Io ballo con Dio
Saggistica
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 1
IO BALLO CON DIO
Una vita di sofferenza, di solitudine, di violenza, di povertà. Fin da piccola ha assistito alle liti violente dei suoi genitori, fin da piccola ha dovuto lavorare come cameriera nel locale gestito dal papà, e badare ai suoi fratelli. Anna è cresciuta nell’indifferenza degli adulti, occupati a lavorare e risolvere i loro gravi problemi.
Anna desidera solo una cosa nella sua vita, essere amata, capita, ascoltata.
Anna ha un grande dono, quello della danza, e attraverso questo canale entra nel mondo del lavoro sia televisivo che notturno, nei locali, attraverso il ballo sfoga tutta la sua disperazione e manifesta in modo conturbante il suo desiderio di essere amata.
La vita di Anna si svolge di notte, incontra uomini che la desiderano, usano il suo corpo e poi l’abbandonano, facendo in modo di ingigantire la voragine di solitudine e mancanza di autostima che Anna porta con sé..
“deforme , mi gettavo sulle belle forme
delle tue creature.
Eri con me e non ero con te.
Mi tenevano lontano da te le tue creature,
inesistenti, se non esistessero in te…. (S.Agostino, Confessioni 27,28)
In questa routine “infernale” , cerca di entrare la mamma di Anna che nel frattempo ha iniziato un cammino di fede, proponendo alla figlia di leggere la Bibbia e di andare in Chiesa, e questo si ripete ogni sera prima che Anna esca, ma il risultato è solo un violento rifiuto, invettive ed insulti.
Fino a quando…..
La conversione di Anna non è un cammino lineare, il percorso è lungo, costellato di dubbi, di domande, di grandi turbamenti interiori. Ed è proprio la peculiarità di questa conversione che colpisce.
Il desiderio di Dio non è sbocciato in tenera età, all’interno di una famiglia devota, nella quale il cammino di fede era già tracciato. Ma il desiderio di Dio nasce in una, ormai donna adulta, per molti considerata persa, visto il tipo di vita condotto. Ed è proprio racchiusa qui la grande forza del messaggio che la conversione di Anna racchiude il sé, LA SPERANZA.
La scrittura è diretta, dura, sincera in modo disarmante e doloroso. Tra le righe si percepisce la sofferenza di quest’anima, intrappolata in una spira di perdizione dalla quale non è in grado da sola di uscirne.
Lascio al lettore la bellezza di scoprire il cammino di Anna, che riserva ancora molti aspetti umanamente e spiritualmente ricchi di concetti forti.
Oggi Anna è una Suora che fa parte della Congregazione delle Suore Operaie della Santa Casa di Nazareth.
Il titolo racchiude una grande parte della vita di oggi di Suor Anna.