Il mare verticale

India è una maestra elementare, ha un compagno, poche amiche e soffre di attacchi di panico. La storia è un modo originale ed anche graficamente molto efficace nel rappresentare al lettore tutto il disagio interiore in cui è immersa, tanto che, quando India viene colta da questi attacchi di buio, il fumetto stesso si colora improvvisamente di grigio, con una punta di violetto, a voler rappresentare, in modo molto immediato, il senso di angoscia in cui si ritrova. Molto interessanti le sezioni in cui India dialoga con la sua analista. Molto d’impatto alcuni suoi appunti, che ho fatto anche un po’ miei. Il #01 (non viaggio abbastanza), il #03 (compiere 30 anni…anche se per me sono quasi 50…) e quello #rumore, in cui si capisce che India ha bisogno di momenti di niente pieno, perché è stanca di sentire silenzio solo quando prova dolore. Questo è stato un po’ uno schiaffo. Gli eroi nelle storie non vincono sempre. India, a modo suo, è un’eroina, perché capisce che questi suoi momenti di buio, per capirli, deve cercare di accoglierli e superarli. Solo così può stare meglio.