Le Confessioni
Saggistica
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La verità e la conoscenza
Questo libro io l'ho trovato difficile, e secondo me pone interrogativi più che dare soluzioni. Del testo il percorso personale di conversione di Agostino non mi ha interessato molto. Di lui quello che colpisce è il percorso mentale di ricerca. Ci sono alcuni filosofi che indagano la realtà non per arrivare a uno status di sapiente o di docente, cioè non per arrivare a una posizione sociale. La ricerca e la conoscenza della verità per loro sono implacabili e da qualunque punto partano sembrano arrivare allo stesso obiettivo ( conversione di Agostino, Edith Stein). Io non ho niente in comune con persone così, nel senso che la conoscenza non è tra i miei obiettivi, anzi la considero al di sopra delle mie forze e possibilità mentali. Però ho una certa ammirazione per gente che non si arrende e si dedica a queste scalate mentali. E' possibile seguire il loro percorso abbastanza agilmente, nel senso che il ragionamento e la catena di pensieri di Agostino si segue bene però a me ha posto più interrogativi e curiosità di quante sono le sue risposte. Forse uno dovrebbe leggere l'opera omnia e poi se basta. L'interrogativo maggiore è certamente il mistero del male per me. Se Dio è il Tutto e il resto è il nulla, da dove nasce la volontà attiva di male?
Comunque nei testi dei filosofi o di gente come Agostino la cosa più apprezzabile è certamente la chiarezza di pensiero e l'onestà intellettuale. Ma il percorso della conoscenza di Agostino mi pare piuttosto arduo da seguire.
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stupendo
In questo libro stupendo scritto da Sant'Agostino, lo stesso Santo, con estrema umiltà, ha voluto mettere a nudo la sua anima. Il libro inizia con una invocazione a Dio: "Tu sei grande Signore, e ben degno di lode; grande è la Tua virtù, e la tua sapienza incalcolabile". Successivamente Sant'Agostino passa ad elencare i peccati commessi durante l'infanzia, peccati che lui non ricorda di aver fatto, ma che gli altri gli hanno detto: un bambino che piangeva facilmente ed al quale mai nulla andava bene. Diventato fanciullo inizia la vanità: egli cercava di essere il primo in tutto per questo per lui diveniva importante anche il saper parlare bene, perchè questo era motivo per ricevere applausi. Diventato adolescente iniziò una vita sregolata, sempre nell'ozio e sempre alla ricerca di piacevoli sensazioni; trovò la felicità nei piaceri carnali. Leggendolo si assiste ad una evoluzione spirituale. Inizia in lui una ricerca appassionata della verità, passa così attraverso varie esperienze: prima quella del manicheismo che gli permette di studiare sul problema del perchè esiste il male. Poi giunge alla filosofia platonica. Successivamente lo scisma donatista gli permette di studiare la Chiesa ed i suoi rapporti con il potere. La frase più conosciuta di questo libro è: " Tardi ti ho amato, bellezza tanto antica, tardi ti ho amato. Ed ecco che Tu stavi dentro di me ed io ero fuori e la ti cercavo. Ti ho gustato ed ora ho fame e sete di te. Mi hai toccato ed ora ardo dal desiderio di conseguire la Tua pace". Quindi Sant'Agostino con immensa fatica è giunto a scoprire ciò che dà senso a tutte le cose. Leggendo "Le Confessioni" ho capito quanto è stato importante per Sant'Agostino la lettura della Sacra Scrittura e quanto questa lettura dovrebbe essere messa al primo posto da tutti noi.
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scoprire Dio da adulti!
Alla base della teologia cristiana, tra le innumerevoli opere del vescovo di Ippona e dei padri della Chiesa, si trova senza ombra di dubbio il libro delle Confessioni! Un tomo importante da leggere con attenzione e nel silenzio della ricerca di Dio.
Pregevoli pagine sono quelle in cui, Agostino, sente il richiamo di Dio e le splendide "poesie" che ne scaturiscono! Una risposta dell'anima a Dio e il tentativo, del cristiano, di liberarlo dalle catene della carne!
Leggerlo oggi potrebbe farvi sentire fuori tempo ma, spunti e suggerimenti, si possono trovare anche per chi, oggi, si mette a disposizione della chiamata di Dio!
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LA CREATURA E IL CREATORE
Libro splendido splendido. Un'anima scopre Dio e lo scrive. Il linguaggio è fluido e naturale, la successione delle immagini è un viaggio nel mare dei ricordi. Lo spannung si tocca quando Agostino ricorda i suoi errori che gli facevano vivere una vita di morte.
La bellezza della scoperta di essere una creatura, una creatura amata dal Creatore è una delle poche letture universali, senza tempo e spazio, che vi prenderà lo stomaco, vi farà pulsare il cuore e vi farà combattere una strenua battaglia con le lacrime.
Una delle letture da non perdere. Non solo e non tanto per i credenti in Dio, ma per coloro che dicono di credere e in cuor loro non lo fanno e per chi non crede. Potrebbe essere interessante scoprire tante risposte vere alle tante domande che nelle "vulgate" "vox populi" affollano i nostri frettolosi e sbrigativi discorsi moderni.
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Le Confessioni di tutti
Le Confessioni di Agostino sono le Confessioni di tutti. Un libro antico ma sempre attuale, moderno, aperto, un classico in tutti i sensi. Non può mancare nella biblioteca di chi crede nella vita in tutte le sue forme e manifestazioni.
Aurelius Agostinus nacque da padre pagano e madre cristiana a Tagaste, la moderna Suq al-Ahras in Algeria. Simpatizzante dei manichei, Agostino si avvicinò al Cristianesimo lentamente sotto l'influenza di sua madre, di Sant'Ambrogio di Milano e a seguito di diverse letture fatte sulle conversioni di Vittorino, traduttore di Plotino e di Ponticiano, un amico africano a seervizio dell'imperatore. Nel 387 venne battezzato e ritornò in Africa e a seguito della morte della madre divenne prete e poi nel 395 vescovo di Ippona. Le sue controversie con i Manichei gli fecero scrivere diversi libri per confutare questa teoria basata sul dualismo e sulle presunte contraddizioni del Vecchio e del Nuovo Testamento. Entrò in disputa anche con i Donatisti i quali ritenevano che l'efficacia dei sacramenti dipendeva dal valore di chi li somministrava. Fu in polemica anche con Pelagio il quale affermava che la perfezione umana può essere conquistata anche senza la grazia divina. Lo stile di Agostino è tutto pieno della profondità del suo sapere e della vastità dei suoi interessi. In effetti i suoi insegnamenti sono stati ampiamente usati dalla Chiesa Cattolica per diffondere la sua dottrina.
Questa autobiografia dimostra chiaramente che Agostino non era affatto promesso alla santità e alla castità. In effetti le sue Confessioni appaiono superiori a quelle di Rousseau altrettanto famose e lontane nel tempo.