Italians
Saggistica
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 2
Promosso
Premessa : considero Severgnini un giornalista intelligente, arguto , pungente ed ironico che non vuole insegnare a stare al mondo a nessuno ma ci mostra , con grande leggerezza, vizi e virtù degli italiani e degli stranieri. Non ci sono in Severgnini nè l'arroganza di uno Sgarbi per cui tutti quelli che non la pensano come lui sono dei dementi, ne il catastrofismo fanta complottistico di un Travaglio, per cui chi non la pensa come lui è un clone di Berlusconi...
In realtà ho trovato nel libro di Severgnini tanta ironia e parecchia tolleranza (pure troppa a mio avviso), nessuna vena polemica se non nell'incontrovertibile evidenza dei fatti e una stima di fondo per gli italiani all'estero . Semmai qualche "sassolino" dalla scarpa se lo è tolto (e giustamente!) riguardo gli italiani che restano qua e che governano, di qualunque parte politica siano, sicuramente meno "meritevoli" di chi va all'estero per studiare per lavorare o per aprire o far fiorire un'impresa.
A me è piaciuto , ci ha parlato della gente comune, dei piccoli imprenditori che la pagnotta se la sudano dall'alba al tramonto, degli eroici missionari che portano un pò di amore e speranza dove ci sono solo miseria e violenza ...
Certo...non ha "leccato" nessun "sedere" potente e non ha lodato pseudso manager o pseudo imprenditori che fanno i ricchi con i soldi degli altri o finti grandi industriali con appoggi "a destra e a manca" e questo nella società di oggi è un peccato quasi mortale.
Indicazioni utili
La saga della banalità e dei luoghi comuni
Il Sig. Severgnini non contribuisce certamente a nobilitare l'immagine dei nostri connazionali all'estero. Anzi, con la sua retorica fatta di parole semplici, cerca di esaltare quegli stereotipi con cui spesso gratuitamente veniamo decorati. Il nostro modello "esportazione" ha subito notevoli mutamenti, anzi, evoluzioni.
I figli degli emigranti sono molto spesso affermati professionisti, così come i nuovi emigranti, che rappresentano quanto di meglio il nostro paese riesca a deludere in casa.
Molti anni orsono lessi il "italiani con la valigia" , ed altri due libri che allora sembravano autoironici. In realtà si trattava di becero snobbismo, grazie al sentirsi super partes del Sig, Severgnini.
Più che un giudizio darei un suggerimento nel cercare di fare un ritratto degli italiani umili e di successo che danno quotidianamente onore ed orgoglio alla nostra "Italianità".