L'anello di Re Salomone
Saggistica
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di tutto un po'
Credo di non essere entrata in sintonia con questo scrittore.
Ero curiosa di leggere qualcosa di suo e i libri sugli animali mi sono sempre piaciuti, soprattutto se parlano di esperienze personali.
Non a caso uno dei miei libri preferiti è "La mia famiglia e gli altri animali" di Durrell, che è lontano anni luce da questo scrittore (vogliatemi perdonare il paragone ma era necessario).
Questo libro è un mix di generi e leggendolo non capisci subito dove vuole andare a parare perchè è scientifico, a volte personale, alcune volte (rare) ironico e (poco) istruttivo.
Sembra bella questa cosa vero? E invece secondo me no.
E' di tutto un po e quel po che c'è non è neanche approfondito.
Quando pensi sia ironico, ecco che arriva Lorenz che dice "non mi piace ridere degli animali perchè blabla".
Quando pensi sia scientifico arriva Lorenz e dice "la mia personale esperienza blablabla".
A volte parla con freddezza, altre volte con sentimento e sinceramente non ho acquisito molto da questo libro (solo la storia dell'anello di re salomone che da buona ignorante, non conoscevo).
In un momento volevo lanciare via il libro perchè un po noioso e poco scorrevole e non nego che mi sono trovata a saltare qualche riga per poter andare avanti velocemente.
Che non me ne voglia il buon Lorenz ma fra noi non c'è stato feeling.
Ecco tutto.
Non sono per nulla soddisfatta e non mi sento di consigliarlo.
Credo che Durrell sotto questo punto di vista sia stato molto più bravo a descrivere la sua esperienza, con ironia e leggerezza, facendo anche imparare qualcosa a chi legge il suo libro.
Indicazioni utili
Un fondatore dell'etologia
Questo libro mi era stato consigliato da una professoressa di matematica ancora alle medie, ma finito di leggerlo non ero riuscita a coglierne il vero significato.
Ora dopo diversi anni sono riuscita ad apprezzare la bellezza e la dolcezza di questo libro ed il modo in cui l’autore è riuscito a narrare i comportamenti degli animali da lui studiati.
Sicuramente il titolo prende spunto da un’antica leggenda secondo la quale il re Salomone, attraverso un portentoso anello aveva la capacità di parlare e capire gli animali.
La cosa che mi ha più colpito è il modo in cui l’autore ha voluto iniziare il libro cioè raccontando gli aspetti negativi nella convivenza tra uomo ed animale ed è riuscito anche a farmi ridere su alcune marachelle che gli sono capitate.
L’autore ed anche scienziato ha preferito interagire con i volatili.
Una delle prime vicende narrate si tratta di Cioc, la taccola che si era insediata sul suo tetto.
Successivamente viene narrata la storia dell’oca Martina la quale pensa che la sua vera mamma sia Lorenz.
In questo libro inoltre vengono svelati aspetti tanto stupidi da parte nostra verso gli animali ed altrettanto nobili da parte degli animali verso di noi.
Sicuramente si tratta di un libro adatto a tutti perché ha uno stile tutto suo, contiene un “minestrone” di conoscenza e di comicità con uno stile semplice e pieno di ironia.
Viene narrato sottoforma di diario nel quale il bravo scienziato è riuscito a scrivere un testo vivace ed ironico sulle disavventure che gli sono capitate in anni ed anni di studio degli animali.
Lo stesso Lorenz si compiace di non essere ancora stato rinchiuso in un manicomio per via dei suoi comportamenti bizzarri verso gli animali, soprattutto quando dei suoi compaesani lo videro nel suo giardino di casa intento a tracciare e ripetendo in continuazione “qua – qua”