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Il principio passione

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"Negli anni mi sono spesso chiesto se questo mondo e questa vita meritassero di essere amati oppure no, se gli uomini meritassero di essere amati oppure no, se Dio meritasse di essere amato oppure no, rimanendo il più delle volte senza una risposta soddisfacente dal punto di vista teorico. Non per questo però ho cessato di amare il mondo e la vita. Ma come spiegare tutto ciò? Incoerenza, follia, ingenuità? Stupidità, ignoranza, alienazione? Oppure c'è in gioco qualcosa di più profondo? La discrepanza tra l'analisi oggettiva della realtà, che condurrebbe a non amare né il mondo né l'uomo né Dio, e il sentimento interiore che non si rassegna a cadere vittima dell'indifferenza o del cinismo e fa dell'amore la più alta dimensione dell'essere, è lo spazio in cui sorge e si muove quell'energia particolare chiamata passione". (Vito Mancuso)



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Il principio passione 2015-09-21 20:04:36 mia77
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mia77 Opinione inserita da mia77    21 Settembre, 2015
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Il principio passione di Vito Mancuso

Questo non è il primo saggio che leggo di questo eccezionale teologo e filosofo, pero' è stato il più impegnativo (quindi lo consiglio a chi è veramente interessato all'argomento e/o a chi ha nozioni in ambito teologico e filosofico). Vito Mancuso attua un’ampia riflessione in ambito teologico in modo comprensibile anche a inesperti e laici e con questo libro ha fatto molto discutere.
ll principio su cui si regge il mondo, secondo lui, è il risultato della sintesi tra il concetto di Lógos, l’ordine delle cose e la razionalità del disegno divino, (secondo la religione cristiana "in principio era il Lógos", al principio c'era il nulla e tutto è stato creato da Dio, a partire dal nulla - creatio ex nihilo-) e il Caos, la casualità materiale della realtà che ci circonda (un abisso oscuro, un burrone primordiale da cui emergono e a cui ritornano tutte le cose). Elementi fondamentali che danno vita allo spirito vitale, che è Dio ( il quale evolve, in quanto creatore).
Mancuso si rammarica di come i devoti della teologia dogmatica finiscano per rendere sempre più insostenibile l’idea di Dio all’uomo contemporaneo, perché oggi la coscienza umana avverte spesso come insostenibile la visione tradizionale dell'assolutismo teologico.
Lo scopo di questo saggio è quello di proporre un credo semplice, capace di avvicinare fede e ragione e Mancuso lo sintetizza nella formula: Logos + Caos = Pathos. Per Mancuso il compito di una teologia responsabile è la composizione di creazione ed evoluzione.
Il principio passione, come amalgama dell’eterno conflitto tra la razionalità di un disegno superiore e la casualità materiale. Ecco cos’è il Pathos: è lo spirito vitale dell’amore divino/umano, da cui scaturisce l’energia della vita in continua evoluzione (evoluzione inarrestabile, costantemente in progress) in un impasto di caós e lógos, di necessitas e libertas, che si chiama e genera passione. Il principio è la passione nel duplice senso di entusiasmo e di sofferenza, di emozione e di patimento. Ogni essere creato esce dalle mani di Dio impastato di lógos e di caós, di ordine e di possibilità di infrangere l’ordine. Altrimenti, con la libertà, ci sarebbe precluso anche lo spirito capace di amore. Si ha perfezione morale quando si ha una libertà che liberamente sceglie il bene e la giustizia. Il caós che pervade il mondo è la condizione sine qua non della libertà.
La parola passione, in tutte le sue sfumature, indica qualcosa da cui si viene conquistati e che ci fa sperimentare il mondo al passivo, facendoci trovare ispirazione ed energia fuori da noi.
Secondo Mancuso la forza che ci spinge ad amare non è solo nostra, ma l'espressione di una primordiale logica cosmica all'opera da sempre nell'ammasso di energia che è il mondo. L'amore, secondo lui, è la forza più intensa che c'è e riprodurla dentro e fuori a noi significa entrare in comunione con il fondamento dell'essere. L'amore tra esseri umani è il principio della loro unione, perché ne è la causa iniziale, ma è anche la forza che li sorregge nel tempo e la meta verso cui camminano. Vito Mancuso individua il desiderio del piacere e della vita di continuare se stessa (vita attraversata da uno slancio vitale che la porta ad espandersi ed effondersi) e compito del pensiero umano è l'elaborazione di una propria Weltanschauung: una personale visione del mondo.
La logica della storia dell'universo, a suo avviso, è la costruzione della Mente, dell'uomo in quanto sapiens. L'evoluzione è irreversibile e spinge l'intelligenza dell'uomo a crescere fino alla sapienza, raggiungendo la "bontà dell'intelligenza".
La vita, nell'essere umano, è quindi anche noûs: vita dell'intelletto, creatività, ricerca di un senso tramite il pensiero, l'arte e la spiritualità, ma anche capacità di trasgressione. Anche la natura, come l'uomo, è libera - anche se orientata - perché si evolve verso la complessità.
Insomma: passando per biologia, meccanica, fisica, teologia, filosofia, epica, Vito Mancuso ci fa un'interessante esplicatio del suo pensiero e della sua filosofia. Libro molto interessante!

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