Saggistica Religione e spiritualità In fuga dall'Opus Dei
 

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In fuga dall'Opus Dei

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La presentazione e le recensioni di In fuga dall'Opus Dei, saggio di Véronique Duborgel edito da Piemme. È il 1982. Véronique ha 20 anni, frequenta l’università, è una ragazza come le altre. Lo shopping, il cinema con le amiche, qualche insicurezza per il proprio avvenire. Finché un giorno s’innamora di un insegnante di alcuni anni più vecchio di lei. È un membro dell’Opus Dei, ma Véronique lo scoprirà solo alcuni giorni prima del matrimonio. Una sera, la coppia viene invitata a una cena. Véronique è l’unica donna presente e, a un certo punto, la conversazione cade sull’organizzazione, ma nessuno dei presenti sembra conoscerla. Véronique verrà a sapere solo in seguito che tutti gli ospiti di quello strano convito appartengono all’Opus Dei. Comincia così una storia fatta di rinunce, di segreti, di penitenze. Come quella volta che fu severamente ripresa per aver accavallato le gambe durante la messa o quella volta che le fu intimato di non leggere «quel libro» o vedere «quel film». Non ci sono solo il cilicio e l’autoflagellazione, la testimonianza racconta del plagio a cui viene sottoposto l’individuo: dal momento in cui viene adescato, a quando viene invitato a stendere la richiesta scritta per entrare a far parte dell’Opera, fino alle «correzioni fraterne», al padre spirituale che si insinua nella vita di coppia e nella camera da letto, alla supervisione imposta sull’educazione dei figli. Emerge la quotidiana instillazione del senso di colpa, l’annientamento psicologico, l’umiliante condizione della donna. Dopo 13 anni di inferno e nove figli, Véronique ha avuto il coraggio di separarsi dal marito, che la insultava e la picchiava regolarmente. I membri dell’organizzazione le dicevano: «Sopporta. È la tua croce!».



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In fuga dall'Opus Dei 2008-09-21 10:10:25 Gennaro
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Opinione inserita da Gennaro    21 Settembre, 2008

toccata e fuga

Il libro è sconsigliabile a chi desideri conservare una coscienza cattolica retta e una sufficiente purità di cuore, tutte cose - come noto - assai rilevanti per la salvezza della propria anima.

E' un testo che rischia di ingenerare cattivi sentimenti nei confronti della Chiesa Cattolica e solo per questo meriterebbe di essere lasciato da parte.

Io sono stato membro dell'Opera per diversi anni e purtroppo - a causa di miei comportamenti non conformi alla disciplina interna (e dove mai sta scritto che la disciplina sia in contrasto con la libertà? ne rappresenta anzi l'abito, l'armatura, la corazza)mi è stato suggerito di non rinnovare gli impegni il 19 marzo.

A distanza di tempo provo ancora un immenso dolore per la perdita subita e continuo a coltivare il desiderio e la speranza di tornare a far parte della mia famiglia spirituale, anche se mi rendo conto che è molto difficile.

Ringrazio però il Signore che mi da la possibilità di offrire questa testimonianza alla verità cattolica.

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In fuga dall'Opus Dei 2008-09-21 03:00:15 cristina
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Opinione inserita da cristina    21 Settembre, 2008

DA DIVULGARE

DIREI CHE SI TRATTA DI UNA LETTURA ISTRUTTIVA. SCRITTO IN MODO SCORREVOLE. MI SAREBBE PIACIUO CHE AVESSE APPROFONDITO UN PO' DI PIU' I VARI ASPETTI E LE FASI DI QUESTA TRAGIA ESPERIENZA

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