Pelle d'uomo
Saggistica
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 2
Top 500 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
In his shoes, ovvero "se fossi un lui"...
"Pelle d'uomo" di Hubert, graphic novel ambientato in Italia durante il Rinascimento, racconta la storia di Bianca, un ragazza appartenente ad una ricca casata e destinata in sposa a Giovanni, anche lui rampollo dell'alta società. La giovane, cui stanno stretti i panni della pudica ragazza di buona famiglia che la società vorrebbe vestisse, sogna un matrimonio fondato sul reciproco amore e, soprattutto, di conoscere lo sposo prima della cerimonia. Dinanzi alle inquietudini di Bianca, la sua zia e madrina decide di confidarle un segreto: le donne della loro famiglia si tramandano da sempre una pelle d'uomo che una volta indossata permette loro di mimetizzarsi nell'universo maschile. E' così che Bianca, nei panni dell'avvenente Lorenzo, conoscerà il vero io del futuro sposo Giovanni, ossia ciò che si nasconde dietro la patina di mascolinità e durezza con cui anche lui è costretto a dissimulare la sua vera natura. La storia prende sin da subito una piega inaspettata, poiché Bianca, con le sembianze di Lorenzo, impara a conoscere Giovanni e se ne innamora; quest'ultimo, che in realtà è omosessuale, a sua volta si innamorerà del giovane Lorenzo senza sapere che sotto i suoi panni si cela la sua futura sposa. Che dire, nell'ultima opera del compianto Hubert, prematuramente scomparso l'anno scorso, si intrecciano le tematiche più disparate: la vita di coppia, la tolleranza, la discriminazione, l’ipocrisia di certi dogmi religiosi, la scoperta del proprio corpo e della propria sessualità, la ricerca della propria identità di genere, tutte affrontate con accuratezza e semplicità.
Indicazioni utili
Nei panni di un lui
Fumetto un po’ balordo, ambientato in una Firenze medievale, dove una fanciulla si trova costretta a spostare un uomo scelto dalla famiglia, senza conoscerlo. La sua madrina le offre l’escamotage di mimetizzarsi fra gli uomini, indossando una pelle d’uomo, per riuscire a farsi un’idea su di lui…diciamo così…in totale libertà. E questo fumetto prende forma, fra personaggi equivoci, notti libertine, scambi di persona, anatemi religiosi, feste carnevalesche che non hanno nulla da invidiare a Tinto Brass, offrendoci spaccati di una società medievale alternativa, che sicuramente non è stata così solo nella mente del disegnatore. A parte la stramberia della trama, devo dire che anche i tratti grafici ed i colori scelti, molto piatti, non mi sono molto piaciuti.