Morte di un dissidente
Saggistica
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A. Goldfarb Morte di un dissidente Longanesi 2007
Inestricabile risulta l'intreccio tra la biografia di Litvinenko e l'involuzione autoritaria della Russia.La sua carriera, all'interno della intelligence russa, inizia come semplice tenente del Kgb e proseguira' rapidamente all'interno della divisione anticrimine denominata CAT in qualita' di oper con lo scopo di individuare le informative utili per far implondere dall'interno le principali organizzazioni criminali russe che, all'indomani della caduta dell'Urss, si contenderanno il mercato delle informazioni e della protezione con la polizia e con le stesse organizzazioni di intelligence.Il cambio al vertice del potere con Eltsin, lo condurra' all'interno della FSK -divisione del FSB-le cui funzioni saranno analoghe a quelle del CAT.Ma sara' soltanto nel 1996 che la vita di Litvinenko avra' una svolta drammatica:entrato nell'URPO divisione operativa dotata di 40 oper e e di unita' di intervento speciale e sorta per contrastare con ogni mezzo il dilagare della criminalita' organizzata all'interno dei gangli vitali dello stato,scoprira' sua malgrado che i mezzi usati dalla intelligence contemplavano l'uso ampio e discrezionale della tortura e dei sequestri non solo nei confronti della criminalita' organizzata ma soprattutto contro il dissenso politico.Scoprira' sua malgadro che l'FSB unitamente agli altri settori della intelligence-il GRU e l'SVR in particolare-erano piu' occupati a spiarsi tra loro,a contrastarsi reciprocamente , a collaborare con le organizzazioni criminali e soprattutto a porsi al servizio delle trame oscure delle oligarchie politiche che a contrastare efficacemente il terrorismo.Di fronte al tentativo coraggioso dell'imprenditore Boris Berezovskij di rinnovare profondamente la politica russa-traghettandola verso l'Occidente-in collaborazione con Soros per porre in essere una economia autenticamente liberale ,per creare con la rete televisiva ORT una informazione pluralista,l'intelligence russa non ebbe esitazione alcuna ad ordinare a Litvinenko di eliminarlo.Il suo rifiuto gli costera' prima il carcere e poi l'odissea dell'esilio-tappa obbligata per evitare una sicura condanna a morte- che lo condurra' a Londra dove,proprio con Berezovskij, collaborera' alla realizzazione di Ong volte a creare una rete civile dal basso- che avra' il suo culmine con il partito Russia liberale sorto per contrastare il nuovo autocrate Putin nei confronti del quale il giudizio di Litvinenko sara' di radicale condanna-e dove avra' modo di conoscere due celebri dissidenti russi quali Bukovskij e Gordieskij.Proprio con Putin infatti la violazione dei diritti umani diverra' la norma,proprio con Putin la filosofia della ragion di stato prendera' il sopravvento su qualsiasi tentativo di democratizzare la Russia.L'omicidio della giornalista Politkovskaj-che stava per aprire quel vaso di Pandora che fu il coinvolgimento dell'FSB sia nella guerra in Cecenia che nell'assalto al teatro di Mosca nel 2002-costituira' una sorta di drammatico antefatto dell'omicidio di Litvinenko avvenuto con il polonio 210.
GAGLIANO GIUSEPPE