Vivere, amare, capirsi
Saggistica
Editore
Leo Buscaglia, educatore, conferenziere, scrittore, è stato per oltre dieci anni docente di psicologia all'Università di Los Angeles. Negli anni Ottanta le sue "lezioni sull'amore", trasmesse dalla televisione pubblica, sono state una delle trasmissioni più seguite. È fondatore e presidente della "Felice Foundation", dedicata a incoraggiare e insegnare alla nostra società l'arte del donare. Ha scritto 14 libri, tradotti in 19 lingue per un totale di undici milioni di copie vendute tra cui Vivere, amare, capirsi (1984), Amore (1985), La coppia amorosa (1986), Sette storie natalizie (1988), Papà (1990), Nati per amare (1993), tutti editi da Mondadori.
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L'AMORE VA MOSTRATO.
Leo Buscaglia vive in una famiglia che gli regala il dono più bello : gli mostra l'amore.
Due genitori tanto poveri ma tanto ricchi d'amore, fatto di continui contatti, abbracci , condivisione e autentica attenzione.
Forte di questa preziosa esperienza , l'autore desidera da subito ampliare e confrontare le proprie conoscenze e viaggia il mondo per arricchirsi ancor di più.
E l'amore diventa il contenuto della sua professione , diventando professore universitario dell'amore!
Ogni riga di questo libro trasuda di gioia ed entusiasmo per la vita.
Una vita che viene intesa come il percorso di un viaggio, in cui ogni passo diventa momento da assaporare intensamente.
Tantissimi i messaggi che mirano ad aiutarci a capire che il viaggio più importante deve essere fatto dentro noi stessi.
Ognuno di noi è speciale e ha il dovere di progredire al massimo per potersi donare agli altri.
Interessanti i suggerimenti che lancia l'autore ai genitori , agli insegnanti e alle persone tutte.
AI GENITORI il compito di dare esempio e credibilità con atti concreti d'amore e di fiducia nei confronti dei figli, tutti i figli, spronandoli ad affrontare tutti i momenti della vita, sia di gioia, sia di sofferenza, per avviarli a diventare adulti, evitando protezioni assurde che favorirebbero nel loro futuro un inevitabile fallimento. GENITORI CHE DEVONO ESSERE CIO' CHE DESIDERANO CHE I FIGLI SIANO.
AGLI INSEGNANTI il dovere di insegnare l'umanità con le sue imperfezioni prima di tutto, di essere dei buoni facilitatori di discipline, di avere la consapevolezza che un apprendimento avviene solo se c'è la motivazione e soprattutto di aiutare gli alunni a tirare fuori le potenzialità e la bellezza che ognuno ha in sè, ricordando che poichè in ogni contenuto c'è tutto, si possono privilegiare contenuti che fanno parte del vissuto psicologico del bambino, evitando di propinare cose astruse.Bellissimo l'invito alla valorizzazione del positivo ,anche nella correzione dei compiti.
INSEGNANTI CHE DEVONO ESSERE ENTUSIASTI DEL PROPRIO LAVORO.
AI FIGLI l'invito alla tolleranza ,al fine di capire che ogni genitore è una persona, con dei pregi e dei limiti, per giungere ad una capacità di responsabilità personale.
A TUTTI Buscaglia si rivolge per ricordare che è sempre possibile il cambiamento con l'esortazione ad una rinnovata fiducia verso gli altri e alla capacità di costruire ponti, al fine di superare la separatezza, per approdare alla gioiosa accoglienza del prossimo.
Sollecita tutti a volersi bene e progredire al massimo per poter farsi dono agli altri , imparando ad amare senza aspettarsi nulla in cambio e a gioire ogni qualvolta si ottenga gratitudine, a capire che la vita va vissuta nel presente, senza rancori volti al passato e senza aspettative verso il futuro.
Fantastico il monito a non aspettare...a dire ora "ti voglio bene", a fare ora ciò che ci può migliorare la vita.. a non dare importanza alle cose, bensì a trovare tempo per le persone che ci sono care o che hanno bisogno di noi. A guardare alle persone con interesse vero, evitando le frasi di convenienza, imparando a domandare e rispondere con una nuova e rinnovata consapevolezza.
Ho letto con trasporto questo dono che Leo Buscaglia ci ha fatto.
Ho amato la sua gioia nell'abbracciare sempre le persone, la sua capacità di PARLARE non agli altri, ma CON GLI ALTRI...testimonianza di vita che dovrebbe essere adottata da tutti: genitori e insegnanti in primis.
Il messaggio più bello e più profondo che l'autore ci manda è il suo SI , ALLA VITA...SEMPRE! Una vita che non sempre si può capire ma che va vissuta in pienezza , con la consapevolezza che esiste sempre un'alternativa a quasiasi delusione o forma di smarrimento.
Un libro che è , a mio avviso, l'apoteosi della vita.
DA LEGGERE...ASSOLUTAMENTE...
Pia
P.S. : Aneddoto simpatico sulla mancanza di fiducia.
Un signore sta per fare una curva stretta di montagna. Sopraggiunge un'auto con una signora che gli urla "porco". Il signore le risponde a tono"troia".
Passata la curva, il signore si scontra con un porco e lo uccide.