Dio scrive dritto
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SEMPLICEMENTE CHIAMATO DA DIO
Tra i molteplici romanzi autobiografici presenti e passati, che toccano milioni di argomenti differenti, ho scelto di leggerne uno davvero singolare.
Il racconto di vita del Cardinale Angelo Comastri, attuale vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, ed arciprete della basilica di S.Pietro.
Ho avuto il piacere, in passato, di incontrarlo personalmente, quando era ancora Vescovo di Loreto, in quanto, avevo una zia molto devota, residente proprio a Loreto, che fu disponibile ad organizzare l’incontro. All’epoca ero sposata da poco più di un anno, in attesa di mio figlio Alessandro. Ne serbo un bellissimo ricordo, soprattutto legato all’affabilità, simpatia e semplicità con cui Sua Eccellenza, si è intrattenuto con noi, offrendoci consigli preziosi; peccato che all’epoca non sapessi nulla della sua vita, del suo passato, della sua storia insomma.
Veniamo al libro, la scrittura è semplice, colloquiale, molto piacevole e scorrevole. In alcuni punti è una fonte di consigli preziosi, in alcuni punti, strappa il sorriso, in altri, per le storie raccontate, vera e viva commozione.
Chi è Angelo Comastri? Prima di tutto è un uomo:
“Nel concerto della vita io ho prodotto certamente tante stonature; ma Dio, con la sua paziente e sconfinata misericordia, è riuscito a produrre l’armonia.”
Quest’uomo nasce nel 1943, cresce nella miseria e negli stenti, come la maggior parte delle famiglie al tempo della guerra, la figura della madre sarà fondamentale in tutta la sua vita di bambino, ma anche in quella di giovane prete, vescovo e cardinale e del suo peregrinare. Donna forte, mite, di grande fede:
“Mia mamma aveva la capacità straordinaria di ricostruire gli equilibri e di ammortizzare le tensioni.”
La vocazione nasce prestissimo, nella semplicità delle cose, una vita di bambino legata alle ricorrenze religiose, alla Messa domenicale nella veste di chierichetto, alla carità e generosità vissuta in famiglia, all’amore vero tra i genitori di esempio ai figli.
Diventato adulto scrive poesie legate alla sua infanzia, preghiere molto belle….
“Non voglio tornare indietro nel tempo,
ma voglio che la vita di un tempo
faccia un passo avanti
verso di noi,verso le nostre case.
(Quanto vere sono queste parole, chi di noi non desidera tornare alla semplicità, alle radici, ai valori veri che danno sapore buono alla vita…)
Il piccolo Angelo parte per il seminario minore all’età di undici anni, il distacco è doloroso anche per un bambino che ha la capacità di pensare dentro di sé “mi fido di Gesù”, ma tutto viene affrontato nella semplicità delle cose, come l’avvicendarsi delle stagioni, e così risulta naturale consacrare tutto sé stesso a Dio, la crescita affettiva è stata dunque molto serena senza nulla di traumatico.
Mi piace proprio come il Cardinale racconta la sua vita, i consigli ricevuti, le persone che hanno avuto fondamentale importanza nella sua crescita, ma anche nel suo essere adulto; la serietà con cui si avvicina allo studio, la sincera e vera “chiamata” a donarsi a Dio: “Tutto passa, soltanto Dio resta”.
Comastri adora Dostoevskij, lo sapevate? E lo cita abbondantemente nel libro, come cita molti consigli e perle di santità donategli dalla viva voce di Madre Teresa di Calcutta, che ha incontrato e sentito più volte nel corso del suo cammino nella Chiesa. Come, preziosa per lui è l’ispirazione donatagli dalla vita di S. Francesco d’Assisi che diventerà il riferimento continuo della sua vita.
Bello l’incontro descritto con Giovanni paolo II, emozionante il racconto della sua ordinazione sacerdotale… Insomma, non voglio raccontarvi tutta la storia, anche se il desiderio c’è…
Voglio solo dare un piccolo consiglio…. Quello di leggere anche questo genere di autobiografie, senza preclusioni di sorta, vi sentirete vicini all’uomo Comastri (che non è differente dal Sacerdote, Vescovo o Cardinale che sia), più di quanto possiate immaginare, perché toccando con mano la sua umanità, vi ritroverete a constatarne anche lo sguardo puntato verso il Cielo.
Mi ha emozionato la storia di Angelo Comastri, condivido i suoi pensieri, non posso fare altro che confermare il fatto di avere letto la vita di una grande e santa persona.