Fosse 'a Madonna! Fosse 'a Madonna!

Fosse 'a Madonna!

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La presentazione e le recensioni di Fosse 'a Madonna!, opera di Luciano De Crescenzo edita da Mondadori. "A Napoli, chissà perché, la Madonna è più amata di Gesù e forse anche dello stesso san Gennaro. Dalle mie parti dire: 'Fosse 'a Madonna!' è come esclamare: 'Lo volesse il cielo!', significa rivolgersi al personaggio più importante del paradiso e non c'è napoletano che non abbia pronunciato questa frase almeno un centinaio di volte nel corso della vita. Sono convinto che Lei, la Madonna, dall'alto dei cieli, la capisca benissimo e che si dia sempre un gran da fare ogni volta che qualcuno di noi la invoca. 'Fosse 'a Madonna!' è infatti nel medesimo tempo una dichiarazione di fede e una richiesta di aiuto." A Napoli, e forse anche nel resto d'Italia, la Madonna è qualcosa di più di una figura religiosa: entra nel linguaggio e nella cultura di tutti i giorni, viene invocata per ogni situazione sacra o profana ('A Madonna v'accumpagna, Lassa fa' a' Madonna), le si rivolgono speranza e gratitudine. Dopo il successo di Tutti santi me compreso, Luciano De Crescenzo racconta alla sua maniera la madre di Gesù, fra ricostruzione storica e risvolti folcloristici. Le differenze fra la Maria dei Vangeli canonici e quella dei Vangeli apocrifi. I ricordi personali, dalla Madonna di Pompei a quella del Carmine. Le Madonne che appaiono (Fatima, Lourdes) e quelle che piangono. La Madonna nera e quella incinta, quella dei madonnari e quella della 'ndrangheta... Questo libro è un omaggio ironico e affettuoso da parte di un grande autore che si definisce "non credente ma sperante", e che rivolge a Maria una sua preghiera: "Lassù, per piacere, non vi dimenticate mai di Napoli e dei napoletani, non lo meritano. E poi puoi avvertire mio padre, e soprattutto mia madre, che ho scritto questo libro dedicandolo a te? Non so spiegarti bene il motivo, ma so che ne saranno felici. Magari anche più felici di avermi avuto come figlio di quanto non lo siano già".

Luciano De Crescenzo (Napoli, 1928), ingegnere in Ibm per vent'anni, ha esordito come scrittore nel 1977 con Così parlò Bellavista. Da allora ha pubblicato oltre 30 libri, tradotti in 19 lingue. È stato anche regista, attore, sceneggiatore. Tra le sue opere, tutte pubblicate da Mondadori, ricordiamo: Raffaele, La Napoli di Bellavista, Zio Cardellino, Storia della filosofia greca, Oi Dialogoi, Vita di Luciano De Crescenzo scritta da lui medesimo, Elena, Elena amore mio, Il dubbio, Croce e delizia, Panta rei, Ordine e disordine, Nessuno, Sembra ieri, Il tempo e la felicità, Le donne sono diverse, La distrazione, Tale e Quale, Storia della filosofia medioevale, Storia della filosofia moderna (Da Niccolò Cusano a Galileo Galilei), Storia della filosofia moderna (Da Cartesio a Kant), I pensieri di Bellavista, Il pressapoco, Il caffè sospeso, Socrate e compagnia bella, Ulisse era un fico e Tutti santi me compreso.



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Fosse 'a Madonna! 2012-08-10 15:52:18 Marisa
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Opinione inserita da Marisa    10 Agosto, 2012

Un libro interessante

"Fosse ‘a Madonna" (Mondadori, 2012) è l’ultima fatica letteraria dell’ingegnere-filosofo-scrittore-regista,, insomma di quella figura poliedrica che di nome fa Luciano e di cognome De Crescenzo. Ciò che mi ha sempre affascinata dello scrittore napoletano è il suo amore per i miti greci e per i personaggi omerici cui ha dedicato tanti libri. "Fosse ‘a Madonna", anticipato da "Tutti i santi me compreso", uscito lo scorso anno, segna una svolta nell’attività letteraria di De Crescenzo che, come già avvenne per altri titoli a carattere autobiografico in cui esprime al massimo il suo legame con la città natale, Napoli, mette da parte le antiche leggende pagane per immergersi nel mondo reale, benché animato da santi e personaggi cristiani.

