Mafalda. Tutte le strisce
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Mafalda
Eccomi qui con una recensione un po’ fuori dall’ordinario, ma forse sarebbe meglio chiamarla consiglio di lettura, conoscete Mafalda , la bambina impertinente ribelle sempre pronta a fare domande scomode? Proprio di lei vi voglio parlare.
Nata dalla matita del fumettista Quino, argentino, vissuto nel suo paese fino al 1955 quando “ La Revolucion Libertadora” batte Peron ed inizia il suo esilio, si trasferirà in Brasile e negli anni ’70 anche in Italia. Ma solo nel 1964 a Buenos Aires per il settimanale “ Primera plana” viene stampata la prima striscia di Mafalda.
Mafalda la bambina adulta, inizia la sua avventura mediante le dita del suo autore, ha una famiglia ed un fratellino,odia la minestra ed ha alcuni amici cari con cui litiga spesso perché lei è prepotente ma anche troppo intelligente. Mafalda non è un fumetto come tutti gli altri, lei parla della società, della condizione delle donne, del mondo e dell’inquinamento. Non si ferma davanti a niente e nessuno impertinente e sempre pronta ad atterrire i propri genitori con domande sul sesso e sulla politica, sulla vita e sulla necessità di parola e di libertà. Mafalda è rivoluzionaria pacifista ed è sempre attenta alle novità provenienti dal mondo e dall’Onu, iperiformata grazie alla radio e alla televisione, attenta alla povertà dilagante ed ai sentimenti biechi e borghesi. Linguacciuta, gridazzona, curiosa ed ironica, simpatica e tenera come una vera bimba, tenera e dolce al punto giusto, tanto da non potercela avere mai con lei.
Inutile dirvi che le strisce le posseggo tutte e nell’ultimo volume Mafalda scrive una lettera alla redazione come presentazione, è letteralmente stupendaaaaa! Non posso trascriverla perché molto lunga ma vale la pena di leggerla per ridere, piangere ed avere tanta tenerezza per questa bimbetta tenerona e politicamente impegnata. La adoro oltre per quello che mi ha sempre trasmesso ma anche perché, sia nell’aspetto che nell’atteggiamento, siamo come sorelle gemelle. Riporto alcune Battute di seguito così, tanto per darvi un’idea:
“Buonanotte mondo, arrivederci a domani mattina” “ma sta attento! Molti irresponsabili restano svegli, sai!”
“Se pensate che qualcuno possa obbligarmi a fare quello che non voglio, vi sbagliate! Perché quel qualcuno non è ancora nato! E se questa storia del calo demografico va avanti così, forse non nascerà mai!”
Mafalda si rivolge alla madre:
“mi presti questo per disegnare?
No rimettilo a posto è il mio certificato di matrimonio!
Ah! Ci vuole un certificato, io pensavo che la gente si sposava dal commercialista!”
“ Mamma cosa ti piacerebbe fare se tu potessi vivere?”
“Siamo tutti uguali agli occhi di Dio”…”e chi sarà il suo oculist…? dico…no…niente…”
“ Ma perché la vita che uno si guadagna deve spenderla a lavorare per guadagnarsi la vita?”
Potrei continuare all’infinito e non troppo dato che Mafalda è stata interrotta per volere dell’autore nel 1973. Ora continuiamo a goderci quello che ci ha lasciato…buon divertimento a tutti!