Inchiesta su Gesù
Saggistica
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L'uomo Gesù!
Partiamo dal presupposto che o ti piace il tema e ne sei attratto o non prendere in mano questo libro! Mauro Pesce e Augias cercando di aprire un dialogo profondo sulla figura che, in questi duemila anni, a riempito pagine e pagine di libri, saggi, romanzi...
Nel tentativo di approfondire il mistero ci si ritrova di fronte un laico e un teologo che si confrontano in maniera libera da ogni dogma e schema e ti portano nelle profonde strade del mistero Gesù fino a toccarne l'umanità più profonda.
Se però volete leggere veramente un libro su Gesù uomo vi consiglio, con enfasi e quasi obbligo, L'uomo Gesù di Mauro Pesce e Adriana Destro! allora l'approfondimento antropologico si Gesù sarà completo ed ensusiasmante!
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Gesù come Uomo
Quando ci si accosta a figure che rivestono un’importanza spirituale oltre che storica e si vogliono trattare in maniera oggettiva le testimonianze sulla loro vita e le loro azioni, occorre procedere con estrema cautela. Da un lato, per una questione di rispetto. La ricerca storica e antropologica non dovrebbe avere come scopo quello di turbare o destabilizzare il campo della fede, che opera su un piano di pensiero molto diverso. Dall’altro, a causa della prevedibile incertezza delle fonti documentarie, a loro volta un mix di fatti storici, leggende e rielaborazioni in chiave celebrativa o escatologica.
La ricerca di un Gesù storico che andasse al di là della figura illustrata ai fedeli dalla Chiesa cristiana è iniziata con l’avvento dei Lumi, in un clima in cui la Ragione si contrapponeva alla Religione, in una lotta senza quartiere che ci ha condotto all’era moderna ma che a sua volta appare da tempo superata, come tutte le prese di posizione radicali.
Il movimento ha però il merito di aver stimolato le indagini delle fonti, non mediate dalle scelte della Chiesa, e da allora sono stati tradotti e presentati molti testi non canonici, vangeli apocrifi, note sui primi concili e sulle motivazioni alla base della scelta dei vangeli che costituiscono il Nuovo Testamento e del rifiuto di altri. Inoltre, negli ultimi decenni sono stati portati alla luce frammenti anche ampi di testi sconosciuti, ora al vaglio degli studiosi.
Tutto questo materiale, se comparato e valutato senza pregiudizi, può aiutare a comprendere e definire almeno in parte la figura storica di Yehoshua ben Yosef, Gesù di Nazareth. Non vi sono più dubbi sul fatto che egli sia vissuto in Israele e sia stato un rabbi rivoluzionario, ma cosa sappiamo veramente di lui, delle sue opere e delle sue parole?
Corrado Augias tenta di trovare risposta ad alcune di queste domande avvalendosi dell’aiuto di Mauro Pesce, in “Inchiesta su Gesù”, un’intervista a tutto campo in cui il giornalista indaga con il solito acume sulle risposte che può fornire uno studioso esperto come Pesce.
Chi era veramente Gesù? Perché si definiva – o è stato definito – Figlio di Dio? Quali erano i suoi scopi e i suoi insegnamenti? Queste domande possono sembrare sciocche al credente che conosce il catechismo, ma non lo sono affatto se ci si approccia ad esse con intento di indagine. La Chiesa Cristiana, in effetti, ha ben poco a che vedere con ciò che ha detto e fatto lo straordinario predicatore vissuto duemila anni fa, essendosene discostata nei punti fondamentali fin dalle origini.
Gesù, prima di tutto, era un ebreo osservante della Legge. Questo aspetto è stato dimenticato volutamente per gran parte dell’esperienza cristiana, ma Augias e Pesce vi pongono l’accento, dimostrando come egli non fosse affatto interessato a fondare una nuova religione ma, al contrario, a riportare lo spirito di fede degli Ebrei nella giusta direzione, aggiungendovi un messaggio rivoluzionario di crescita spirituale, amore verso Dio (un Dio visto come padre misericordioso) e rispetto verso il prossimo come mezzo di elevazione. La sua predicazione era fatta per il suo popolo, non per i Gentili, che invece accolsero e fecero propri i suoi insegnamenti, arrivando poi a vessare per secoli il popolo d’origine di Gesù in quanto macchiato dalla colpa della sua uccisione.
