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18 Aprile, 2010
In effetti ho incominciato ad apprezzarlo alla seconda lettura, alla terza l'ho proprio amato !!!
 
caterina
17 Aprile, 2010
se avessi seguito il tuo consiglio mi sarei persa una trama molto interessante e la scoperta di uno scrittore di indubbie capacità. Sorvolo sul parere personale che sul fatto che non sia avvincente, rispetto i gusti di tutti, ma dire che nonè da leggere mi sembra eccessivo...
 
caterina
17 Aprile, 2010
generalmente guardo le recensioni prima di leggere un libro per farmi un'idea e perchè reputo il giudizio medio dei lettori abbastanza affidabile e meno cavilloso della critica "ufficiale". Come me, credo facciano in molti e quindi, per le prossime recensioni, la prego di evitare di raccontare la trama...
 
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pinucciobello
16 Aprile, 2010
Condivido in pieno !!! non vorrei esagerare ma lo considero un po' come una cartina di tornasole, se a qualcuno/a con cui mi capita di chiaccherare di narrativa è piaciuto questo romanzo quasi sempre si tratta di lettori occasionali, se invece lo hanno trovato noioso, guarda caso, si tratta, come dire, di lettori "seriali" .... solo un caso ?
 

16 Aprile, 2010
...spero caro amico/a tu sia una persona del settore... perche' esprimere commenti e preferenze e' piu' che legittimo, ma criticare lo stile di scrittura esula da tutto cio' ed entra nello spazio della professionalita' del settore.
Buona giornata
 

12 Aprile, 2010
Ciao,
non credo che quello che dici sia del tutto vero, si il libro fa ridere e anche parecchio, ci sono punti in cui non respiravo quasi dalle convulsioni!
ma queste, sono risate che ti fanno riflettere, pensa ad esempio alla figura di Mantos, un uomo frustrato da tutto e da tutti e che per sentirsi forte e realizzato fonda una pseudo-setta di satanisti altrettanto falliti...
bhè a me ha dato molto da riflettere, quanta gente fa così? molta, moltissima gente si rifugia in cose di questo genere per fuggire ai problemi invece che affrontarli...
oppure pensiamo allo scrittore, quanti personaggi famosi e potenti (come i nostri politici, sia di destra che di sinistra) con il loro carisma ci comprano dandoci in cambio solo fumo....
Posso proprio dire che ho avuto molto materiale sul quale riflettere...
 

10 Aprile, 2010
IL libro ha un inizio scontato. Il classico ragazzo sfigato che per caso ha un dono! Una roba trita e ritrita. Diventa più o meno leggibile dopo 300 pagine (il libro ne presenta all'incirca 500), stendiamo un velo pietoso!
I contenuti sono antiepici, e la magia è sempre una "scienza" confusa e senza spiegazioni. Inoltre, ci sono alcuni passaggi che sembrano essere inseriti solo per riempire gli spazzi tra una pagina e l'altra.
Non mi è piaciuto, non è "Magia Fantasy" applicabile ai sogni reali degli appassionati.
 
silvia71
03 Aprile, 2010
Concordo pienamente con le opinioni espresse da Sydbar a proposito di questo testo. Pubblicare "cose" simili è un insulto verso coloro che si aspettano di leggere un libro che abbia un minimo di contenuto e spessore.
Sono solo mosse commerciali...nient'altro.
 

02 Aprile, 2010
Ho letto il libro e sono entusiasta.
Finalmente una storia vera non condizionata da ideologie preconcette ma aderente alla realtà del periodo storico in cui si sono succeduti gli eventi.
Esprimo il mio più grande rispetto al sign. aimone per la sua umanità e la sua umiltà di uomo semplice, che pur testimone di grandi eventi non ne ha approfittato per protagonismo personale come altri suoi compagni partigiani.
Lui si può catalogare come eroe della vera resistenza che non dimenticando la sua italianità ha reso grande questo paese.
Grazie ancora per gli insegnamenti di vita che mi ha dato.
 
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25 Marzo, 2010
Dalla tua riposta mi sembra di intuire che saresti perfetto come protagonista del libro.
Per quanto riguarda l'amico... magari ce ne fossero uomini che "perdono il loro tempo" cercando di capire un po' il complesso mondo femminile.
 

24 Marzo, 2010
A me è piaciuto come ha descritto l'essere "poveri" o non benestanti, se così vogliamo dire.
La parte sulle donne invece, risente sempre più di un concentrato di banalità e di un modo di dipingere la donna talmente soprannaturale da risultare ridicolo.
Mi chiedo se nel prossimo libro si sfiorerà l'amor cortese dei classici...

Anch'io ho letto e amato tutti i suoi libri precedenti, e anche alla luce di questo, non mi sentirei di consigliarlo.
 

24 Marzo, 2010
Il libro sottolinea gli errori che fanno TUTTI, maschi e femmine, nei rapporti, cresci.
E le storie dell'amico sul capire le donne basandosi sulla loro parte ormonale è di una banalità tragicomica.
 

11 Marzo, 2010
esilarante, originale, assurdo e pungente.
 
Ginseng666
11 Marzo, 2010
Perchè lo consigli se non ti è piaciuto?
 
