Le mie risposte alle grandi domande
Saggistica
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Un grande risponde a grandi domande.
Stephen Hawking, astrofisico geniale e di fama mondiale nonché eccellente divulgatore, è mancato il 14 marzo del 2018 e ci ha lasciato in questo prezioso volume, pubblicato in Italia per Rizzoli da Mondadori Libri una serie di risposte alle cosiddette “grandi domande” che l’uomo dei nostri tempi si pone. Sono risposte meditate, che l’illustre scienziato raccoglieva man mano nel suo archivio personale quando veniva interrogato da personaggi illustri sui grandi temi inerenti la vita, l’universo, il futuro. Gli argomenti trattati infatti interessano la vita nella sua globalità (possibilità dell’esistenza di un Dio, modalità dell’inizio di tutto, esistenza di altre forme di vita intelligente), l’universo nel quale viviamo ( cosa c’è dentro un buco nero, i viaggi nel tempo), il futuro (predizione del futuro, sopravvivenza nel futuro, colonizzazione dello spazio, possibilità che in futuro la nostra intelligenza venga surclassata da quella artificiale). Sono argomenti che ovviamente coinvolgono e fanno discutere gli scienziati, ma che dovrebbero interessare anche chi ha a cuore il destino della specie cui appartiene o dimostra almeno un po’ di curiosità per le sorti dell’umanità in un futuro che potrebbe anche essere non lontanissimo. Non ci si spaventi di fronte al nome altisonante dell’autore ed agli argomenti trattati: Hawking scrive in modo chiaro e comprensibile, anche per i non addetti ai lavori, e tratta i temi esposti nei vari capitoli con una scrittura piacevole, senza paroloni o termini troppo specialistici, talora con una vena ironica che sorprende e che conferma la sua grande ed affermata vena di divulgatore. Interessante la risposta dell’autore sulla possibilità che esista un Dio: pur coerente con il suo convinto ateismo, Hawking sembra aprire uno spiraglio al mistero considerando che il pensiero scientifico non può evidentemente spiegare tutta la realtà nel suo complesso e che il disegno globale del mondo lascia stupiti e incapaci di comprenderlo appieno data anche la brevità della vita. Altro argomento affascinante affrontato dall’autore è quello del destino della razza umana nei prossimi mille anni: catastrofi ambientali o eventi nucleari costringeranno nuove razze di esseri autoreferenziali a migliorare progressivamente sé stessi ed a colonizzare altri pianeti. ”Ricordatevi” termina l’autore “di guardare in alto verso le stelle e non i vostri piedi. Cercate di capire quello che vedete e interrogatevi sulle ragioni per cui l’universo esiste…. Liberate la vostra immaginazione. Plasmate il futuro”.