Saggistica Politica e attualità L'assuefazione alla violenza
 

L'assuefazione alla violenza L'assuefazione alla violenza

L'assuefazione alla violenza

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Nella società della comunicazione, paradossalmente, il dialogo tra le persone scompare, sommerso da insulti e gestacci. I social network diffondono odio. I politici si offendono reciprocamente. Negli stadi i tifosi si menano, e si muore. Nei videogiochi ci si diverte a squartare i nemici, nei film e nei telefilm i ragazzi assistono a migliaia di omicidi. Per strada, una mancata precedenza può costare la vita. Un milione e mezzo di persone vive atti persecutori sul luogo di lavoro. In Italia 6 milioni di donne hanno subito una qualche forma di violenza, fisica o sessuale; gli uomini aggrediti da donne sono 5 milioni. In Europa 29 milioni di anziani hanno patito violenze psicologiche, 2 mila vengono uccisi ogni anno tra le mura domestiche. Nel libro ho raccolto i fatti di cronaca più significativi e ho intervistato insegnanti, psicologi ed esperti per provare a comprendere le dimensioni e le cause di questo fenomeno, e cercare possibili soluzioni. Dopo mesi di ricerche, la mia sensazione è quella di una progressiva assuefazione alla violenza, una sorta di anestesia generale che porta a ritenere inevitabili i comportamenti aggressivi. È davvero così? Dobbiamo arrenderci alla prepotenza e alla sopraffazione? Io credo di no. Marco Scarzello



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L'assuefazione alla violenza 2018-09-10 08:24:49 ornella donna
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ornella donna Opinione inserita da ornella donna    10 Settembre, 2018
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La "normalità" della violenza

Marco Scarzello, giornalista torinese, segue notizie locali, eventi e turismo. Collabora con enti, associazioni come addetto stampa. Con Giancarlo Zedde Editore ha pubblicato i nuovi proverbi, analisi dei cambiamenti sociali della nostra epoca, e Generazione80. Ora scrive: L’assuefazione alla violenza: una analisi capace e precisa su fenomeni che angustiano la nostra società, considerate però normali. Violenza e disagio della società contemporanea visti con perizia di metodo e con profonda ricerca, completa e precisa.
I fenomeni studiati ed analizzati spaziano dal femminicidio al bullismo, al cyber bullismo, alle baby gang, al mobbing, alle liti stradali finite tragicamente, abusi su bambini ed anziani. Il ritratto impietoso di un mondo, dominato dall’aggressività, dall’egoismo più sfrenato e dall’indifferenza più totale. L’autore afferma che:
“L’aggressività è diventata una costante nelle relazioni umane e la modalità sempre più frequente con la quale si affrontano i conflitti: una regressione all’epoca di clave e caverne. Cinema e tv traboccano di pestaggi ed omicidi, e nei videogiochi uccidere è divertente.”.



Il testo esamina con metodo casi di cronaca eclatanti e propone statistiche, interviste ad educatori, psicologi e giuristi. Un’ottima, amara, analisi di un fenomeno sociale che va studiato con cognizione di causa. Un libro che induce alla riflessione.

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