Saggistica Arte e Spettacolo Plettri nelle mani di Dio
 

Plettri nelle mani di Dio Plettri nelle mani di Dio

Plettri nelle mani di Dio

Editore

Casa editrice

Sui Beatles, uno dei maggiori fenomeni del XX secolo — non solo musicali ma sociali nell’accezione più ampia del termine — sembra sia stato detto e scritto ormai tutto. Eppure libri sul quartetto di Liverpool continuano a essere sfornati, a tutte le latitudini e in tutte le lingue. Cosa si propongono, nel loro, Andrea Barghi e Maurizio Grasso? Traspare netto l’intento di evitare le insidie di un approccio troppo rigoroso e sistematico, di privilegiare un accostamento al tema Beatles per così dire “tangente”, non per questo meno competente e appassionato, che guida il lettore nel complesso mondo Beatles grazie a una sequenza di spaccati, di scorci inusuali, di sapide riflessioni.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
4.4
Stile 
 
4.0  (1)
Contenuti 
 
4.0  (1)
Approfondimento 
 
4.0  (1)
Piacevolezza 
 
5.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Scorrevolezza della lettura
Contenuti*  
Interesse suscitato
Approfondimento*  
Grado di approfondimento dei temi trattati
Piacevolezza*  
Grado di soddisfazione al termine della lettura
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Plettri nelle mani di Dio 2010-11-22 06:00:28 Renzo Montagnoli
Voto medio 
 
4.4
Stile 
 
4.0
Contenuti 
 
4.0
Approfondimento 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Renzo Montagnoli Opinione inserita da Renzo Montagnoli    22 Novembre, 2010
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Musica e mito

Sul quartetto di Liverpool sono stati scritti libri a profusione, così che non farebbe notizia questo Plettri nelle mani di Dio se non fosse strutturato in modo particolare, con tanti capitoletti che si possono leggere senza un ordine logico, articoli anche di critica e curiosità, spesso ignote ai più.
Resta il fatto che scrivere di questo complesso, che è senz’altro quello di maggior successo di sempre, non è in ogni caso mai troppo, visto il rilievo che hanno avuto in campo artistico, di fatto influenzando profondamente il mondo della musica leggera nella seconda metà del secolo scorso.
Con il trascorrere del tempo, poi, il mito anziché calare, aumenta vistosamente, complici anche eventi successivi allo scioglimento del quartetto, come l’omicidio di John Lennon o la morte, per malattia, di George Harrison.
Perfezionisti fino all’incredibile, i Beatles inaugurarono un nuovo genere, a base ritmico-melodica, di elevatissima qualità, con canzoni che sono entrate nella storia come Yesterday e Penny Lane. Anche sotto il profilo delle esecuzioni, accanto a un batterista e percussionista come Ringo Star, c’erano le magiche chitarre soliste di John Lennon, George Harrison e Paul McCartney, e non a caso il titolo di questo libro è azzeccato (Plettri nelle mani di Dio, dove il plettro, per chi non lo sapesse, è quel piccolo triangolo di plastica con cui si pizzicano le corde di quegli strumenti).
Barghi e Grasso, pur restando nel filone mitico dei Beatles, forniscono notizie che possono andare oltre la semplice curiosità, indubbiamente interessanti per un patito di questo complesso e in ogni caso eloquentemente significative per quelli (non molti in verità) ne ignorano addirittura l’esistenza.
Si passa così dal primissimo periodo di gavetta, analizzando la trasformazione della loro impronta musicale grazie soprattutto a Lennon, al fortunato incontro con George Martin, che oltre a divenire il produttore di tutti i loro album, grazie alla sua formazione classica, riuscì a tradurre le tantissime idee del quartetto nei famosi arrangiamenti e li supportò, coordinandoli, nella particolare tecnica del suono.
Addirittura ci sono alcune pagine dedicate al famoso basso di Paul McCartney, suonato in modo divino, quasi da farlo diventare voce e strumento.
Insomma, Plettri nelle mani di Dio, è un libro da leggere, magari con il sottofondo musicale dei brani che vengono citati, un’occasione in più per riascoltare o ascoltare per la prima volta musiche veramente immortali.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
10
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Liberata
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Tre sorelle
Surrender
La donna vendicativa
Gli spettri
Mozart. Il teatro dal mondo
Dizionario del bibliomane
Il Purgatorio di Dante
Chagall. Autoritratto con sette dita
Natale in casa Cupiello
L'Inferno di Dante
Venezia salva
Antigone. Una riscrittura
Antigone
Meraviglie. Alla scoperta della penisola dei tesori
Sarri prima di Sarri
Eroi. Le grandi saghe della mitologia greca