Bisco
03 Marzo, 2010
non sono maledettamente d'accordo con te :D

sul doppiagese hai colpito nel segno.
sul resto no, affatto. fidati di me, se ti dico che ti rimarrà impresso a lungo.
 

02 Marzo, 2010
in questo libro i tre personaggi non tentano neppure di riabilitarsi e reinserirsi nella società, hanno per tutta la durata del libro il solo obbiettivo di delinquere, e per questo che Cane mangia cane è un libro puramente crime. i primi romanzi di bunker evidenziano meglio i risvolti sociali e i problemi dei detenuti che vogliono rientrare a far parte della società dopo il carcere. non sono percio d'accordo con la tua recensione. siamo d'accordo sul fatto che è un libro straordinario.
 

02 Marzo, 2010
prova contattando l'editore, è Marsilio: info@marsilioeditori.it
 
Ginseng666
26 Febbraio, 2010
Complimenti, la tua è una pregevolissima recensione.
Saluti.
Ginseng666
 
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22 Febbraio, 2010
mah, non capita proprio ogni giorno di incontrare e interagire con persone che hanno avuto la stessa infanzia traumatica dei protagonisti, e aggiungerei per fortuna. Il romanzo e' interessante, vale la pena di leggerlo, ma non e' assolutamente un capolavoro della letteratura contemporanea!
 

22 Febbraio, 2010
Il meridione sarà la rovina del Nord... infatti troppe sono le risorse che assorbe
 
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Ginseng666
19 Febbraio, 2010
Tante grazie. Farò tesoro della tua critica per scrivere meglio la prossima recensione.
Ginseng666
 
silvia71
19 Febbraio, 2010
Pregevolissima la recensione di Ginseg666 a dispetto di coloro che scrivono dei telegrammi e li spacciano per recensioni.
Unico neo che riscontro è una descrizione troppo dettagliata della trama del libro,andando così a svelare troppo a tutti quelli che erano interessati alla lettura.
 

18 Febbraio, 2010
è una bravissima scrittrice ma secondo me non è ancora all'altezza di Stieg Larsson, quando leggi Stieg vorresti non smettere mai di leggere ma poi il sonno ti prende (io leggo di notte), camilla mi attrae meno. comunque è favolosa ciao
 
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17 Febbraio, 2010
I miei nonni (nati nel 1900 e 1910) vivevano a Ciano poi a S.Polo D'Enza e hanno vissuto in prima persona gli eventi narrati.
Dai loro racconti, molto parchi e ancora spaventati, si evinceva il clima di incertezza, terrore evidenziati dal libro.
Un linguaggio semplice, immediato, diretto per evidenziare una faccia di una realta di cui quasi mai si è voluto parlare.
Forse bisogna che i giovani conoscano anche questo lato della medaglia, senza togliere valore e importanza al ruolo svolto dai partigani.
 
gracy
11 Febbraio, 2010
Ciao, non tutti i libri sono noiosi e non tutti i libri finiscono ...e vissero felici e contenti.... se continuerai a leggere altro ti accorgerai...
buona lettura :)
 

10 Febbraio, 2010
condivido
 

10 Febbraio, 2010
sono pienamente d'accordo con te
 

07 Febbraio, 2010
l'ho appena finito di leggere, sinceramente non mi e' piaciuto molto! lo trovo un po' sopra le righe, troppi matti, sembrano tutti qui, e poi io avevo gia' capito chi poteva essere, perche' comunque nei racconti scritti con un altro carattere, si cela il movente del suggeritore...
 

06 Febbraio, 2010
Penso che la recensione che precede sia troppo severa. Il racconto di Cinzia Tani pecca di inverosimiglianza, d'accordo, ma non lo si può schernire in questa maniera. Credo che la scrittura di questo romanzo sia semplice, asciutta e molto piacevole e faccia percepire appieno lo scrupolo con cui l'autrice lo ha realizzato. Se c'é qualcosa che mi ha dato particolarmente fastidio, sono i refusi. Troppi. Tuttavia consiglio vivamente la lettura di questo libro.
 

30 Gennaio, 2010
Ho appena terminato di leggere il libro, anche io l'ho trovato splendido... non mi aspettavo quel finale, o meglio credo che quello non sia il finale. Ognuno può immaginarlo o interpretarlo. Oppure sono solo la solita romanticona con la voglia sempre del lieto fine.

Anche io lo farò leggere al mio ragazzo, credo che ci siano molti punti di riflessione...
 
