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Il mio partito non ha paura degli altri, è curioso. Il mio partito abbatte i muri, non alza i ponti. Il mio partito accoglie, non respinge gli elettori. Il mio partito si fa giudicare dai cittadini con il voto, non li giudica con moralismo supponente. Il mio partito usa la digitale, non il rullino. Il mio partito non è schizofrenico per cui un giorno vuole arrestare Berlusconi e il giorno dopo lo farebbe presidente della Convenzione costituente. Il mio partito rispetta la magistratura non solo quando manda gli avvisi di garanzia agli avversari. Il mio partito non cambia le regole di una gara perché ha paura di un candidato. Il mio...



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Oltre la rottamazione 2013-11-15 19:11:48 mariaangela
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mariaangela Opinione inserita da mariaangela    15 Novembre, 2013
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LA VERA SCONFITTA NON E’ FALLIRE, MA NON PROVARCI.

Matteo Renzi, uomo politico, qui in veste di scrittore, non scrive in politichese; lo stile semplice e scorrevole facilita la lettura del libro in pochissime ore in modo piacevole perché, pur parlando di attualità e di politica, affronta i temi con uno stile tutt'altro che ampolloso.

Ammette che si son dovuti parecchio impegnare perché la sfida questa volta era doppia ma diamine! ce l'hanno fatta!!! che non si dica che il Pd non sia riuscito a perdere le elezioni e a riportare in campo un Berlusconi ormai politicamente atterrato e anche quasi dimenticato. La sinistra si che sa mantenere le promesse!!! Certo certo il Pd le politiche le ha vinte....ma chi se ne è accorto???

Renzi nel dicembre 2012, al secondo turno delle primarie, perde contro Bersani; tiene fede alla parola data, cioè che non avrebbe accettato premi di consolazione o prestigiose poltrone in caso di sconfitta perché il suo scopo era, in caso di vittoria, provare a cambiare il paese, dunque è ritornato al suo mestiere di Sindaco da un lato e al suo impegno politico dall'altro, in vista degli impegni futuri.

I temi trattati nel libro sono tanti e tutti di stretta attualità:
c'è il tema giustizia che vorrebbe fosse intesa come casa di tutti, comune sentire e l'argomentata critica alla carcerazione preventiva, troppo spesso abusato strumento..
Le riforme che vorrebbe vedere finalmente attuate, quali ad esempio l’eliminazione del Senato trasformandolo in Camera delle Autonomie dove ci sono Sindaci e Presidenti delle Regioni senza indennità aggiuntiva. E’ finalmente il superamento del bicameralismo perfetto. Abolizione delle Province con trasformazioni in organi di secondo livello senza indennità e senza elezione, attuazione della delega sul federalismo fiscale , semplificazione burocratica e fiscale. Legge elettorale dove si sa chi vince e chi perde.

Ma c'è anche il fisco, le tasse, la necessità di snellire la burocrazia, l'importanza della cultura e dell'istruzione, e di tanto patrimonio dimenticato e che potrebbe essere per l'Italia la nostra ricchezza e il punto di ripartenza e di orgoglio.

Speranza ... deve essere la sinistra a strappare le persone al loro destino, a offrire speranza. Una sinistra aperta, nuda, umana, leader e trascinatrice.

Renzi racconta spesso di uomini che hanno fatto della loro storia un esempio per tutti, come la storia nel 1949 di Fausto Coppi che da solo al comando va a vincere con l'aiuto della sua squadra. Un uomo solo al comando non è un cosa negativa, si fa aiutare finché serve e poi si stacca. I leader fanno così.

Ci sono aneddoti, a me ha colpito particolarmente questo perché lo condivido pienamente: a Firenze azienda dei rifiuti e azienda dei trasporti incrociano le loro strade, nel senso che il patto di stablità costringe il Sindaco a ridurre investimenti mettendo l'azienda dei rifiuti sotto organico di quasi cento unità. Nel frattempo porta l’azienda dei trasporti a pareggio di bilancio e decide di privatizzarla, così il servizio resta pubblico ma la gestione efficiente. Nel piano di riorganizzazione una cinquantina di persone che lavoravano nei magazzini dell’azienda di trasporto diventano di troppo. Il sindaco fa due più due! Lui ha bisogno di cento spazzini che non può assumere, lì ci sono cinquanta magazzinieri che rischiano il licenziamento…propone a parità di condizioni economiche, anzi in alcuni casi leggermente migliorative, di mettere i magazzinieri a spazzare. Sindacati, lavoratori, giudici del lavoro non sono proprio d’accordo, anzi… Ma scusate, non si stanno salvando posti di lavoro??? Penso anche io…

Come ho scritto nella precedente recensione a “Fuori!” sempre di Matteo Renzi non sono fiorentina ma Renzi resta sempre il mio Sindaco, e spero anche qualcosa di più, presto, a livello nazionale. Perché almeno di lui riesco a sapere ciò che pensa, chiaramente.
E lo condivido.

“Anche se non abbiamo cambiato la politica non abbiamo consentito alla politica di cambiare noi.”

Con rottamazione intende cambiare l'Italia, non l'anagrafe. Io almeno ho inteso questo.

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