E l'uomo incontrò il cane
Saggistica
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Aneddoti canini
Certe cose può capirle solo chi ha avuto un cane. E pure certi libri.
Chi, come me, ha avuto in casa un cane di qualsivoglia razza, non potrà infatti fare a meno di sorridere leggendo certi aneddoti e spiegazioni sul comportamento canino. Sorridere, ma a volte anche commuoversi.
"E l'uomo incontrò il cane" è dunque un breve libretto rivolto agli amanti dei cani, sebbene non sembri avere uno scopo divulgativo né ludico ben preciso. I capitoli in cui è suddiviso, infatti, sono brevi e piuttosto eterogenei, sia negli argomenti che nello stile: si passa dall'aneddoto narrativo all'analisi etologica, passando dall'origine dei cani domestici fino alla loro evoluzione attuale, con balzi non indifferenti.
È per questo, dunque, che questo libretto è più adatto a chi un cane lo ha già avuto e non a chi voglia approfondire il legame che lo lega alla nostra specie, sebbene il titolo suggerisca questo tipo di approfondimento. Chi ha avuto un cane, o ce l'ha, finirà certamente per trovare qualcosa in cui vedrà sé stesso e il suo caro amico a quattro zampe, ma non riuscirà certo a farsi un’idea precisa su come il cane sia entrato nella nostra vita fino ad assumere il suo ruolo odierno. C’è da dire, comunque, che viene considerato più di un aspetto interessante sull'addestramento di un cucciolo (Lorenz aveva un allevamento di cani Chow), sulle dinamiche che si creano tra cane e padrone, e sui motivi che portano un cane ad agire in un modo anziché un altro.
Dunque, se cercate un libro leggero in cui siano alternati aneddoti piacevoli e analisi non troppo tediose e approfondite sul rapporto uomo-cane e sull'evoluzione che questo rapporto ha portato nell'una o nell' altra specie, “E l’uomo incontrò il cane” di Konrad Lorenz è ciò che fa per voi.
Altrimenti, vi direi di cercare altrove.
“Naturalmente non c’è nulla di male nel fatto che una persona molto sola, che per qualche sua personale ragione soffre della mancanza di contatti umani, si prenda un cane per soddisfare un intimo bisogno di dare e ricevere amore. Davvero non ci si sente più soli al mondo se c’è almeno una creatura che ci fa festa quando torniamo a casa.”