Piuttosto che
Saggistica
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Errori frequenti
Questo libricino lo si può considerare come un breve manuale di facile consultazione per evitare figuracce in pubblico, un semplice esercizio per mettersi alla prova e un efficace aiuto per aumentare le proprie conoscenze. Insomma, un oggetto multifunzionale, tascabile ed economico.
Chi lo ha realizzato, lo ha fatto con cognizione di causa. Gli autori sono forniti di giusti titoli, infatti, lei è una professoressa di Linguistica Italiana, lui professore di Storia della lingua italiana. Chi meglio di loro può sentirsi libero ed autorizzato a bacchettare le celebrità e gli intoccabili? Riconosco il loro “diritto” a pubblicare gli orrori grammaticali più frequenti operati da personaggi in vista, con correttezza e trasparenza.
Gli errori sono suddivisi in ordine alfabetico dalla a alla z, con tanto di spiegazione ed esempi pratici; possono riguardare la pronuncia o la scrittura di una determinata parola. In ogni pagina vi sono inseriti uno o più estratti di giornali ed interviste fatte da e a figure di rilievo contenenti errori.
Gli autori sono riusciti a collezionare un buon numero di gaffe risalenti ad anni recenti ed il fatto che appartengano a persone note e piene di sé, provocano anche un certo gusto a leggerle. Gli errori sono tra i più comuni e dimostrano che può capitare di avere momenti passeggeri di smarrimento grammaticale, tra comuni mortali e non.
Il tutto è scritto con la massima precisione e chiarezza, ho avvertito qua e là una nota canzonatoria che allieta e strappa dei sorrisi, non ci sono critiche offensive o aperte derisioni che possano urtare i citati o i loro simpatizzanti.
L’unico appunto negativo che mi sento di fare è di natura tecnica. Avrei preferito che fossero inserite prima le parole corrette e poi quelle errate, ma è proprio un mio personalissimo fastidio e non so neanche perché me lo sono portato appresso dall’inizio alla fine del libro.
Concludendo, una lettura utile e veloce.
(Non fate come Flavio Briatore, Twitter, ottobre 2012: “Ragazzi, non rompete con la a, la h il punto e la virgola. e 25 anni che non scrivo in italiano”)