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Il male che si deve raccontare

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La presentazione e le recensioni di Il male che si deve raccontare per cancellare la violenza domestica, opera di Simonetta Agnello Hornby con Marina Calloni edita da Feltrinelli. Con un programma semplice ed efficace – che ha coinvolto le donne potenzialmente esposte a violenza e le aziende in cui lavorano –, la Global Foundation for the Elimination of Domestic Violence (Edv) creata da Patricia Scotland ha contribuito a contenere sensibilmente il fenomeno della violenza domestica in Inghilterra. Questo piccolo libro ha lo specifico obiettivo di creare una Edv italiana per applicarne il metodo nel nostro paese. Simonetta Agnello Hornby ha scritto racconti che, attraverso vicende affioranti dalla sua memoria e ancor più attraverso casi affrontati in veste di avvocato, danno una vividissima e articolata rappresentazione del segreto che a volte si nasconde dentro le pareti domestiche. Con la sapienza narrativa che le è propria, evoca l’esibizione del teatro della violenza in Sicilia, i silenzi comprati da un marito abusante, il dolore dei figli abusati, la complicità fra vittima e carnefice. Marina Calloni, docente alla Bicocca, traduce la consapevolezza secondo la quale viviamo in città in cui “si uccidono le donne” in una visione sintetica e in una stringente serie di dati. Il male che si deve raccontare è insieme un atto di denuncia – il male che si deve strappare al silenzio – e uno strumento a disposizione delle associazioni che, anche in Italia, lottano da tempo contro questa violenza, offrendo aiuto, mezzi e protezione alle vittime. I proventi di questo libro contribuiscono alla creazione della sezione italiana di Edv e alle attività che, attraverso la Fondazione, hanno come obiettivo l’eliminazione della violenza domestica.



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Il male che si deve raccontare 2013-07-30 16:22:33 GLICINE
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GLICINE Opinione inserita da GLICINE    30 Luglio, 2013
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COLLABORARE SI DEVE.CAMBIARE SI PUO'

Leggere di casi di violenza domestica, perpetrati anche per anni, leggere di femminicidi di tutti i generi, lo ritengo doveroso, non per nutrire un’insana curiosità, ma per essere coscienti ora più che mai, che è un dovere della società fare attivamente qualcosa per riuscire a porre un limite, un freno, una brusca inversione di tendenza a questa malvagità imperante.
Un primo passo l’ho fatto proprio acquistando il libro, in quanto i proventi che deriveranno dalla vendita, contribuiranno alla creazione di una sezione italiana di EDV (Eliminate Violence domestic) e a tutte quelle attività che verranno poste in essere aventi per obiettivo l’eliminazione della violenza domestica.
Marina Calloni, docente dell’Università Bicocca, afferma il suo intento:
“ intendiamo sviluppare in futuro ricerche, contribuire ad accrescere consapevolezza pubblica, coinvolgere istituzioni e associazioni nelle varie attività, cooperare con tutte le parti interessate per la promozione di una legge organica sulla violenza sessuale e domestica, in accordo con le convenzioni internazionali.”
L’idea nasce dopo aver vagliato i risultati ottenuti in Inghilterra dal metodo ideato da Patricia Scotland, che ha permesso di abbattere la mortalità delle vittime, i costi per il sistema determinati da procedimenti legali, perdita di lavoro ecc. ed aumentare la percentuale di denunce.
Il libro è scritto a quattro mani, Marina Calloni riporta i dati (Spaventevoli…) tutti italiani, inerenti a violenza domestica, facendo riferimento alle Leggi vigenti.
Vi è una parte dove vengono descritte le caratteristiche psicologiche dell’aggressore e delle vittime.
“La violenza non è semplicemente un comportamento inaccettabile, è un reato. La violenza è potere.E il potere è come una droga: difficile da abbandonare.”
“La violenza tra partner oltrepassa quegli steccati che solitamente vengono posti tra genere, età, livello d’istruzione,cultura, classe,origine etnica, religione, condizione socio-economica, orientamento sessuale.”
Vi è una parte scritta da Simonetta Agnello Hornby, avvocato dei servizi sociali inglesi che ci permette di toccare con mano la propria esperienza nel campo della violenza domestica, molto accurata ed interessante.
Cosa posso dire di più, sono veramente contenta di aver acquistato questo libro, scioccante per alcuni aspetti, con riportate testimonianze quasi incredibili, che ci aiutano a capire che il problema ha mille sfaccettature, oltre che avere una diffusione veramente epidemica e preoccupante. Speriamo che vengano attivate leggi con condanne certe ai colpevoli, e vengano posti in essere servizi che supportino la vittima nell’immediato e nel tempo, facendosi carico di tutte le necessità di una donna coraggiosa a denunciare il proprio aggressore, magari con figli, che si ritrova da sola a ricostruirsi una vita degna di questo nome nel mondo.
Un breve commento legato alla valutazione del testo. 3 per lo stile, in quanto ho trovato questo libro scritto molto bene, con un'alternanza di testiminianze, dati statistici e riflessioni che rende la lettura interessante, ed 1 per quanto riguarda la piacevolezza, dettato dal fatto che leggere ciò che viene descritto non è per nulla piacevole, anzi, indignatevi pure, e non solo... cominciamo insieme a fare qualcosa, magari comprando il libro in questione.
Collaborare si deve. Cambiare si può.

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