Mani pulite
Saggistica
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Dopo vent'anni è sempre tutto sporco
"L'Italia sta risorgendo", sono le parole che pronunciò l'allora Presedente della Repubblica, era il 1994 , Oscar Luigi Scalfaro a due anni dal primo arresto eclatante quello del faccendiere Mario Chiesa,Presidente del Pio Albergo Trivulzio,il primo tangentomane che diede il via a quella stagione che i giornalisti chiamarono "Mani Pulite"(70 Procure a lavoro,12mila persone coinvolte a vario titolo,5mila arresti). Ebbene quelle parole , oggi , ci fanno sorridere, ci chiediamo : ma quale risorgimento? All'epoca le elezioni ,quelle del 1992, furono vinte dagli astenuti 17,5% , oggi nel 2013, chi è che continua a vincerle le elezioni, se non il partito degli astenuti ?,Chi se non coloro che dalla Politica sono stati traditi?, basti pensare che allora il boom elettorale lo segnò la Lega Nord, oggi il "Trota" e l'on.Umberto Bossi non sono a loro volta alle prese con processi?
Peter Gomez
Marco Travaglio
Dopo "Mani Pulite" c'è stata quella che nel testo di Gomez , Berbacetto e Travaglio è stata battezzata la "Restaurazione" messa in atto da Silvio Berlusconi: doveva realizzare un milione di posti di lavoro,la gente sperava in un repulisti totale, tutti aspettavano una seria ed efficace legge anticorruzione. Dopo l'Ulivo,il Governo Prodi, una Bicamerale e l'ennesimo inciucio centro-destra e centro sinistra, un secondo Governo Berlusconi, una miriade di leggine ad personas, una macchina del fango gettato a vagoni sui magistrati che cercavano di fare il loro dovere, un governo Monti e oggi quello di Letta: stiamo ancora aspettanto questa legge anticorruzione, che punisca i furbi senza fare giustizialismo giacobino. "Mani Pulite"edito da Chiarelettere racconta vent'anni della nostra storia, non spaventatevi per la mole,le 882 pagine che lo compongono sono scritte con un linguaggio sobrio ed efficace, gli autori analizzano metodicamente gli accadimenti come è costume del giornalismo fatto secondo coscienza, non tralasciando cura nella bibliografia come nell'appendice con una postfazione di Francesco Saverio Borrelli al quale rubo questa citazione da una vignetta di Altan:
"Che cosa augura all'Italia? Sogno una Democrazia senza fini di lucro."