Non è Francesco
Saggistica
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LA VERITA' CI RENDE LIBERI
Ho letto diversi libri di Socci. Ho acquistato questo libro d’impulso, ero già alla cassa con le braccia cariche di “tesori”, quando con la coda dell’occhio lo vedo, mentre il commesso comincia a battere lo scontrino, il nome Socci, fa scattare la molla, ed ecco che “Non è Francesco” viene aggiunto al mio ricco bottino.
Non avevo davvero idea del contenuto esplosivo del libro, immaginavo parlasse di San Francesco addirittura, ma un’ osservazione più attenta della copertina con la Cupola di San Pietro colpita da un fulmine, ha dato l’esatta prospettiva al contenuto.
Se cercate nella rete, questo libro ha incendiatogli animi e agitato le acque, come non succedeva da tempo per un libro…
Non dimentichiamo che Socci è un giornalista, anche bravo, quindi non aspettatevi un romanzo, ma un resoconto dettagliato di testimonianze, documenti, parti di discorsi citati, che avvalorano la tesi secondo cui, il Papa attualmente in carica, non è il Vicario di Cristo sulla terra.
La parte che ha fatto più scalpore risulta essere quella inerente al fatto che Bergoglio, non sia stato eletto seguendo scrupolosamente le norme che regolamentano il Conclave. Ma questa, non è la parte a mio avviso più importante, bensì ,tutte le preziose informazioni che vengono citate in merito al fatto che Benedetto XVI sia ancora in Vaticano con il titolo di Papa emerito, risultano essere di gran lunga più interessanti.
Anche informazioni non così facili da reperire, quali il percorso di studi di Bergoglio, davvero inusualmente esigui, se lo paragoniamo allo stesso Benedetto XVI, Giovanni Paolo II, Paolo VI ecc., le Regole a cui promettono obbedienza i Gesuiti, da cui lui proviene, che sono diametralmente opposte alla carica pontificia, certe dichiarazioni veramente scandalose e comportamenti altrettanto fuori luogo assunti dallo stesso “Vescovo di Roma”, danno voce a dubbi e perplessità di tanti cattolici che potrei definire conservatori.
A mio avviso la Chiesa, non deve stare al passo con i tempi, nel senso che deve adeguarsi e avvallare, le multiformi tipologie di famiglia, relazioni, comportamenti ,che nel nostro momento storico sono davvero sotto gli occhi di tutti, ma restare salda sui principi che ne segnano le basi.
Il peccato non esiste più, come non esiste più il doversi pentire e confessare. Gli uomini hanno l’illusione di potersi considerare come Dio. Il desiderio e le azioni compiute, sono volte ad abbassare la sacralità di Dio al nostro livello, snaturandone gli insegnamenti, banalizzando i dogmi. Così l’uomo non deve più mirare a lodare e seguire Dio, ma è Dio che viene abbassato al nostro umano,davvero in alcuni casi malato e incoerente, è Dio che deve adeguarsi ai nostri capricci, come qualsiasi prodotto consumistico.
Socci ha detto a chiare lettere quello che sta succedendo nella Chiesa, quello che Bergoglio sta compiendo alla Chiesa, non posso che ammirare il suo coraggio, non posso non affermare che ha dato voce a molte perplessità che sono sorte nel mio cuore, nell’ ascoltare discorsi, vedere comportamenti e azioni di questo “Papa”. Nella parte finale del libro, lucidamente il giornalista afferma che molto probabilmente questo libro avrebbe segnato il suo suicidio professionale, ma non può tacere su determinati fatti… “La verità ci rende liberi”.
In un Occidente che si fa grande nel concedere ai propri abitanti la libertà, anche la voce di Socci ha tutto il diritto di esserci, di essere ascoltata, di portare a riflessioni. Non mi sembra un atteggiamento volto alla libertà di espressione, il fatto di mettere alla gogna un libro ed uno scrittore, perché di certe cose non si può parlare apertamente, ma solo sussurrare dietro porte chiuse.
Socci ha dato voce anche a tanti Sacerdoti che vivono nello sconcerto di ciò che dice e fa Bergoglio, non dimentichiamolo.
Chi crede, chi si affida, sa che ciò che sta accadendo è solo il frutto di ciò che deve compiersi.