Saggistica Politica e attualità Serial Killer Italiani
 

Serial Killer Italiani Serial Killer Italiani

Serial Killer Italiani

Saggistica

Editore

Casa editrice

Serial Killer Italiani - Cento anni di casi agghiaccianti da Vincenzo Verzeni a Donato Bilancia - è un saggio di Gordiano Lupi pubblicato dalla casa editrice Editoriale Olimpia. La sfera d’azione dei serial killer si presenta estremamente complessa e non riducibile al solo assassinio efferato e alla vittima indifesa. Rientra in gioco, accanto alla terminologia scientifica corrente, il concetto più emotivo e popolare di «mostro». Una psicosi che influenza la cultura del quotidiano, la letteratura, le arti visive come il cinema e la fiction televisiva. Costrette a rincorrere, col fiato corto, una realtà che supera, da sempre, la più sbrigliata delle fantasie.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
5.0  (1)
Contenuti 
 
5.0  (1)
Approfondimento 
 
4.0  (1)
Piacevolezza 
 
5.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Scorrevolezza della lettura
Contenuti*  
Interesse suscitato
Approfondimento*  
Grado di approfondimento dei temi trattati
Piacevolezza*  
Grado di soddisfazione al termine della lettura
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Serial Killer Italiani 2007-08-26 23:12:05 Renzo Montagnoli
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
5.0
Contenuti 
 
5.0
Approfondimento 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Renzo Montagnoli Opinione inserita da Renzo Montagnoli    27 Agosto, 2007
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Brividi reali

Gli assassini seriali sono sempre esistiti e non sono quindi un fenomeno recente. Questo bel saggio di Gordiano Lupi conferma che gli omicidi in serie per opera di uno stesso individuo non erano sconosciuti nemmeno nel XIX secolo, come testimoniato dalla vicenda di Antonio Boggia, il mostro di Milano. E quel che è peggio è che, se si sono più accentuati negli ultimi decenni, frutto anche di indagini più accurate che hanno portato a evidenziare la presenza di un'unica mano dietro delitti apparentemente senza punti di contatto, il futuro non potrà che confermarci che non si tratta di un fenomeno di moda, ma di un pericolo sempre presente. Non a caso l'ultimo capitoletto porta un titolo chiaro e lampante: i killer che verranno.

Ciò premesso, il saggio in questione presenta più di un punto d'interesse che tende a differenziarlo da altre opere analoghe più frequenti in periodi recenti.

L'autore non ha volutamente cercato di suscitare emozioni forti, intense, quasi angoscianti nel lettore; il tono distaccato della narrazione è infatti sempre imperniato su tre cardini fondamentali: quando, come e perché.

Quando accadde, anzi accaddero gli eventi delittuosi; come avvennero e infine il perché ebbero a succedere.

Questo percorso logico farebbe presupporre una certa noiosità nell'esposizione che invece non si riscontra perchè giustamente l'autore ha inteso delineare razionalmente un quadro della situazione senza eccessivi approfondimenti, tipici di un criminologo, ma con risposte basate sul comune senso della logica, lavoro non certo facile, considerato che la quasi totalità degli omicidi seriali presentano accentuati disturbi psichici.

Da questo lavoro di indagine nasce così una sorta di resoconto giornalistico, compassato, che potremmo definire all'inglese, in cui si lascia ampio margine alla fantasia del lettore per immaginare scene che altrimenti potrebbero, pur nella loro drammaticità, gravare eccessivamente sulla struttura, di fatto impedendo lo scopo dell'opera.

Il saggio, infatti, ha come obiettivo quello di rendere edotti di un fenomeno ricorrente, al di là di miti e leggende, affinché si abbia sempre ben presente che certi fatti esistono e che traggono origine, prevalentemente, da traumi giovanili che, associati a un'indubbia predisposizione, posso diventare scatenanti di comportamenti illogici e violenti. Insomma, non si può parlare di comuni delinquenti, visto che, salvo rari casi, lo scopo di questi omicidi seriali non è l'arricchimento attraverso l'azione delittuosa.

Il tutto, e non è poco, perché il volume conta 291 pagine, è riportato con lo stile mai greve di Gordiano Lupi che sempre si è potuto apprezzare.

Si arriva così velocemente all'ultima pagina attraverso una piacevole lettura che offre altresì il pregio di un'acquisizione di conoscenza in un campo che costituisce florido supporto per gli autori di romanzi noir, in cui spesso la fantasia è assai inferiore alla realtà descritta così bene in quest’opera.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
00
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Non rivedrò più il mondo
Fuori dai confini
Il grifone
Complici e colpevoli
Cacciatore di mafiosi
L'ultima notte di Raul Gardini
Donbass. La guerra fantasma nel cuore d'Europa
Una terra promessa
Jenin. Un campo palestinese
La società signorile di massa
Dio odia le donne
Stai zitta
I cantieri della storia
Oriente e Occidente
Lo scontro degli Stati civiltà
Manuale del boia