L'arabo del futuro
Saggistica
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Riad
Classe 2014, “L’arabo del futuro”, divenuto un caso editoriale in Francia, viene per la prima volta pubblicato anche in Italia da Rizzoli nel 2015. Sattouf – già noto al grande pubblico per la sua satira e per i numerosi premi conseguiti quale fumettista e saggista (basti pensare al suo “Les Beaux Gosses” con cui ha vinto un “César” nel 2009), in questa opera racconta i primi anni della sua vita nella Libia di Gheddafi e nella Siria di Assad. E più precisamente scopriamo dell’incontro avvenuto al bar della Sorbona di Parigi tra suo padre, siriano, e sua madre, franco-britannica. L’amore li porta a sposarsi e a metter su famiglia ma anche a trasferirsi, prima in Libia, poi in Siria, a Ter Ma’aleh, un villaggio nei pressi di Homs (epicentro di quella rivolta iniziata nel non lontano 2011). Il padre di Riad è un docente universitario che sogna di poter costruire la sua villa in quella che è la sua terra natia e che custodisce il sogno di rendere suo figlio l’emblema dell’arabo moderno. Chi meglio del suo bambino dai lunghi capelli biondi che parla siriano e che ha ricevuto il giusto mix di educazione araba e di modernità può incarnare questo modello?
Primo capitolo della trilogia il graphic novel è un vero e proprio spaccato di quella che è la realtà del Medio Oriente e di quella che è stata la sua evoluzione in negativo e in positivo negli anni. L’autore riesce con le sue immagini e le sue parole a rendere tridimensionale un contesto sociale e politico estremamente complesso e riesce a rendere tangibile con mano una quotidianità lautamente lontana da quella occidentale a cui siamo abituati. E ancora, nulla risparmia a chi legge che, battuta dopo battuta, sgrana gli occhi innanzi a situazioni e circostanze inimmaginabili o impensabili. Si percepisce con mano quello stravolgimento di valori dati per scontati nel contesto socio-culturale in cui siamo radicati.
In conclusione; istruttivo, ricco di contenuti di riflessione, che lascia il segno.