Favole periodiche
Saggistica
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Recensione Utenti
Opinioni inserite: 3
Più europio per tutti
Un libro di storia più che di chimica. L'autore presenta anzitutto la storia della tavola periodica, ciò che portò Mendeleev a svilupparla e le dubbie opinioni di diffidenti colleghi. Successivamente l'autore presenta un lungo percorso a volte approfondito, altre volte vago o appena accennato, sulla nascita degli elementi ma soprattutto sugli usi che l'umanità ne ha fatto. Spazia dalla storia, ai costumi passando per l'arte antica e post moderna. C'è di tutto quindi credo che Hugh abbia preso in pieno il suo obiettivo. L'interesse durante la lettura è stato variabile, dipeso spesso dal racconto che in quel momento accompagnava l'elemento periodico. Tuttavia è da ricordare che non è un romanzo, un giallo in cui la trama si infittisce sempre di più aumentando l'interesse del lettore.
Sono soddisfatto della lettura che mi ha lasciato tanti piccoli aneddoti, alcuni spendibili con i più altri di più scarso interesse.
Indicazioni utili
Il simbolismo degli elementi
Ho acquistato il libro dopo aver letto alcune recensioni (entusiaste!), credendo di trovarvi interessanti chicche sugli elementi e sul loro utilizzo nella storia. Invece ho scoperto che l'autore è maggiormente interessato agli aspetti simbolici ed artistici degli elementi chimici che non a quelli pratici e quotidiani.
Indicazioni utili
Chimica magnetica e divertente
Ho acquistato questo libro per la curiosità che mi risvegliava il titolo e in ogni pagina ho trovato soddisfatta questa curiosità negli speciali aneddoti raccontati, imprevedibili e stravaganti, che ci fanno scoprire che tutto il mondo si basa davvero sulle leggi di questa scienza straordinaria. L’autore ha una brillante vena narrativa, che fa prendere vita agli elementi che compongono la tavola periodica, tanto faticosamente studiata e imparata sui banchi di scuola. Attraverso letteratura, storia, geografia, geologia, astronomia, economia, religione, l'autore spiega perché il piombo veniva utilizzato nei sarcofagi per impedire che l'anima sfuggisse; ci racconta che il neon è stato usato per la prima volta a scopi pubblicitari nel 1913 per colorare di rosso la pubblicità del Cinzano. Incontriamo il ferro sceso dal cielo sotto forma di meteoriti, l’oro dei Nibelunghi, il coraggioso soldatino di stagno di Andersen, le luci al neon di Las Vegas, l’arsenico e il tallio degli avvelenatori nei romanzi gialli, l’argento virginale e lo zolfo demoniaco. L’autore rilegge la tavola periodica come un grande racconto, di cui sono protagonisti gli elementi, la loro storia e le loro curiosità. Da leggere e da regalare, anche a ragazzini che hanno poca voglia di studiare !