Il giornalista e lo storico ripercorrono ciò che si conosce delle origini di Gesù, comparando fra loro sia i Vangeli canonici che gli altri testi conosciuti. Veniamo così a scoprire che il luogo della sua nascita è incerto e che, se non vi sono dubbi sull’identità dei suoi genitori, sembrano appartenere al mito sia le genealogie che lo allacciano al sangue di Davide sia la sua qualità di figlio unico (di origine divina). Pare, infatti, che Gesù avesse sia fratelli che sorelle, cosa che mette in discussione anche la tesi della verginità di Maria.
L’indagine spazia a tutto campo sui modi e i temi delle sue predicazioni, che in parte lo accomunavano sia ai farisei che all’opera di Giovanni Battista, il quale infatti gli fu maestro per un certo periodo. Si parla poi del rapporto con i discepoli e con il clima socio-politico dovuto alla dominazione romana, dell’arresto e del processo, dei meccanismi iniziati dopo la sua morte che hanno condotto questo piccolo movimento ebraico a diventare una delle più grandi religioni del mondo, e delle leggende nate più tardi, in epoca medievale, tra cui spicca quella del Graal.
Con una conversazione snella, chiara eppure zeppa di informazioni e spunti di approfondimento, i due autori coinvolgono il lettore nella ricerca del volto storico di Gesù, senza pregiudizi né la presunzione di fornire una univoca chiave di lettura. Un percorso che, se possibile, ci restituisce un’immagine ancora più grande e profonda di un uomo che con le sue parole ha cambiato il corso della Storia.
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Più abbagliante che convincente.
Ho letto il libro di Augias-Pesce nella primavera del 2007, appena pochi mesi dopo l'uscita in libreria, peraltro su consiglio di un autorevole docente di Letteratura Cristiana Antica. Tuttavia, credo di dover ritenere che, malgrado l'indubbio pregio del bagaglio scientifico-conoscitivo del Prof. Pesce e l'accattivante formula dell'inchiesta messa su dal bravissimo e stimatissimo Augias, il libro lasci nel lettore un non so che di poco convincente. Ad esempio, quando si opina sulla verginità di Maria perché nel Vangelo si parla di "fratelli e sorelle di Gesù", si affida solo ad un miserevole accenno il compito di spiegare come il termine figurante nell’Evangelo non sia da intendersi alla lettera nel senso di “germano”, ma vada inteso piuttosto come “cugino” o qualcosa di simile. Cioè, si ha l’impressione, a mio modestissimo parere, che in alcuni punti l’”inchiesta” sia pre-orientata verso la dimostrazione di alcune opinioni in luogo di altre, complice, forse, un approccio in parte pregiudizievole verso certi temi. Sicché, l’intenzionale neutralità dichiarata in partenza dai due studiosi finisce per essere compromessa, talvolta, dalla compiaciuta ricerca del dettaglio presumibilmente inedito o del particolare in grado di destare meraviglia, a discapito magari di una visione più globale ed esauriente. Utile, in ogni caso, la riflessione sul rapporto Ebraismo-Cristianesimo che permea l’indagine ed il costante riferimento alla collocazione storica degli eventi.
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Gesù, tra Fede e storia
E' innegabile che, prima o poi nella vita di ciascuno di noi, che siamo nati e cresciuti in questa realtà dove la religione Cattolica ci viene insegnata fin da piccolissimi e che ci "permea" in una maniera talmente profonda che neanche ce ne rendiamo più conto, possa venirci la curiosità di saperne un pò di più riguardo quei dogmi che da sempre ci hanno detto tali.
Il libro di Augias si presenta come un dialogo, dove alle domande di Augias, seguono le risposte di Pesce, professore Universitario di Storia del Cristianesimo. Le domande tentano di svelare quei dubbi che ogni persona, anche se religiosa e credente, può legittimamente porsi per tentare di comprendere meglio quell'esigenza che ognuno di noi ha riguardo la necessità di trovare una risposta a quella sete di spiritualità che dobbiamo soddisfare.
