La grande storia del tempo
Saggistica
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Oltre il big bang e i buchi neri
Questo libro riprende e aggiorna l’idea che sta alla base di altri precedenti del suo famoso autore – vedi ‘Dal big bang ai buchi neri' – aggiornandone in parte la struttura e, soprattutto, riallineandosi ai risultati scientifici intervenuti nel frattempo: l’unico problema può essere che il testo è uscito in origine nel 2005 e quindi mancano i progressi dell’ultimo decennio, ma, per il non specialista, il gap non ha poi tutta questa importanza. C’è difatti abbastanza materia da digerire fra queste pagine in cui un’esposizione che si sforza di essere il più chiara possibile si scontra con l’oggettiva difficoltà concettuale degli ultimi risultati raggiunti dalla fisica, come ammette del resto l’autore quando scrive che una materia che, per secoli, ha fatto parte del bagaglio dell’uomo di cultura negli ultimi duecento anni è diventata appannaggio di pochi specialisti: al lettore è perciò richiesto un certo sforzo per penetrare in certi meccanismi che regolano le ultime teorie che cercano di definire l’esistente. Avvisati i naviganti, va però detto che la lettura ripaga dell’impegno necessario: Hawking, con la collaborazione di Leonard Mlodinow, parte dai fondamentali narrando l’evoluzione del pensiero scientifico dalle origini all'importantissimo Ventesimo secolo che ha spiegato l’immensamente grande (con la relatività generale) e l’infinitamente piccolo (grazie alla meccanica quantistica), ma non è riuscito a trovare un sistema di idee complessivo che combini le due terorie. Si tratta di un viaggio affascinante nel pensiero umano in cui brilla soprattutto il desiderio di andare oltre l’apparente tranquillità delle certezze aquisite anche a dispetto del rischio di venir segnati a dito: il testo si dilunga il giusto nel descrivere le varie teorie che si sono succedute aiutando il pubblico con una serie di illustrazioni che si sforzano di esemplificare le ipotesi descritte. Se il lettore non riesce ad afferrare proprio ogmi dettaglio (specie quando si arriva agli aspetti delle teorie odierne che possono apparire più esoterici), non può invece dubitare quale sia, fra i due grandi campi di ricerca sopra accennati, quello che più affascina il grande fisico inglese: non c’è bisogno del sottotitolo ‘Guida ai grandi misteri del cosmo’ per capire che si tratta dell’universo. I capitoli che ne descrivono l’evoluzione (sua propria e nel pensiero umano) risultano difatti i più sentiti, segnati da un entusiasmo capace di far concepire concetti che faticano a rientrare nell’immediata comprensione, come l’immensità del cosmo e le complesse regole che lo fanno – almeno si suppone – funzionare descritte sulla base delle scoperte di Einstein e pazienza se l’immaginario fantascientifico (‘fanta’ non per nulla) ne risulta un po’ ammaccato. Nel complesso, quindi, una lettura impegnativa, ma, anche perché scritta da uno che non certo è l’ultimo arrivato, assai stimolante per chi sia interessato alla materia: ad alleggerire un po’ contribuiscono i brevi ritratti di fisici famosi posti in appendice fra i quali spicca quello di un Newton tanto grande nella scienza quanto piccolo (ed è ancora un eufemismo) nei rapporti umani.