Saggistica Politica e attualità La Giusta Parte. Testimoni e storie dell'antimafia
 

La Giusta Parte. Testimoni e storie dell'antimafia La Giusta Parte. Testimoni e storie dell'antimafia

La Giusta Parte. Testimoni e storie dell'antimafia

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Mantenere la schiena dritta, costi quel che costi: non un atto di coraggio, ma un atto d’amore verso la propria dignità e verso la comunità di cui si è parte. Una scelta di libertà e responsabilità che accomuna donne e uomini che non si sono piegati, che non hanno rinunciato al proprio ideale di giustizia, ciascuno nel proprio ambito quotidiano. Magistrati, giornalisti, sindaci, commercianti, sacerdoti, insegnanti, testimoni di giustizia, madri, padri, figli, storie di chi combatte ogni giorno contro le armi affilate e sporche delle mafie, storie di chi in quella lotta è anche morto, ma non è stato sconfitto, grazie alla memoria, alla testimonianza. Raccontare per polverizzare l’oblio e l’isolamento. Questo libro racconta, in un continuum armonico di verità, emozioni e rabbia civile, la lotta quotidiana di quelle persone, che hanno scelto, tra le tante alternative possibili, quella più impegnativa: stare dalla giusta parte.



Recensione della Redazione QLibri

 
La Giusta Parte. Testimoni e storie dell'antimafia 2012-04-12 09:24:25 Henry
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Henry Opinione inserita da Henry    12 Aprile, 2012
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Amare la vita

Un libro per non dimenticare quanti hanno combattuto la criminalità e soprattutto per non lascare soli quanti, con coraggio, hanno deciso di affrontarla oggi. Attraverso queste storie di autori siciliani e campani, conosceremo le vicende di personaggi come Don Tonino Palmese e Don Aniello Manganiello, i giovani calciatori dell’Arci Scampia, i giornalisti Pino Maniaci e Mauro Rostagno, il politico Peppino Impastato, il magistrato Raffaele Cantone, Rosario Crocetta sindaco di Gela e molti altri. Ognuno di loro ha deciso, con molti sacrifici, di stare dalla giusta parte. Ma cosa vuol dire stare dalla giusta parte? Vuol dire non piegarsi al potere di pochi, avere una dignità e un’integrità morale, amare la propria terra e la propria comunità. Vuol dire amare la vita e la libertà. Un libro ben scritto che ci farà conoscere una realtà che coinvolge tutti e, troppo spesso, filtrata e manipolata da televisioni e giornali.

Oltre a consigliarvi la lettura di questo libro vi segnalo un’iniziativa importante: i diritti d’autore saranno devoluti a un progetto culturale per i ragazzi dell’istituto penitenziario minorile di nisida.

Vi lascio con una citazione dal libro che riporta un passo di un’intervista fatta a Giuseppe Fava:
"I mafiosi sono in ben altri luoghi e in ben altre assemblee, i mafiosi stanno in Parlamento, i mafiosi a volte sono ministri, i mafiosi sono banchieri, i mafiosi sono quelli che in questo momento sono ai vertici della nazione. Il problema della mafia è un problema di gestione della nazione ed è un problema che rischia di portare alla rovina e al decadimento culturale definitivo dell'Italia [...] I mafiosi non sono quelli che ammazzano, quelli sono solo gli esecutori, anche ai massimi livelli sono solo esecutori. Sono nell'organizzazione, stanno al posto loro e fanno quello che gli altri gli dicono di fare"

Queste parole, così attuali viste le vicende dei giorni nostri, sono state dette a Enzo Biagi nella trasmissione Filmstory il 28 dicembre 1983. Questa è stata la sua ultima intervista perché Giuseppe Fava otto giorni dopo questa dichiarazione è stato ucciso con cinque colpi di pistola.
Vi consiglio di cercare su internet il video di questa intervista e di guardarlo con attenzione perché è molto attuale e molto toccante.

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