Il libro dei libri perduti
Saggistica
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 1
I libri perduti
Un bibliomane che si rispetti deve sapere che esistono anche libri che non sono stati scritti, ma che sono letti, o almeno di essi si parla e si scrive come se esistessero. Libri che sono stati perduti o distrutti, che avremmo voluto leggere e che invece, per una ragione o l’altra, non ci è possibile farlo. Bene, su questi libri che non esistono, che non si possono trovare in libreria o in biblioteca, ma che hanno fatto e fanno tuttora “letteratura”, è stato scritto un libro, una specie di storia della letteratura. Una letteratura mai scritta. In questo affascinante volume, l'autore racconta le decine di modi tragici o bizzarri, in cui un capolavoro può scomparire. L'unica raccolta completa delle tragedie di Eschilo andò bruciata con il resto della biblioteca di Alessandria nel 640, a causa di un califfo che riteneva blasfeme le opere in contrasto con la Parola di Dio, e superflue le altre. In preda ad un delirio religioso, Gogol bruciò lui stesso, in due occasioni, il seguito delle Anime morte (dopodichè smise di mangiare e si lasciò morire). Le memorie di Byron invece furono distrutte dal suo editore, per paura delle conseguenze che avrebbero provocato. Nel 1922, la moglie di Hemingway fu derubata di una valigia contente tutto quello che il marito aveva scritto sino ad allora, tra cui un romanzo sulla Prima Guerra Mondiale. Un libro che rende giustizia, insomma, alle tante opere distrutte, scomparse o dimenticate.