L'Abbraccio L'Abbraccio

L'Abbraccio

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Per la prima volta Madre Elvira, la fondatrice delle Comunità Cenacolo, diffuse in tutto il mondo, si racconta in prima persona: la sua vocazione, la prima casa, l’arrivo dei giovani, la pedagogia, i pilastri della comunità (preghiera, provvidenza e accoglienza), l’apertura al mondo, la nascita dei tre rami con lo stile missionario di vita.Concludono il testo una catechesi di sr. Elvira sul tema della forza dell’amore, e il testo che ha accompagnato il decreto di approvazione della Comunità Cenacolo."La storia che ho vissuto e che sto vivendo non è stata una mia idea, un mio progetto: sono io la prima a sorprendermi continuamente di quello che è avvenuto e che sta avvenendo nella vita della Comunità Cenacolo, che è opera di Dio, dello Spirito Santo, di Maria.Come avrei potuto io inventare una storia così?".



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L'Abbraccio 2013-11-21 15:36:46 GLICINE
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GLICINE Opinione inserita da GLICINE    21 Novembre, 2013
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RISORGERE A NUOVA VITA

Un’altra toccante testimonianza segna il mio “cammino” di fede e di letture di fede….
L’abbraccio di Madre Elvira, oltre che il titolo è la sensazione stessa che rimane dopo aver letto il libro.
Una copertina semplice, con l’immagine della suora in primo piano che sorride stringendo le braccia nell’atto proprio di abbracciare anche il lettore, come ha fatto gran parte della sua vita e continua tutt’oggi a fare.
Ma chi ha stretto nelle sue braccia questa donna semplice?
Rita Agnese Petrozzi , emigra con la famiglia al Nord durante la Seconda Guerra Mondiale, entra in Convento all’età di 19 anni prendendo il nome di Madre Elvira, arrivando nel 1983 a fondare la Comunità Cenacolo, dove vengono accolti giovani disperati, distrutti da alcool e droga.
Non voglio usare le mie parole per commentare questo libro che nel mio cuore ha lasciato un segno profondo e forte, voglio citarvi solo alcune frasi che dice Madre Elvira raccontando la sua esperienza, raccontando come dal nulla ha fondato la prima Comunità, alla quale ne sono seguite molte altre in Italia ed all’estero…
Che donna è Madre Elvira?
“Mi sono resa conto che la pace e il benessere veri sono una dimensione del cuore, si vivono quando si è buoni, generosi…”
“Non ho mai avuto nella vita tanto tempo per pensare a me, come stavo, se ero felice o triste, buona o cattiva. Ho sempre dovuto guardare e servire gli altri…. Servire è davvero sperimentare il privilegio di regnare!”
“Dio fa le grandi cose con le persone che sono coscienti di essere piccole.”
Chi sono i ragazzi che accoglie?
“…Li vedevo vagare per le strade, nelle piazze e mi sembrava che gridassero così forte il loro bisogno di vita e di verità, da urlarlo drogandosi, addormentandosi, disperandosi, lasciandosi morire giorno dopo giorno.
“Li vedevo “senza pastore”, senza punti di riferimento,allo sbaraglio…..”
Cosa cercano?
“Volevano sapere se l’amore esiste, se la speranza c’è, se è possibile vivere la pace dentro, se la loro storia potesse essere ricostruita, rifatta nuova.”
Come vengono accolti?
“Finalmente sei arrivato!” La vita deve sentirsi attesa per sentirsi amata.
“Ti accogliamo nella gratuità quando più nessuno ti vuole, non ti chiediamo nulla,solo la fiducia.”
“ Vivo la certezza che se incontri la bontà del Signore, se qualcuno ti ha amato nel nome del Signore, e ti ha mostrato il vero volto di Dio, questo lascia un segno indelebile. Nella vita poi, presto o tardi, ritorni da Lui, perché da nessuna parte trovi quella pace e quella gioia che il tuo cuore ha sperimentato nel vivere alla Sua presenza.”

Il cammino si costruisce nella scelta libera di ogni giorno, da parte di ciascun ragazzo, di restare, di lavorare, di pregare, di rinascere alla luce dello sguardo Misericordioso e di Amore del Signore.
Non ci sono trucchi cari amici, ritornare a vivere, sperare, amare è possibile, grazie a persone eccezionali come Madre Elvira, che dedicano la propria vita al prossimo, che portano non solo la loro “croce”, ma aiutano tante altre persone nel portare la propria e così, si compie il miracolo della resurrezione a nuova vita, alla vita vissuta con Cristo.

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