A piedi nudi sulla terra
Saggistica
Editore
Folco Terzani, quarantadue anni, scrittore e documentarista, è nato a New York e cresciuto tra Singapore, Hong Kong, Pechino, Tokyo, Bangkok e Nuova Delhi, seguendo gli spostamenti del padre attraverso tutto il continente asiatico. A Pechino ha frequentato le scuole pubbliche, si è laureato in Lettere Moderne a Cambridge e ha frequentato la New York University Film School. Ha lavorato per quasi un anno alla Casa dei Morenti di Madre Teresa di Calcutta, esperienza dalla quale ha tratto il documentario Il primo amore di Madre Teresa. Nel libro La fine è il mio inizio (Longanesi 2006), ha raccolto le sue ultime conversazioni con il padre Tiziano, a partire dalle quali ha poi scritto la sceneggiatura dell'omonimo film.
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 1
diverso e appassionante
Avete mai pensato come potrebbe essere una settimana in India senza soldi vivendo di sola elemosina alla ricerca di un Baba, cioè di un vero santone da intervistare? Folco Terzani l’ha fatto e finalmente nei più reconditi angoli di una remota località dell’india ha scovato un vero Baba Indiano osannato e venerato dalla popolazione: Baba Cesare, Torinese purosangue!
A questo punto Il Guru racconta la propria vita, una vita unica, alternativa, che forse nessuno vorrebbe vivere, ma comunque affascinante. Il mondo della droga, una spirale che lo avvolge e lo inghiotte piano piano nella Torino degli anni ‘60; la disoccupazione, i viaggi dall’Italia in India in Autobus con documenti perennemente falsi; le carceri indiane, la fame, ancora la droga.
Poi Cesare inizia ad imparare a vivere di ciò che trova, a non desiderare il superfluo e vedere che con ciò che gli altri gettano via in una civiltà consumistica si può trovare sostentamento; trova anche un equilibrio con gli stupefacenti pur non abbandonandoli: là l’”erba” cresce spontanea ed il “fumo”fa parte della sua vita, della sua nuova fede, della sua “professione”. Trova molti seguaci, numerose compagne dalle quali ha numerosi figli..
Il racconto scorre veloce, sembra quasi di sentire la voce dei due interlocutori. Terzani ha evidentemente registrato l’intervista e l’ha riscritta usando le stesse parole della lingua parlata, senza cambiare una virgola.
Baba Cesare ritornerà anche in Italia più volte vivendo come un Guru nelle piazze delle città, nei boschi ed ospite di monasteri, farà proseliti ed avrà l’avversione di alcuni, ma ciò che conta è che dopo una vita travagliata si assiste al raggiungimento di un buon equilibrio interiore di quest’uomo ormai settantenne: la terra diviene una madre e lui un tutt’uno con lei; e per sentire il contatto col mondo lo percorre in lungo e in largo a piedi nudi; ne apprezza ogni asperità, il fango, la fredda pioggia, i morbidi prati e il tepore dei raggi sul suolo, ma solo ora il mondo non gli fa più paura: lui e il mondo sono una cosa sola, solo ora che può camminare a piedi nudi sulla terra.