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VinnieTheKid
23 Gennaio, 2010
In realtà qui la trama non si dilata molto (nè si aggroviglia) però (senza svelare troppo del racconto)ci sono svariati omicidi per i quali viene sospettato ingiustamente un personaggio a causa di una molteplicità di prove apparentemente schiaccianti (impronte, ecc.) e quando alla fine questi riesce a trovare il vero responsabile... l'Autore propone un lieto fine che però lieto non è, perchè il lettore sa che il colpevole era effettivamente un altro... ma come fa il personaggio a dimostrare in concreto la sua innocenza, soprattutto per alcuni di quei delitti? Insomma mi è parso che l'Autore non sapesse come elaborare in modo convincente il seguito (la difesa giudiziaria) e abbia deciso di chiudere il romanzo prima
 

23 Gennaio, 2010
ma perché dite tutti la stessa cosa sul finale? ma avete letto cosa c'è scritto nei ringraziamenti? se il finale così "amaro", è stata una scelta mirata. faletti è un grande
 
Unda Maris86
22 Gennaio, 2010
Premetto che non ho letto il libro, né avevo sentito parlarne prima d'ora; tuttavia, il commento che mi vien da fare a caldo, dopo la lettura della recensione, è che ho provato la stessa, "amara" delusione da "finale imperfetto" (quantunque, credo, intenzionalmente tale) quando ho letto il romanzo-giallo gaddiano "Quer pasticciaccio brutto de Via Merulana"... dopo sforzi poderosi per tenere sotto controllo una trama che sembra dilatarsi a dismisura - peraltro attraverso un assetto terminologico-sintattico di difficile fruizione -, molti dettagli forniti durante la narrazione rimangono sospesi per sempre, come in attesa di un'ideale prosecuzione del racconto, e la complessa indagine del commissario Ingravallo non approda che alle flebili ipotesi che si affacciano alla mente del lettore.
 

17 Gennaio, 2010
perchè è un libro stupendo!!!!
 

17 Gennaio, 2010
hai ragione.. è davvero stupendo.. non mi piace tanto leggere ma libri come questo ne leggerei tutti i giorni..
 

17 Gennaio, 2010
i personaggi non sono per niente caricature... non so dove vivi tu... ma di gente come loro ne esiste tanta...e il libro è davvero stupendo...
 
nolli
14 Gennaio, 2010
bellissimo lo consiglio a chi ama i thriller.
I protagonisti ti tengono con il fiato sospeso fino all'ultima riga.
 
Minny
13 Gennaio, 2010
Concordo con andreacurioso.
Sia pure da piccola, ho vissuto in tutte le sue contraddizioni e la cerazioni - e lo ha vissuto la mia famiglia- quel momento storico tragico.
uando eravamo sfollati , in un casolare vicino alla mia città ho sentito , impaurita, risuonare da vicino fucilate contro giovani delle opposte parti in lotta .
Bisogna avere il coraggio di ricordare e di ricostruire quanto è realmente avvenuto in quegli anni , ma senza paraocchi ideologici ,con facili assoluzioni e altrettanto facili condanne pregiudiziali di qualsiasi tipo.
Che la ragione stesse dalla parte dei partigiani è fuori discussione .
Che fossero tutti, ma proprio tutti martiri ed eroi ,non è credibile.
Il giudizio della storia è stato , è - e non può essere che così- naturalmente a favore di chi ha combattuto nelle file della Resistenza.
Ma la morte , come diceva Totò , in una sua bellissima poesia,è la "livella".
Si puo dunque avere oggi un filo di pietà anche per chi ha combattuto ed è morto scegliendo la parte sbagliata , fermo restando che sbagliata era e sbagliata resta.
 

11 Gennaio, 2010
mi hai tolto le parole di bocca... pensavo fosse un mio problema ma per fortuna non sono la sola a pensare questa cose. mi auguro solo che non ci facciano pure un film
 
eugenia
10 Gennaio, 2010
hai ragione Tiziano,a volte siamo cosí sommersi nella vita stessa che ci scordiamo di viverla!!
buena vida!!
 
eugenia
10 Gennaio, 2010
Io l`ho letto in meno di 24 ore!!
Sempre in pomeriggio di inverno...
E anche a me dispiace averlo finito!
 
eugenia
10 Gennaio, 2010
sono davvero d'accordo con te su tutto quello che hai scritto!!
guarda la mia opinione,dimmi che ne pensi.
saluti

eugenia
 
MorrisRunner
07 Gennaio, 2010
a prima vista ho capito subito che fosse un capolavoro e sicuramente a breve lo dovrò leggere...
 
Madame ButterFly....
07 Gennaio, 2010
Assolutamente un libro da leggere. Importante il contenuto, nobile la motivazione dell'Autore. Assolutamente piacevole la lettura.
 
VinnieTheKid
05 Gennaio, 2010
Si vede che NON ha letto Eco e Follett
 
Luana
05 Gennaio, 2010
Ho letto le prime pagine del libro "Chissà se si chiamava amore" di Angela Failla edito dalla Giovane Holden Edizioni e devo ammettere che mi ha coinvolta, per questo lo sto leggendo tutto d'un fiato. E' esilarante e commovente, lo consiglio vivamente.
Luana
 
phoebe1976
04 Gennaio, 2010
Devo dire che la cosa non mi sorprende, specialmente visto che pure Angeli e Demoni su di me ha sortito lo stesso effetto. In buona sostanza credo che Dan Brown sia destinato a scendere la china della "pseudo-letteratura" proprio come toccò prima di lui a Ken Follett. Succede, ognuno spara le cartucce che ha e quando son finite... bèh, sono finite!
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