Disputa su Dio e dintorni
Saggistica
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Opinioni inserite: 5
molto interessante
intanto complimenti per il dialogo, Augias e Mancuso toccano argomenti che se non trattati dapersone civili educate di di così tanta cultura portereebbe semploicemente ad un alterco.
Ho comprato il libro in quanto grande estimatore di Augias ed è grazie a questa lettura che ho avuto il piacere di conoscere il sig. Mancuso ,che oltre che intelligente l'ho trovato assai simpatico.
Devo però ammettere di essere rimasto un pò spiazzato in quanto dato il titolo mi aspettavo più una discussione sull'esistenza o meno di Dio o quantomeno di un Essere Superiore , invece la disputa si concentra molto sulla chiesa , evidenziando errori e contraddizzioni di cui ritengo piena qualsiasi religione , semplicemente perchè creata dall'uomo con regole e dogmi scritti da uomini , che ben poco hanno a che fare con il divino che tanti immaginano o addiritura sentono.
Perchè in qualche modo sentiamo il bisogno di spiegare quel senso di bello o di pace o di armonia con tutto il resto o l'amore per una donna o per i figli , come se queste sensazioni fossero ciò che noi umani si possa sentire e provare del Bene mentre l'esatto contrario l'odio l'ira sia il Male ,inteso come forza opposta a Dio (Dio =Bene )
Comunque ce ne fossero libri così che servono come esmpio anche di un libero confronto
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...per pensare e ripensare!
Una disputa d'altri tempi tra il non credente Augias e Vito Mancuso, teologo laico dalle idee a volte scomode per l'ortodossia cattolica.
Si affrontano temi veramente fondamentali su ciò che dona un senso profondo al nostro vivere. Dal senso e l'origine della vita al concetto di morte "naturale" ed ai casi particolari di Piergiorgio Welby ed Eluana Englaro. Dalla definizione di Chiesa come organizzazione gerarchica e strutturata e la Chiesa "Celeste" che dovrebbe curarsi solo delle anime degli uomini. E poi il concetto stesso di anima, da dove proviene, quale sarà il suo destino (a tale proposito Mancuso ha scritto un libro intitolato proprio "L'anima ed il suo destino"). Da dove proviene il male ed li tanto dolore che da sempre affligge il genere umano e via discorrendo. Se da una parte le risposte e le provocazioni di Augias, in quanto ateo, sono abbastanza prevedibili, pur se sempre argomentate con rigore e lucidità dal noto giornalista, più sorprendenti ed a volte spiazzanti sono le risposte e le prese di posizione di Mancuso che, pur se cristiano dichiarato, spesso critica aspramente alcuni dogmi della Fede. Dogmi che non vanno accettati così in quanto tali, ma che devono essere il punto di partenza di una profonda riflessione sul loro valore e significato. Gli spunti di discussione del libro sono veramente infiniti ed a volte i concetti espressi necessitano di una rilettura per una migliore comprensione. Si citano grandi filosofi e pensatori, episodi storici e di attualità, scienziati e scrittori. Ovviamente i passi dei Vangeli e la storia di quell'uomo immenso che è stato Gesù sono spesso citati per questa disputa che oltrepassa il semplice tentativo dei due autori di dimostrare le loro tesi.
E se il principio di "giustizia" sembra essere un pò il faro che guida la morale del non credente Augias, più sottile ed articolata sembra essere la posizione di Mancuso, che, tra i tanti stupendi passi di questo libro, afferma che "...si tratterebbe di approfondire il discorso, distinguendo fra piacere, felicità e gioia, e mostrando che il piacere attiene alla vita animale,la felicità alla vita psichica e la gioia alla vita spirituale; e poi facendo vedere in base a quale argomento io possa affermare che per attingere quest'ultimo più profondo livello sia essenziale la giustizia." Credo che questo breve passo sia in grado di dare un'idea del livello dei concetti esposti in questo meraviglioso volume.
Da leggere, possibilmente dopo aver letto anche gli altri 2 libri di Augias, "Inchiesta su Gesù" ed "Inchiesta sul Crisitanesimo", in modo da avere maggiori strumenti per la sua comprensione
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Disputa
Sono una grande ammiratrice di Augias.
Concordo con molti dei suoi punti di vista.
Il libro mi è piaciuto molto. Augias non mi delude mai.
Piu che una disputa teologica, la definirei filosofica.
Devo dire che non ho capito molto bene la posizione di Vito Mancuso in seno al cattolicesimo. In molti passaggi mi sono disorientata.
Credo in Dio, ma soprattutto nell'amore e fin qui credo di essere sulla stessa linea di pensiero di Mancuso ma mi perdo e non capisco la sua definizione di cattolico....
Cercherò di chiarirmi le idee con altri suoi trattati.
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Disputa su Dio e dintorni
Libro molto profondo e piacevole. Come i due precedenti di Augias (Inchiesa su Gesù e Inchiesta sul cristianesimo) si propone come un punto di partenza più che un punto di arrivo. Spinge, infatti, all'approfondimento e all'analisi prendendo spunto dai numerosi riferimenti bibliografici, storici e filosofici più volti menzionati dagli autori. A differenza dei due precedenti, invece, Augias si pone nelle vesti di protagonista colloquiando con l'interlocutore Vito Mancuso, mentre in precedenza si presentava come giornalista che pone quesiti cercando di indirizzare la discussione, salvo proponendo in modo velato e per poche righe propri punti di vista. Non semplicissimo nei passaggi più impegnativi soprattutto per i non iniziati, è però una diretta conseguenza della difficoltà e profondità del tema svolto.
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Disputa su Dio e dintorni
Libro molto bello, anche se difficile in taluni passaggi. Aiuta a capire che le risposte che diamo ai problemi fondamentali (il senso della nostra vita, l'esistenza di DIO) cambiano il nostro modo di stare al mondo. La disputa è lucida, documentata, sottile ma prende chi legge e quasi si vorrebbe saltar su e dire la propria opinione. Proprio quello che, secondo me, il libro si propone.