A un amico che non crede
Saggistica
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SEMPLICEMENTE MERAVIGLIOSO
Ho acquistato il libro veramente incuriosita dal titolo, con il desiderio di leggere un libro che mi desse delle indicazioni precise di comportamento dialettico nei riguardi dei fratelli non credenti.
L’autorevolezza del testo nasce dall’autore stesso, Arcivescovo Paglia, laureato in teologia, filosofia, pedagogia, Presidente della Federazione Biblica Nazionale e del Pontificio Consiglio per la Famiglia.
Il libro è recentissimo e si suddivide in diversi argomenti a loro volta trattati attraverso brevi capitoletti, così che per il lettore sia più semplice e scorrevole identificare i fondamentali punti focali del pensiero dell’autore.
Le riflessioni riportate, toccano veramente tutti i punti centrali del Cristianesimo.
Primo fra tutti la Fede ( siamo nell’Anno della Fede), L’Arcivescovo afferma che tutti gli uomini, credenti e non, hanno nell’animo un desiderio di Dio e di Assoluto. Ogni credente è custode di questo mistero, di questo dono. Paglia afferma senza dubbi che Fede e Ragione, inoltre, trovano la loro definizione, arricchimento e completezza l’una nell’altra. Bellissime sono le citazioni riportate di tutti i grandi pensatori della storia che hanno cercato di contrastare il credo cristiano e chi invece l’ha abbracciato. Diverse pagine trattano il dialogo tra le varie Religioni, ritenuto di vitale importanza per riuscire a portare la pace:
“..di fronte a un mondo lacerato da conflitti, dove talora si giustifica la violenza in nome di Dio, è importante ribadire che mai le religioni possono diventare veicoli di odio; mai invocando il nome di Dio, si può arrivare a giustificare il male e la violenza.”
Altrettanto interessanti ed illuminanti, vengono commentati e riportati parti di discorso e documenti conciliari di Papa Giovanni Paolo II e Benedetto XVI; si tocca il mistero della morte, dell’aldilà, i dubbi che possono attanagliare il credente, aprendo spiragli di interpretazione e di speranza che danno davvero un ampio respiro, e vengono sradicati molti luoghi comuni senza arte né parte.
Non a caso il grande capitolo finale del libro riguarda la “Verità dell’amore”.
La cultura e padronanza dialettica di Paglia, lasciano il lettore con il cuore e la mente riempiti di davvero tantissimi concetti, consigli, verità che non possono lasciare indifferenti.
La prima parte ha un linguaggio che si avvicina molto alla filosofia e teologia, quindi non ha un’immediata e facile comprensione, impone riflessioni ed eventualmente rilettura di passaggi particolari, la seconda parte del libro risulta più semplice, meno ricca di citazioni e più discorsiva.
Ne consiglio davvero la lettura. Chi ama leggere di tutto, non può evitare di assaporare anche libri scritti da un religioso che parlano di Dio, potrebbero nascere bellissime riflessioni , e chissà che l’anima di chiunque non ne riceva forza ed energia per continuare il cammino.
Vi lascio con una meravigliosa poesia contenuta nel libro scritta da una mistica islamica:
O mio Dio, se ti adoro
Per timore dell’inferno,
bruciami nell’inferno;
e se ti adoro
per la speranza del Paradiso,
escludimi dal Paradiso,
ma se ti adoro
unicamente per te stesso,
non mi privare
della tua bellezza eterna.
Buona lettura amici!