian Piero Godio nel testo "Scorie Radiottive" e completa quest'informazione ,il responsabile del settore energia di Legambiente in Piemonte,fra massimi esperti italiani di tematiche legate alle scorie radioattive,che tale quantità è sufficiente ad uccidere 50 milioni di persone.Sulle rive della Dora Baltea ,dunque a Saluggia è stipato l'85% di rifiuti radioattivi italiani,in gran parte in forma liquida. millecinquecento metri più a valle c'è il più grande acquedotto del Piemonte e quando il fiume è in piena, chi sa trema.Queste sono alcune delle informazioni scioccanti contenute in questo saggio che con dati alla mano, non desidera dare adito a facili allarmismi , ma a informare le popolazioni dei rischi che possono correre e prenderne coscienza. Abbiamo assistito dalle nostre TV al disastro di Fukushima , oggi quel disastro si traduce in 420mila casi di cancro nei prossimi cinquant'anni per citare solo alcune delle possibili conseguenze di quel maledetto tsunami, secondo le ultime ricerche citate sempre in questo testo. E Chernobyl? Dopo 27 anni continua a far parlare e a produrre tumori nelle popolazioni e negli animali ,basti pensare alle radiazioni riscontrate nei cinghiali della Valsesia (La Repubblica 27 aprile 2013), mentre nell'arco di un decennio il dottor Martin Tondel ha verificato una crescita di tumori significativa , non solo in Ukraina ma nella sua Svezia a migliaia di chilometri di distanza, questo ci fa capire quanto quella nube tossica abbia inciso negativamente sulla salute di tutti gli Europei. Questo libro ha , secondo me, due pregi innanzitutto spinge gli Italiani a riflettere seriamente sul pericolo nucleare. Non solo sulle scorie di cui sopra, ma anche sugli ordigni nucleari presenti sul nostro territorio, solo ad Aviano sono stipate 50 testate nucleari americane e il dipartimento del Ministero della Difesa di Mr Barack Obama ha spesso sottolineato come le basi italiane lamentano problemi negli edifici di supporto,alle recinzioni dei depositi, all'illuminazione e ai sistemi di sicurezza, come a dire : state attenti che qualche pazzo può tranquillamente farsi il giro fra 40 o 50 testate nucleari.Il secondo punto centrale del libro è la dettagliata esposizione dell'alternativa all'atomo a favore delle energie rinnovabili, le ricerche sulla razionalizzazione del consumo di energia che spesso nei paesi industriali è sprecata. Un testo dunque che illustra pericoli e possibili soluzioni che gli autori analizzano in modo pacato cercando con tutti i lettori , quelli pro e quelli contro il nucleare un dialogo costruttivo.