La folie Baudelaire
Saggistica
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Esibendomi che male ti fo'?
I tasselli che formano questo libro sono come le losanghe di una veste d'Arlecchino. Ognuna, presa per se stessa, è raffinata, brillante, talvolta preziosa, ma ciò che ne risulta è un insieme di elementi discontinui, a volte caotici, che affaticano il lettore e che quasi nulla di nuovo ci dicono su Baudelaire. Nè molto ci dicono, del resto, del rapporto fra il poeta e i Délacroix, gli Ingres, i Manet, i Dégas, i quali sembrano convocati un po' alla spicciolata, non tanto per un confronto delle rispettive concezioni estetiche quanto per consentire al Calasso di mettere in mostra conoscenze che pur essendo di una vastità e di una varietà veramente straordinarie appaiono, in alcuni casi semplicemente esibite, ostentate, in quanto mancanti di un legame di necessità con l'assunto del libro.