Si potrebbe pensare che i due ultimi titoli segnino il passaggio dal paganesimo al cristianesimo, come atto di fede dell’autore, quasi una conversione da terza età. E invece no. De Crescenzo non si definisce credente ma “sperante”. Ecco come descrive la propria posizione nei confronti della fede:

«[…] in generale io penso che sono presuntuosi quelli che dicono di avere fede o di non averne. Come si può affermare, senza alcun dubbio, di credere nell’esistenza di Dio, oppure di essere assolutamente certi che non esista? Io preferisco praticare il Dubbio Positivo. Positivo perché ho sostituito il verbo credere col verbo sperare. Io spero che Dio ci sia e ho paura che non ci sia. Dubitando, chiedendomi così spesso se Lui c’è veramente oppure se non c’è nulla, alla fine è come se stessi continuamente in sua compagnia. Più di chi crede fermamente nella sua esistenza e non ci pensa più. (pag. 90)»

Ma perché oggetto della sua riflessione è proprio la Madonna, la madre di Gesù? Be’, l’occasione gliela offrono proprio la sua terra, la sua città e i suoi concittadini, con i loro modi di dire che spesso hanno come oggetto proprio i santi (San Gennaro, in primis) e tutti i personaggi della Sacra Famiglia (un’esclamazione tipicamente napoletana, quando si vuole esprimere in un certo senso apprensione o incredulità, è “Gesù, Giuseppe, Sant’Anna e Maria”). Già, perché a Napoli dire “Fosse ‘a Madonna!” (con la dizione all’italiana, come sottolinea lo stesso De Crescenzo, anziché quella più comune in Campania, interessata dal rotacismo, Maronna) è come dire “Lo volesse il cielo!”. Ecco come ce lo spiega l’autore:

«Quando un napoletano spera in qualcosa d’importante, ma di molto importante, dice sempre “Fosse ‘a Madonna!”, ovvero: “Lo volesse il cielo!”. Se poi le cose gli andranno davvero bene, il pensiero successivo non potrà che essere un “Lassa fa ‘a Madonna!”, ovvero un ringraziamento inviato direttamente alla madre di Gesù. (pag. 121)»

Come si può descrivere questo libro? Non è un romanzo, non è nemmeno un saggio, è più che altro il risultato di una ricerca fatta dall’autore sulla madre di Gesù, partendo dalla tradizione evangelica, passando attraverso l’iconografia e approdando nel bel golfo di Napoli dove il nome di Maria si sente spesso intercalato nella parlata popolare. Ecco che De Crescenzo ci racconta quanto si apprende sulla vita di Maria dai vangeli apocrifi, essendo quelli canonici così scarni di notizie riguardo la Madonna, specie per quanto riguarda il mistero della sua verginità. Poi ci accompagna alla scoperta, o riscoperta, naturalmente, delle immagini sacre con annessi miracoli più o meno noti, come ad esempio le Madonne che piangono o che appaiono. E grazie a De Crescenzo scopriamo, almeno io ne ero all’oscuro, che esiste anche una Madonna della ‘ndrangheta, oppure che l‘incantevole cittadina di Positano deve il suo nome proprio ad un’immagine “parlante” della Vergine che, trasportata su una nave, invitò i marinai ad approdare e a farla sbarcare su quelle incantevoli coste, con un’insistente invocazione: “Posa, posa”.

In conclusione, un libro che può sembrare insolito, specie se lo si considera scritto da un non credente (ma sperante!), caratterizzato, però, dallo stile ironico di sempre. Un misto tra ricerca storica e tradizioni popolari, arricchito dalla propria esperienza personale e dai ricordi d’infanzia che lo rendono certamente unico.

Confesso che non è tra i migliori testi di De Crescenzo, almeno tra quelli letti. Una lettura gradevole comunque, in grado di soddisfare anche qualche curiosità … ai credenti o ai non credenti, ma anche a quelli che, come De Crescenzo, possono definirsi speranti.

dal blog http://marisamoles.wordpress.com

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gli altri libri di De Crescenzo e a chi ama Napoli
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