Cuba libre
Saggistica
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Generacion Y
Nata all'Havana nel 1975 Yoani Sanchez possiede un nome che a qualcuno non suonera' nuovo. Laureata in filologia e con una buona predisposizione informatica, la sua immagine si propago' ben oltre i confini di Cuba con la nascita nel 2007 di un blog in cui denunciava la difficile situazione di Cuba e le false promesse del governo castrista.
GENERACION Y la sua creatura, Y come Yoani o Yordanka o Yusimì e tutti quei nomi così poco caraibici con cui i genitori degli anni '70 e '80 chiamarono i loro bambini, nomi esotici, nomi che aspergevano gocce di liberta' intellettuale in un Paese dove ben poca ne era concessa, di fatto.
CUBA LIBRE, pubblicato nel 2009 e composto da brevi capitoli che legano i post succedutisi negli anni, e' il racconto di un'isola, di uno stile di vita, del peso della censura, di una linea politica partendo dalla nascita del blog e dalle incredibili difficolta' per riuscire, illegalmente, a impostare un canale di divulgazione in una Cuba dove i componenti dei computer potevano essere reperiti solo al mercato nero ed internet era rigorosamente vietato ai non turisti.
Il blog - e quindi il libro - si caratterizza non per una critica politica dottrinale ed astratta, ma per la diffusione della quotidianita' di un cubano qualunque : le code interminabili al mercato regolare, l'insufficienza del cibo mensile previsto dalla tessera di razionamento, gli acquisti costosi ed inevitabili al mercato nero, il dramma della doppia valuta, la censura, la corruzione, l'istruzione gratuita sì ma spesso inadeguta a causa dello stipendio insufficiente riconosciuto dallo Stato agli insegnanti, la sanita' gratuita sì ma di fatto in condizioni drammatiche, con medici sottopagati e spesso in fuga all'estero, ospedali fatiscenti privi oggi di corrente, domani di acqua, dopodomani di anestetici . La rabbia e l'ostinazione di non poter vivere una vita propria.
Pillole di esistenza per una terapia di denuncia, Yoani si fa portavoce di una generazione nata e cresciuta nell'utopia di un sistema che non le appartiene, che vuole scrollarsi di dosso per suo figlio, per poter dire ai bambini di oggi che domani potranno permettersi di sognare, di scrivere un libro, di leggere stampa libera, di navigare su internet, di poter bere un bicchiere di latte, di poter viaggiare .
Di poter constatare senza guardarsi le spalle temendo ripercussioni che Cuba e' libre.
"Ci sono giovani cubani appositamente incaricati di minare il sistema " Fidel Castro.
Ottima penna la Sanchez, brillante e diretta, sconsiglio vivamente il testo ai filocastristi.
A chiunque altro dico che si tratta di una lettura piacevole ed interessante, senza volerne fare strumento politico e' bello leggerlo per conoscere la Cuba dei cubani che purtroppo non conta solo donne conturbanti, verdi sguardi maschili, spiagge bianche lambite da acque turchesi e mojito.
Buona lettura.