Storia di un giudice
Saggistica
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Francesco Cascini è nato a Lucca l'11 aprile del 1970 ed è entrato in magistratura l'11 aprile del 1995. Ha svolto le funzioni di pubblico ministero a Locri dal 1996 al 2001, a Napoli dalla fine del 2001 al 2007, anche presso la direzione distrettuale antimafia. Dal mese di febbraio del 2007 svolge il ruolo di direttore dell'ufficio ispettivo presso il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria.
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Un segno di speranza
Con tanta teoria studiata nei banchi di scuola, un giovane magistrato viene mandato ad amministrare la giustizia in un territorio difficile. Una zona dove nessuno vuole andare e da cui appena possibile si cerca di fuggire, vivendo quel periodo come momento di passaggio prima di giungere in una sede più tranquilla, a una carriera più tranquilla.
Ma si può amministrare la giustizia in un territorio gestito dalla 'ndrangheta? Qual è la differenza tra la teoria studiata nei banchi dell’università e la vita reale? Sono queste alcune delle domande cui troverà risposta Francesco Cascini giovane magistrato assegnato alla Procura di Locri. Prenderà presto coscienza delle difficoltà nell’amministrare la giustizia, della complessa gestione delle pratiche arretrate, della costante presenza della criminalità e della sua capacità di rimanere impunita.
Consiglio questo libro ben scritto a chi vuole conoscere una parte dell’Italia e della sua storia che troppo spesso viene dimenticata, e che, nonostante le difficoltà quotidiane, offre un segno di speranza perché con l’aiuto di tutti le cose possono cambiare.
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I gattopardi
un giovane magistrato in Calabria
bel libro... il racconto di un ragazzo, fresco vincitore del concorso per uditore giudiziario, che viene catapultato in una realtà dura e violenta, quale quella calabrese, ma che, dopo tutto, mantiene la schiena dritta, la speranza nel cambiamento e una forte umanità.. sentimenti che in quelle realtà difficilmente trovano albergo
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Una giustizia giusta può esistere solo in un paese
Molto bello! Crudo, spietato, disarmante ma anche capace di trasmettere speranza e il valore umano e sociale della legalita'. Comlimenti anche per lo stile asciutto e senza retorica o autocelebrazioni.