Il libro non è di facilissima lettura e d'altra parte, vista la delicatezza dei temi affrontati, non potrebbe essere altrimenti. Le risposte di Pesce tentano di illustrare nella maniera più obiettiva possibile, da storico appunto, i fatti accaduti durante gli anni di vita di Gesù, fatti certo non semplici da ricostruire, dovendo utilizzare ampiamente quei Vangeli che non vengono definiti propriamente come documenti storici, ma attestati di Fede. Il lettore scoprirà inoltre l'esistenza di Vangeli "dimenticati" o scartati dall'ortodossia cristiana dei primordi, spesso in contrasto tra loro e con i Vangeli canonici riconosciuti.
Insomma, una lettura indispensabile per chi vuole comprendere meglio un argomento delicato e sicuramente molto personale.
Terminata questo libro, vi consiglio anche "Inchiesta sul Cristianesimo" sempre di Augias, che continua questo viaggio spirituale, storico, religioso e di Fede.
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irriverente
Sicuramente non è un libro facile, non è un libro avvincente, non è un libro politicamente corretto. Ma di fronte al successo indiscusso di operette come "il codice da vinci" questo testo era a dir poco necessario. Erano anni che cercavo un libro che tentasse di dare un volto umano al personaggio Gesù, finalmente l'ho trovato. Augias scrive in maniera accademica, devi avere con te sempre un vocabolario perchè i termini inconsueti sono su ogni pagina, per questo la piacevolezza del racconto ne risente, ma il messaggio divulgativo non si discute. I cattolici praticanti si indignano, gridando all'eresia, ma la parola di Gesù, e il suo contenuto di Amore puro, ne esce rafforzata. Anche un laico, non praticante, non può esimersi di innamorarsi dell'uomo straordinario ed eterno che è stato Gesù.
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INCHIESTA SU GESU'
Si tratta di un testo molto complicato e di difficile lettura per due motivi. In primis il saggio verte attorno a discussioni filosofiche e teologiche a volte ridondanti e non esaustive. In secondo luogo, la narrazione è scarsamente fluida e incapace di catturare l'attenzione del lettore.
Mi aspettavo un testo più concreto e chiaro.
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per capire
Lo scopo dell'autore a mio avviso non è quello di confutare le verità teologiche che costituiscono l'ossatura della fede cristiano-cattolica, bensì quello di tracciare un ritratto di Gesù come personaggio "storico", sulla base dei pochi dati certi di cui siamo oggi in possesso, inserendolo nel contesto storico sociale all'interno del quale egli ha vissuto e ha divulgato il suo messaggio. Credo che qualsiasi individuo - credente e non - dotato di un minimo di spirito critico si sia posto le stesse domande che pone Augias. Il prodotto che ne risulta è un ritratto non so quanto autentico ma estremamente "umano" di Gesù che tuttavia non intacca le verità di Fede, ma tutt'al più le integra, in quanto il messaggio cristiano è riuscito a conservare la sua essenza nonostante le numerose e inevitabili manipolazioni a cui è stato sottoposto.
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inchiesta su gesù
Ho letto già altri libri di augias,ma leggo anche i libri di Mons Gianfranco Ravasi.
Questo per dare un'idea;credo che in italia si dia troppa attenzione a chi ha il solo merito di apparire in tv.Poichè credo che ognuno dovrebbe rimanere nel suo "orticello";e rifacendomi ad una nota citazione "SUTOR NE ULTRA CREPIDAM!!!"voglio con questa dire che ognuno si deve occupare di ciò che è competente,cioè se augias fa il "gionalista "con tutto rispetto per chi fa questo lavoro,continuasse a farlo ,e lasciasse parlare di releigione e fede chi ne ha competenza e merito. Sconsiglio assolutamente la lettura di questo libro a chiunque; perchè chi non ha i mezzi per capire ,ne resterebbe scioccato,e chi sa difendersi da questi saccenti,non ha bisogno di leggerlo .Totok13