Gli uomini sono bastardi
Saggistica
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Atti di inumana violenza
Da poco è edito il libro di Carmelo Abbate, Gli uomini sono bastardi. Un saggio profondo e perspicace su un fenomeno diffuso in Italia di questi tempi: il femminicidio.
Carmelo Abbate è giornalista, saggista, scrittore. E’ autore de Il regno dei casti, e del pamphlet Armatevi e morite.
Il titolo, Gli uomini sono bastardi, non vuole certo affermare che tutti gli uomini, indistintamente, sono bastardi; ma certo lo diventano quando:
“Di fronte a tutto ciò che sta succedendo, in Italia, nel mondo, alle denunce sugli abusi subiti da molte donne che lavorano, nel mondo dello spettacolo, del giornalismo, della televisione, della politica, delle grandi e piccole imprese, preferiscono mettere la testa sotto la sabbia, fare gli struzi. Oppure le tre scimmiette, quelle che mai vedono, poco sentono e ancor meno parlano.”.
L’autore, con perizia e metodo, racconta dieci storie tragiche, storie che spesso hanno occupato le prime pagine dei giornali, tutte accomunate da una caratteristica importante: la mancanza di pietà e di solidarietà umana. Gli uomini, spesso infantili e mai maturati, con una ferrea coscienza adulta, decidono, ad un determinato momento, che la donna amata è “proprietà personale irrevocabile”. Sei mia e lo sarai per sempre. A qualunque costo e sacrificio. Così si innesca una spirale di violenza che non ha rimedio, che distrugge tutto e tutti, e che lascia non solo una scia di sangue, ma un dolore che molte persone non supereranno mai.
Inoltre
“Tutte le vicende raccontate sono vere. La ricostruzione dei fatti è rigorosa e conforme agli atti investigativi e giudiziari, alcuni momenti dei quali, nello specifico quelli riguardanti le intercettazioni telefoniche e ambientali, vengono riportati fedelmente sotto forma di dialoghi.”
Un libro nero, nerissimo, che fa riflettere. Con una indicazione finale importante:
“E’ ferma convinzione che sia arrivato il tempo in cui essere uomini più attrezzati culturalmente, più saggi, più maturi, di buon senso, non possa voler dire altro che questo: riconoscerlo. E prendere per contrasto una posizione netta, adamantina, inequivocabile.”.
Affinchè, anche tramite libri come questi, le donne, e in generale tutti gli esseri umani, possano finalmente amare ed essere ricambiate con pari intensità e libertà. Una rivincita dei sentimenti e dell’amore sulla violenza e sull’odio, che vede un lungo cammino, irto e non privo di difficoltà, che è in primo luogo una decisa presa di coscienza.